Acido poco stabile noto solo in soluzione, di formula HNO2. Già a temperatura ordinaria e a concentrazione non troppo diluita si decompone in acido nitrico e ossidod’azoto secondo l’equazione: 3HNO2 → [...] stabili i suoi sali (nitriti). Le soluzioni di acido n. agiscono sia da ossidanti sia da riducenti.
L’acido n. si ottiene per trattamento di un nitrito alcaline. Solubilissimi in acqua (a eccezione di quello d’argento che lo è poco), i nitriti sono ...
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Microaggregati
Gianfranco Pacchioni
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Microaggregati stabilizzati da ligandi: a) clusters di elementi in alto stato di ossidazione; b) clusters di elementi in basso stato [...] o tre ad alcune decine, completamente circondati da piccole molecole elettricamente neutre, come monossido di carbonio (CO), ossidod'azoto (NO), fosfine (PR3, in cui R indica un radicale organico: metile, etile, benzile, ecc.), e composti analoghi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica nel Settecento: laboratori, strumenti e sperimentazione
Raffaella Seligardi
La chimica nel Settecento
Il quadro teorico generale della chimica del Settecento era quello dei fluidi imponderabili. [...] come i teatri, oppure negli ospedali.
Priestley per primo aveva notato che l’aria nitrosa (ossidod’azoto), reagendo con l’ossigeno presente in un campione d’aria, lo diminuiva di volume. Nel 1775 Felice Fontana costruì una serie di eudiometri ad ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] " di Priestley, che attraverso la diminuzione di volume di un miscuglio di aria comune e di 'aria nitrosa' (ossidod'azoto) misurava il grado di purezza dell'atmosfera, svolse un ruolo importante nel movimento per la riforma sanitaria, per la ...
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fotolisi
Sergio Carrà
Reazione (detta anche fotodissociazione) nella quale ha luogo la rottura di un legame chimico in una molecola a seguito di irraggiamento con radiazione elettromagnetica. Assorbendo [...] delle radiazioni ultraviolette. Un altro esempio di reazione fotolitica che ha luogo soprattutto nella troposfera è la dissociazione dell’ossidod’azoto:
NO2 + hν → O2 + O(1D)
che precede anche in questo caso la formazione dell’ozono. Inoltre l’atomo ...
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Ossido dell’azoto, N2O3. Tende facilmente a dissociarsi in ossido e diossido d’azoto; la dissociazione è presente già allo stato liquido e aumenta con la temperatura; a 3,5 °C l’anidride inizia a bollire [...] e a 100 °C è dissociata per il 99%. Si ha anidride n. indissociata solo allo stato solido, cioè a temperature inferiori a −102 °C ...
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sodio Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto nei sali da A.S. Marggraf nel 1758 e isolato come metallo da H. Davy nel 1807. Simbolo Na, numero atomico 11, peso atomico 22,9898; del [...] b; l’anodo c, di grafite, è circondato dal catodo cilindrico d di acciaio; un diaframma e, costituito da una rete metallica, impedisce in acqua, che si ottiene per assorbimento di ossido di azoto su una soluzione di carbonato di sodio. È impiegato ...
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Il più importante degli acidi derivati dall’azoto, detto anticamente acqua forte o spirito di nitro.
Caratteri generali
Ha formula HNO3 e si trova in natura sotto forma di sali (nitrati). L’acido puro [...] sull’eliminazione rapida di parte delle molecole di acqua, che si sviluppano nell’ossidazione dell’ammoniaca, ancor prima che s’inizi l’ossidazione degli ossidid’azoto; si può anche operare una separazione selettiva di N2O4 dai gas che lo contengono ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] dalle piante. Il secondo caso interessa l’industria, che produce composti azotati in diverse maniere; i principali metodi sono quelli di preparazione:
a) dell’ossidod’a., NO (in forni elettrici a temperature elevatissime) che per qualche ...
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Composto eterociclico, di formula C4H5N, scoperto nel 1834 da F.F. Runge nel catrame di carbon fossile, riscontrato poi nell’olio di Dippel. È un liquido incolore, che imbrunisce all’aria, dall’odore non [...] π dell’anello e alla coppia elettronica non impegnata dell’azoto ed è chimicamente simile al fenolo, però i derivati furano con ammoniaca a circa 400 °C in presenza di ossidod’alluminio; è un liquido incolore, mobile, dall’odore pronunciato ...
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azoto
ażòto s. m. [dal fr. azote, voce coniata (1787) dal chimico fr. L.-B. Guyton de Morveau, con il gr. ἀ- priv. e ζωή «vita»]. – Elemento chimico tri- e pentavalente, di simbolo N, numero atomico 7, peso atomico 14,007, appartenente al...
gas
(ant. gaż) s. m. [voce foggiata (1600) dal chimico belga J. B. van Helmont col sign. di «vapore sottile», dal lat. chaos, gr. χάος «massa informe», che già Paracelso aveva usato con senso sim.]. – 1. Genericamente, ogni sostanza che si...