organico
orgànico [agg. (pl.m. -ci) Der. di organo] [CHF] Chimica o.: originar., la parte della chimica che s'occupava dei composti presenti negli organismi viventi animali e vegetali; oggi, la parte [...] non esistenti allo stato naturale e ottenuti per sintesi; non sono però considerati composti o. vari composti del carbonio, quali l'ossido e il diossido di carbonio e i loro derivati (carbonati) e, in genere, i cianuri, i cianati e i tiocianati ...
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Elemento chimico del gruppo delle terre rare, simbolo Y, numero atomico 39, peso atomico 88,91. Scoperto da J. Gadolin nel 1794, si trova in natura in numerosi minerali, principalmente nella gadolinite, [...] argento, fonde a 1522 °C e bolle a temperature superiori ai 3000 °C, la sua densità è 4,47 g/cm3; all’aria si ossida facilmente e a caldo reagisce con l’acqua formando l’idrossido. Viene separato dalle altre terre rare in miscela con l’erbio per ...
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Chimico (Parigi 1852 - ivi 1907), prof. alla Sorbona; allievo di E. Fremy. Dopo le prime ricerche in chimica organica sugli alcaloidi, si dedicò alla chimica inorganica: preparò diversi derivati inorganici [...] ebbe il premio Nobel nel 1906. A lui si deve anche un metodo di preparazione del boro basato sulla reazione tra l'ossido e il magnesio e successivo trattamento con acido cloridrico. Ideò un forno ad arco col quale ottenne piccoli diamanti artificiali ...
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FOTOSINTESI (XV, p. 817; App. II, 1, p. 968; III, 1, p. 667)
Giorgio Forti
Generalità. - La f. è il più imponente processo biosintetico naturale, e consiste nella conversione dell'energia di radiazioni [...] f (E0 = ≈ 0,380 volt) e una proteina contenente rame, la plastocianina (PC, E0 = ≈ 0,370 volt). La plastocianina viene ossidata da un'altra reazione fotochimica, attivata da un distinto sistema di molecole di clorofilla, il "fotosistema 1" (PS1). Il ...
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La cementazione ha per scopo di indurire superficialmente un pezzo metallico in modo da renderlo resistente all'usura, pur conservandogli al cuore, terminato il ciclo delle operazioni necessarie, una notevole [...] carbonio del cemento nel ferro; Leplay il quale, nel 1841, sostenne che l'azione cementante del carbone di legna era dovuta agli ossidi di carbonio che si originano dalle particelle di carbone e dall'aria che vi si trova in contatto nelle cassette di ...
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La grande scienza. Nanostrutture
Emanuele Rimini
Francesco Priolo
Nanostrutture
Il controllo preciso e la manipolazione dei singoli atomi hanno recentemente reso possibile la fabbricazione di strutture [...] ) con un punto quantico nel mezzo. Il punto quantico è separato dalla sorgente e dal pozzo da due strati di ossido estremamente sottili (che sono isolanti e costituiscono la barriera per gli elettroni). Gli elettroni penetrano e attraversano il punto ...
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Elemento radioattivo, transuranico, di simbolo Pu, di numero atomico 94, di cui si conoscono gli isotopi con numeri di massa da 232 a 246; quelli con tempo di dimezzamento più lungo hanno numero di massa [...] ecc.; si scioglie negli acidi minerali; l’acido nitrico passiva il metallo, ma aggiungendo all’acido HF questo scioglie il velo di ossido e il p. risulta solubile in una miscela di HNO3−HF. Il p. si presenta stabile all’aria secca, mentre in presenza ...
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Quando un combustibile (v.), viene portato alla temperatura di accensione, le velocità delle reazioni di combustione (v.) assumono valori molto elevati e il calore svolto innalza rapidamente la temperatura [...] la reazione (2). Ciò dipende dal più elevato calore specifico dell'anidride carbonica e del vapor d'acqua in confronto dell'ossido di carbonio e dell'idrogeno e dal fatto che a 3000° il grado di dissociazione dell'anidride carbonica, a una pressione ...
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Risorse naturali
VValerio Giacomini
Benedetto Conforti
Risorse biologiche, di Valerio Giacomini
Risorse minerarie, di Luciano Caglioti
Risorse del fondo marino: aspetti giuridici, di Benedetto Conforti
Risorse [...] da cromo. Fu isolato per la prima volta nel 1797 da Vauquelin dal cr0mato di piombo. Lo si trova nella cromite o ossido doppio di ferro e di cromo, Cr2O3•FeO, e nella crocoite, PbCrO4, ma solo il primo minerale può essere utilizzato vantaggiosamente ...
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Dispositivo in grado di rilevare una grandezza, interagendo con essa, ricevendone energia e modificando il proprio stato, cioè variando una sua proprietà (la sua lunghezza, la sua resistenza elettrica [...] una volta immesso tale sistema nell’ambiente di misura, l’interazione tra palladio e idrogeno fa nascere all’interfaccia palladio-ossido di silicio un dipolo elettrico, che controlla la corrente di canale del MOS. In questo modo la tensione di uscita ...
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ossido
òssido s. m. [dal fr. oxyde, comp. di oxy- «ossi-2» e del suff. -ide di acide «acido»]. – 1. In chimica inorganica, composto binario dell’ossigeno sia con un metallo (o. basico, che, reagendo con acqua, forma un idrossido basico o base),...
ossidabile
ossidàbile agg. [der. di ossidare]. – Di sostanza che ha attitudine a essere ossidata. In partic., nel linguaggio com., di metallo soggetto a ossidarsi: posate, maniglie facilmente ossidabili.