GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] vie non istituzionali: studio personale di testi aristotelici e platonici; loro confronto spregiudicato con dati osservativo-sperimentali; attitudine a porre in termini meccanici fenomeni dell'esperienza comune. Ancora secondo Viviani le oscillazioni ...
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BOSCOVICH (Bošković), Ruggero Giuseppe (Ruder Josip)
Paolo Casini
Nacque a Ragusa (Dubrovnik) il 18 maggio 1711 dall'agiato mercante serbo Nikola e da Pavica Betere (Bettera), di origine bergamasca. [...] " § 9).
Una volta stabilita la validità teorica e sperimentale - ma in ciò la dimostrazione è ovviamente precaria - il B. lascia Londra diretto a Costantinopoli con l'incarico di osservare colà, per conto della Royal Society, il transito di Venere ...
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DIVINI (De Divinis, Indovini, Devino), Eustachio
Maria Muccillo
Nacque il 4 ott. 1610 da Tardozzo e Virginia in San Severino Marche (od. prov. di Macerata). La sua famiglia discendeva, secondo A. Ricci [...] anelli, moti, ecc.) egli ricorda le precedenti ed esatte osservazioni del Galilei.
L'opera del D. ebbe altre edizioni, pp. 187, 242, 244, 334, 336; R. Caverni, Storia del metodo sperimentale in Italia, Firenze 1891, I, pp. 397 ss., 414; M. Bianchedi, ...
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COLOMBO, Giuseppe
Paolo Campogalliani
Nacque a Padova il 2 ott. 1920, da Roberto e da Ines Paccagnella; dopo aver completato gli studi superiori presso il liceo classico, entrò nel 1939 alla Scuola [...] portato dal C. nel campo delle tecniche di osservazione della terra attraverso i satelliti al fine di questa; in questo settore si occupò di molteplici problemi teorico-sperimentali come ad esempio lo studio degli effetti delle forze d'onda ...
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BIANCANI, Giuseppe
Enzo Grillo
Nacque a Bologna l'8 marzo 1566. Entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 ott. 1592, studiò matematica con padre C. Clavio al Collegio Romano, passando poi ad [...] Bruno e Keplero, Maestlin e Gilbert, ma alla quale soltanto nel 1609 Galileo aveva dato la prima certezza sperimentale, mediante l'osservazione al telescopio della superficie della Luna al plenilunio, e i primi fondamenti matematici. La relazione del ...
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GUIDUCCI, Mario
Federica Favino
Nacque a Firenze, del "popolo" di S. Frediano, il 18 marzo 1583, da Alessandro del senatore Simone e Camilla di Iacopo Capponi. Ebbe almeno due fratelli, Giulio, morto [...] conciliazione tra gli argomenti teologici invocati da Grassi e l'evidenza sperimentale. La Lettera, in ogni caso, conclude a favore della verità ultima dei dati dell'osservazione.
Nel maggio 1621, Galilei ricompensò l'impegno profuso dal G. nella ...
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CONTI, Nicolò (Comes, de Comitibus)
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente a Padova nella prima metà del sec. XV. Molto probabilmente il C. è da identificare con l'omonimo nobile padovano figlio di [...] conoscere in anticipo i cambiamenti atmosferici attraverso l'osservazione delle comete (come quella del 1456 che antichi, l'opera vuole offrire un suo apporto originale e sperimentale, ed è tutta pervasa dalla convinzione della dignità della scienza ...
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sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...