Cronenberg, David
Giona Antonio Nazzaro
Regista cinematografico canadese, nato a Toronto (Ontario) il 15 marzo 1943. Il cinema di C. rovescia la prospettiva tradizionale del cinema horror, secondo la [...] , virtuale, dove si ipotizzano nuove forme di scambi, di esistenze, di pratiche comunicative. L'atmosfera torbida, glaciale e ossessiva caratteristica di tutta la sua opera si condensa intorno ad alcune costanti: il contagio e la mutazione, l ...
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Petrov, Vladimir Michajlovič
Vivia Benini
Regista e sceneggiatore cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 22 luglio 1896 e morto a Mosca il 7 gennaio 1966. Deve la sua fama a due filoni molto [...] dei personaggi, nonché all'approfondimento filologico delle ricostruzioni storiche e di costume, con un'attenzione quasi ossessiva per i particolari realistici e i dettagli delle ambientazioni cui conferì sempre forte densità coloristica, tanto da ...
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toothing
<tùutħiṅ> s. ingl., usato in it. al masch. – Invio e ricezione di messaggi anonimi con il telefono cellulare o altri dispositivi, allo scopo di stabilire contatti o avere incontri occasionali [...] fenomeno sembra essere nato in Inghilterra, forse inventato per burla con l’intento di prendersi gioco dell’attenzione ossessiva della stampa per i cambiamenti sociali causati dalla diffusione delle tecnologie della comunicazione. In ogni caso sono ...
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Musicista francese (Ciboure, Pirenei Francesi, 1875 - Parigi 1937). Guidò, insieme a C. Debussy, l'innovazione musicale dei primi trent'anni del Novecento, in Francia e ben oltre i suoi confini, esprimendosi [...] della Rapsodia orchestrale e della commedia L'heure espagnole, e la strepitosa miscela tra grande artigianato orchestrale e ossessiva spirale melodica nel celeberrimo Bolero (1928). Da questo derivano anche le seduzioni dei valzer di sapore viennese ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] personalità. Responsabilizzata più di quanto consentisse la sua età, pagò con precoci disturbi del sonno questa pianificazione ossessiva fatta di lezioni di piano, francese, greco, filosofia, italiano e letteratura universale, né ottenne un sollievo ...
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Bellocchio, Marco
Bellòcchio, Marco. – Regista italiano (n. Bobbio, 1939). Tra i maggiori rappresentanti del cinema politico, dai risvolti esistenziali e psicanalitici, che dagli anni Settanta apportò [...] (2002), vincitore del Nastro d’argento; il grumo del terrorismo e la prigionia di Moro, scandita da una quotidianità ossessiva e riscattata da un finale in cui si immagina una visionaria liberazione dello statista, in Buongiorno notte (2003); le ...
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OELZE, Richard
Laura Malvano
Pittore tedesco, nato a Magdeburgo il 29 giugno 1900. Studiò al Bauhaus di Weimar dal 1921 al 1925. A Parigi nel 1933 venne a contatto col Surrealismo: da allora, legatosi [...] ad alcuni aspetti della pittura di M. Ernst, a cui si ricollegano i "paesaggi" nati da una dimensione onirica e ossessiva, e la simbologia dei "personaggi" e degli animali tratti da un universo fantastico e visionario.
Bibl.: W. Schmied, Richard ...
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giochi d'azzardo
Ennio Peres
Passatempi molto rischiosi
A rigore, i cosiddetti giochi d'azzardo non dovrebbero essere considerati veri e propri giochi perché non vengono svolti per puro divertimento. [...] un vero gioco, in quanto viene svolta con finalità di arricchimento e non di puro divertimento. Inoltre, poiché l'abitudine ossessiva all'azzardo può generare una vera e propria dipendenza, può capitare che, da un certo momento in poi, questa ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] (1980). Nei suoi lavori, caratterizzati da un'esuberanza estetizzante e barocca delle forme e basati sulla ripetizione ossessiva dei movimenti, sulla scomposizione della temporalità e sulla destrutturazione delle sequenze, F. insegue il mito del ...
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HAUPTMANN, Gerhart (XVIII, p. 397)
Alda MANGHI
Morto l'8 giugno 1946 ad Agnetendorf (Slesia Polacca).
Nei suoi ultimi libri troviamo prevalentemente motivi autobiografici o temi ossessivi fantastico-erotici: [...] due opere di essa (Iphigenie in Delphis, 1941; Iphigenie in Aulis, 1944) si può ritrovare nell'ultima, Elektra, cupa e ossessiva tragedia in un atto, scritta nell'autunno del 1944, una eco immediata e sanguinosa della tragica epoca in cui fu composta ...
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ossessivo
agg. [der. di ossesso, ossessione]. – Che ha carattere di ossessione, o che è causa di uno stato di ossessione (nel sign. patologico della parola e anche nel sign. estens.): psiconevrosi o.; nevrosi o.; idee, immagini, impulsi, tic,...
ossesso
ossèsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. obsessus, part. pass. di obsidere «assediare»]. – Posseduto dal demonio, indemoniato: uno spirito o.; liberare, esorcizzare gli ossessi. In similitudini, persona infuriata, fuori di sé: urlava...