(dal gr. βάσις "appoggio, sostegno"; fr. base; sp. base; ted. Basis, Unterlage; ingl. base). -
Architettura. - È una delle tre parti in cui viene distinta la colonna - capitello, fusto, base - e precisamente [...] .
In prima approssimazione si potrebbero definire basi le sostanze che reagendo con un acido producono un sale e acqua: p. es.: l'ossido di zinco reagisce con l'acido solforico per dare solfato di zinco e acqua: ZnO + H2SO4 = ZnSO4 + H2O, e così l ...
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PRASEODIMIO
Luigi Rolla
. Elemento chimico di simbolo Pr; peso atomico 140,92; numero atomico 59. Fu scoperto, insieme col neodimio, da Auer von Welsbach nel 1885. Il metodo di separazione originario, [...] nel sistema esagonale (c/a = 1,420): densità 6,765. Non ha isotopi. Fonde a 938°. È suscettibile di dare degli ossidi (Pr2O5; Pr6O11; PrO2) in cui manifesta una valenza superiore alla normale (tre): il più importante è il biossido (PrO2), per la ...
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Geologia
In sedimentologia, deposito formato da particelle finissime, inorganiche e organiche, impregnato di acqua, formatosi essenzialmente mediante un processo di decantazione.
Tipi di fanghi
I f. sono [...] diffuse fino a profondità di 10.000-11.000 m, sono le argille rosse e brune, costituite da minerali argillosi e ossidi di ferro, polveri eoliche e cosmiche che precipitano in tempi estremamente lunghi.
F. termali
Se i f. provengono da fessure del ...
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Botanica
Impregnazione della parete cellulare con sostanze minerali, come silice o carbonato di calcio (processo di calcarizzazione, molto vistoso, per es., in certe Dasicladacee e nelle Corallinacee), [...] di depositi sedimentari di solfuri a opera di batteri solfato-riduttori e quella di depositi di zolfo nativo a opera di batteri che ossidano l’idrogeno solforato a zolfo. L’opera dei microrganismi è stata accertata anche per la deposizione degli ...
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Geografia
In geografia fisica, m. eoliche, affossamenti più o meno regolari o caverne che nelle regioni desertiche, soprattutto in quelle sabbiose, si formano per l’erosione esercitata dalla sabbia silicea [...] riducente. Pertanto, si è diffuso l’impiego di m. che contengono, nel refrattario ceramico, soluzioni solide di ossidi di cerio e ossidi di zirconio, e che presentano anche il vantaggio di un buon funzionamento durante l’avviamento del motore (quando ...
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Radicale =C=O, caratteristico delle aldeidi e dei chetoni. Per la presenza del doppio legame carbonio-ossigeno possiede una spiccata reattività: può addizionare idrogeno, ossigeno, acqua, acido cianidrico, [...] preparazione del nichel secondo il processo Mond.
La carbonilazione è la reazione con cui si introduce la molecola di ossido di carbonio in un composto organico. A seconda del composto reagente si distinguono diverse reazioni: a) Trasformazione dell ...
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Lattame dell’acido 6-amminocaproico ( ε-caprolattame):
cristalli bianchi, inodori, insapori, molto igroscopici, solubili in acqua e nei comuni solventi organici. È noto anche l’ ω-caprolattame,
ll [...] e 1,5 kg di solfato ammonico, rispettivamente nel primo e nel secondo stadio); inoltre è accompagnato da emissioni inquinanti di ossidi di azoto e di anidride solforosa. Un processo alternativo, esente sia da sottoprodotti sia da emissioni inquinanti ...
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Il c. è stato isolato e riconosciuto come elemento nel 1780 da T. O. Bergman, ma è stato utilizzato come metallo solo a partire dalla prima guerra mondiale.
Nel 1910 il consumo annuo era di 300 t di ossido, [...] 0,001% delle rocce ignee della crosta terrestre.
Le principali fonti di c. attualmente sfruttate sono costituite dai giacimenti di ossidi o di solfuri cupro-cobaltiferi della repubblica dello Zaire e di quella dello Zambia, dai giacimenti di Cu-Ni-Co ...
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RAMMELSBERG, Karl Friedrich
Maria Piazza
Mineralogista e chimico, nato a Berlino il i° aprile 1813 e morto il 28 dicembre 1899 a Gross-Lichterfelde. Diplomato in farmacia si dedicò fino dal 1833 alla [...] numerosi lavori (oltre 300) la maggior parte di chimica inorganica, in particolare sulla natura chimica dei minerali, ossidi, solfuri e, più degli altri importanti, quelli sulla costituzione chimica dei silicati. Introdusse nell'analisi nuovi metodi ...
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Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] le polveri, infatti, possono in parte essere trascinate nel gas che esce dal forno, mentre l’umidità può promuovere l’ossidazione del f. gassoso ad anidride fosforica, P2O5. In genere, è necessario sottoporre la fosforite e la silice a un trattamento ...
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ossidabile
ossidàbile agg. [der. di ossidare]. – Di sostanza che ha attitudine a essere ossidata. In partic., nel linguaggio com., di metallo soggetto a ossidarsi: posate, maniglie facilmente ossidabili.
ossidante
agg. e s. m. [part. pres. di ossidare]. – Di elemento o composto (ossigeno, ozono, acqua ossigenata, permanganato di potassio, ecc.) capace di ossidare: agente, sostanza o. (o, assol., un o., gli o., come s. m.); analogam., forza,...