Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] färgen (1948, Raggiunsero il traghetto), commissionato dall'ente danese per la sicurezza stradale e caratterizzato dalla presenza ossessiva della morte, causata dagli incidenti automobilistici. Nel 1954 D. girò Ordet, tratto dal dramma omonimo di K ...
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Testimonianze - Francois Truffaut
Giorgio van Straten
François Truffaut
Un bambino corre. La cinepresa allarga il campo e si vede che sta correndo lungo l'argine di un canale. Il cielo è grigio, incombente [...] a quello di Antoine, se non altro per l'immaturità che mostra, per l'indeterminatezza dei suoi obiettivi, per la ricerca ossessiva del consenso e dell'amore degli altri, e in particolare delle donne.
Dice nel film la sua ragazza prima di abbandonarlo ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] nel film La passion de Jeanne d'Arc (1927; La passione di Giovanna d'Arco), durante le scene del processo, attraverso un'ossessiva alternanza tra i. dall'alto della prigioniera per mostrarne la posizione di scacco, e dal basso dei suoi giudici per ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] tormentata e cupa di Ethan Edwards in The searchers (1956; Sentieri selvaggi). Così la figura mitologica di Wayne divenne tetra e ossessiva.
Dal 1930 al 1950 Hollywood conobbe la sua epoca d'oro, grazie alla nascita di un gran numero di star: Robert ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] , la perdita del controllo sui contenuti dell'immaginazione è una delle più frequenti lamentele di molti nevrotici, soprattutto ossessivi e psicotraumatici, soggetti nei quali non raramente l'immaginazione assume la qualità del non-pertinente all'Io ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Charlot è l'elemento che non si integra nella catena di montaggio, che eccede attraverso l'assunzione di ritmi ossessivamente ripetitivi i limiti di funzionamento della macchina (nella sequenza della imbullonatura) e che non riesce ad assecondare i ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] , da lui praticato con notevole raffinatezza, per tornare al figurativismo e alla narrazione: mediante un personale e ossessivo vocabolario di simboli (orologi, fruste, lampadine, pattumiere, scarponi, sigarette, uomini incappucciati del Ku Klux Klan ...
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ossessivo
agg. [der. di ossesso, ossessione]. – Che ha carattere di ossessione, o che è causa di uno stato di ossessione (nel sign. patologico della parola e anche nel sign. estens.): psiconevrosi o.; nevrosi o.; idee, immagini, impulsi, tic,...
ossesso
ossèsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. obsessus, part. pass. di obsidere «assediare»]. – Posseduto dal demonio, indemoniato: uno spirito o.; liberare, esorcizzare gli ossessi. In similitudini, persona infuriata, fuori di sé: urlava...