Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] man e Guy Fihman. Predominavano uno strutturalismo e un concettualismo ereditato anche dal Lettrismo, la messa in scena di rituali ossessivi al limite del kitsch (per es. nel cinema di Teo Hernandez). Tra i cineasti più interessanti, Christian Lebrat ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] in un clima fantascientifico di Fahrenheit 451, 1966) e di far vivere la forza del ricordo insieme all'intensità ossessiva degli affetti (La chambre verte, 1978, La camera verde), realizzando un ideale punto d'incontro tra Renoir e Hitchcock ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] ombre a strisce delle grate si proiettano sulle pareti e sui volti, come se i corpi si liquefacessero nell'increspatura ossessiva della luce. In Dishonored (1931; Disonorata) il simbolismo si fa sempre più esplicito: nella stanza della spia X-27, ex ...
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Keaton, Buster (propr. Joseph Francis)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico e regista cinematografico statunitense, nato a Pickway (Kansas) il 4 ottobre 1895 e morto a Woodland Hills (California) [...] , eppure importanti nell'evoluzione del cinema di K., furono Go west (1925; Io e la vacca), incentrato sulla dilatazione quasi ossessiva di una staticità insolita per l'autore, e Seven chances (1925; Le sette probabilità) che, al contrario, anima la ...
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The Wind
Mario Sesti
(USA 1928, Il vento, bianco e nero, 81m a 22 fps); regia: Victor Seastrom [Victor Sjöström]; produzione: MGM; soggetto: dall'omonimo romanzo di Dorothy Scarborough; sceneggiatura: [...] sale, un suono postsincronizzato che risultò allo stesso tempo ridondante (il film possiede già nelle immagini la ritmica ossessiva del suono della natura) e inutile per gli spettatori. Il pubblico accolse il film senza alcun entusiasmo e Victor ...
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SJOSTROM, Victor
Melania G. Mazzucco
Sjöström, Victor (propr. Victor David)
Regista e attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Silbodal (Värmland) il 20 settembre 1879 e morto a Stoccolma il [...] la forza d'animo femminile, la degradazione morale, la forza redentrice dell'amore, la lotta contro il destino. La presenza ossessiva del vento del West, che con le sue tempeste di sabbia fa quasi impazzire la protagonista, infelicemente sposata a un ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] riviste che T. mise in scena nel corso del decennio, conquistando infine quell'agiatezza che gli permise di compiacere una sua ossessiva mania: quella della nobiltà. Il fatto di essere nato figlio di N.N. era stato un rovello costante della sua vita ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] Kaufman, nei compiacimenti patinati di 91/2 weeks (1986; 9 settimane e 1/2) di Adrian Lyne, nell'esplorazione ossessiva del corpo erotico di Basic instinct (1992) di Paul Verhoeven o ancora, in ambito canadese, nelle atmosfere glaciali, morbose ...
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Fotogramma
Bruno Di Marino
Il f. cinematografico (frame), preso autonomamente rispetto alla concatenazione di immagini che compongono la pellicola del film, non si discosta da una semplice fotografia [...] lo zoom scattando 4 f. per volta. Al termine del film lo spettatore ‒ ormai del tutto frastornato da questa ossessiva e ipnotica alternanza di vicino/lontano ‒ vedrà sovrapporsi per effetto della persistenza dell'immagine sulla retina, le due opposte ...
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Wyler, William (propr. Willy)
Guido Fink
Regista cinematografico tedesco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Mulhouse (Alsazia) il 1° luglio 1902 e morto a Los Angeles il 29 luglio [...] da un romanzo di J. Fowles, che a W. concesse inedite variazioni sullo spazio e si tradusse in una moderna e ossessiva metafora del cinema come impotenza dell'erotismo visivo, gli ultimi film del regista, realizzati fra il 1955 e il 1970, spaziano ...
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ossessivo
agg. [der. di ossesso, ossessione]. – Che ha carattere di ossessione, o che è causa di uno stato di ossessione (nel sign. patologico della parola e anche nel sign. estens.): psiconevrosi o.; nevrosi o.; idee, immagini, impulsi, tic,...
ossesso
ossèsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. obsessus, part. pass. di obsidere «assediare»]. – Posseduto dal demonio, indemoniato: uno spirito o.; liberare, esorcizzare gli ossessi. In similitudini, persona infuriata, fuori di sé: urlava...