Medicina
In chirurgia, strumento usato per completare o regolarizzare brecce nelle ossa; tipico strumento e. è la sgorbia.
Tecnica
Macchina (anche escavatrice o macchina escavatrice) impiegata per scavi [...] nelle costruzioni che comportano notevoli movimenti di terra (strade, canali, scavi di fondazione di edifici ecc.). Gli e. possono eseguire lo scavo mentre si muovono; in tal caso sono spinti o trascinati ...
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locomotore, apparato
Guido Maria Filippi
Insieme di organi e strutture (muscoli, tendini, ossa e articolazioni) che permettono il movimento. Le strutture dell’apparato l. sono interconnesse tra loro [...] muscolo stesso e che tende ad accorciarlo. Tale forza è convogliata, attraverso i tendini, a sistemi di leve rappresentate dalle ossa. Il tendine unisce la parte contrattile (dunque generatrice di energia) del muscolo con la leva su cui la forza deve ...
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Segmento dell’arto posteriore dei Vertebrati Tetrapodi che costituisce la parte prossimale del piede (autopodio). Consta di 5 ossa (metatarsali), che si numerano da I a V a cominciare dal lato tibiale. [...] tipo di funzione del piede.
Nell’uomo, la parte dello scheletro del piede interposta tra il tarso e le ossa delle dita. Le 5 ossa metatarsali presentano due estremità (base e testa) e un corpo, a sezione prismatica triangolare; gli spazi che separano ...
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Regione dell’arto posteriore dei Mammiferi che ha come base scheletrica le ossa del tarso. Nel cavallo e nel bovino è frequente sede di malattie, quali lo spavenio, la corba, la giarda, il cappelletto, [...] i vesciconi tendinei e quelli articolari ...
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In ortopedia, metodo di osteosintesi usato nel trattamento delle fratture diafisarie delle ossa lunghe. Consiste nell’introdurre una stecca (infibulo) di varia natura nel canale midollare dell’osso a livello [...] della frattura, previa l’incisione dei tessuti molli. Il vantaggio consiste nella perfetta contenzione dei capi di frattura, il che evita la prolungata immobilizzazione in apparecchio gessato ...
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Osteopatia caratterizzata da aumento dello spessore, della compattezza e della durezza delle ossa, che tuttavia perdono la loro elasticità e divengono più fragili. I processi osteosclerotici possono essere [...] dovuti a esaltazione dei normali processi formativi dell’osso (o. osteoblastiche) o a diminuzione dei normali processi di rimaneggiamento osseo (o. osteoclastiche), o ad ambedue le cause associate ...
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(o scheletrogeno) In embriologia, si dice di tessuto che dà origine alle ossa. Strato (o mesenchima) s. Aggregato di cellule mesenchimatiche che, distaccatosi dalla zona epimerale (e in parte dal mesomero) [...] del mesoblasto dell’embrione dei Vertebrati, va a costituire lo sclerotomo, la parte del somite da cui si origina lo scheletro assile. Uno strato s., di consistenza gelatinosa, rinforzato da fibre longitudinali, ...
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osteologia
Specializzazione dell’anatomia descrittiva che si occupa dello studio scientifico delle ossa e delle cartilagini che, rivestendone le estremità, consentono il movimento del sistema scheletrico. ...
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semiplantigradi Mammiferi nei quali il piede poggia al suolo in parte con le ossa del metapodio e in parte con le falangi. È condizione intermedia fra quella dei plantigradi, in cui la suola del piede [...] comprende le ossa metapodiali, e quella dei digitigradi, in cui comprende soltanto le falangi distali. ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...
osteogenesi
osteogèneṡi s. f. [comp. di osteo- e -genesi]. – 1. In fisiologia, il processo di formazione delle ossa dei vertebrati a scheletro osseo, e in partic. dell’uomo, che possono derivare o da un preesistente abbozzo cartilagineo (le...