Ecclesiastico (Fitero, Navarra, 1600 - Osma, Vecchia Castiglia, 1659), vescovo di Puebla de Los Angeles o Angelopoli, nel Messico (1639); raggiunse l'ufficio di viceré, che tenne per 2 anni (1640-42). [...] si adoperò per la causa degli Indiani, e cercò di reprimere gli abusi amministrativi dei suoi concittadini. Fu poi vescovo di Osma (dal 1653). È autore di alcune opere di carattere storico e religioso (Varón de deseos, 1642; Año espiritual, 1656), di ...
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Generale spagnolo (Burgo de Osma 1749 - Figueras 1810); nella lotta contro Napoleone si distinse nella difesa del colle di Montjuich dominante Barcellona e poi in quella di Gerona, di cui era governatore, [...] contro le preponderanti forze francesi (1808); dopo la capitolazione fu chiuso nel castello di Figueras; è considerato uno degli eroi della guerra d'indipendenza spagnola ...
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Scrittore e uomo politico peruviano (Lima 1885 - ivi 1944); presidente del Consiglio (1933) e ministro della Pubblica Istruzione; dal 1919 al 1930 visse spesso in Italia e in Spagna. Geloso custode della tradizione ispana, si attirò l'ostilità dei gruppi indigenisti e le critiche della stessa università cattolica, cui apparteneva. Tra le sue opere: Carácter de la literatura del Perú independiente (1905); ...
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Uomo politico spagnolo (Burgo de Osma, Soria, 1833 - Burgos 1895). Deputato progressista (dal 1858), partecipò all'organizzazione delle rivolte militari del 1866. Dopo la rivoluzione del 1868, fu ministro [...] della Giustizia e del Commercio. Come presidente dell'Assemblea costituente sostenne la candidatura di Amedeo di Savoia al trono di Spagna. Durante il regno del principe sabaudo fu ministro e due volte ...
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Ecclesiastico e uomo politico spagnolo (n. Toro, Zamora, 1472 - m. 1545); rettore dell'univ. di Salamanca (1504), vescovo di Ciudad Rodrigo, poi (1524) di Osma, ricoprì alte cariche politiche con Carlo [...] V, che lo fece presidente del Consiglio di Castiglia e lo tenne fra i suoi principali collaboratori. Cardinale (1531), arcivescovo di Toledo (1534), fu poi (1539-45) inquisitore generale del regno ...
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Funzionario spagnolo (n. Siviglia - m. Plasencia 1580), sacerdote, inquisitore a Toledo, poi membro del Consiglio delle Indie. Fu inviato nel Messico (1544) per applicare le Leggi Nuove del 1542 che proibivano [...] "encomenderos" malcontenti e, d'accordo col viceré Mendoza, sospese con prudenza l'applicazione delle leggi. Dopo il ritorno in Spagna (1545), T. S. fu poi (1564-67) presidente del Consiglio delle Indie, e vescovo di Osma, quindi (1578) di Plasencia. ...
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Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Tarn.
Dal sec. 11° al 13° fu il focolaio principale del movimento eretico degli albigesi, seguaci dell’eresia catara (➔ catari). Nel contrastarlo, [...] l’azione dei legati pontifici Pietro di Castelnau (ucciso nel 1208) e Rodolfo, e la predicazione di Diego vescovo di Osma e di s. Domenico di Guzmán (1203), Innocenzo III fece predicare la crociata, rivolgendo appelli al re Filippo II Augusto ...
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FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] romana, ponendosi in una posizione di sempre più esplicita 'concorrenzialità'.
Quando il vescovo della città spagnola di Osma, Diego, e uno dei suoi canonici, Domenico, si trovarono ad attraversare la Francia meridionale, 'infestata' dal catarismo ...
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INNOCENZO III
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di un'altrimenti sconosciuta contea di [...] però erano anche andate in porto trattative pacifiche con gli eretici: in seguito all'intervento del vescovo di Osma e del suo vicepriore Domenico, che chiesero ai legati di rinunciare ad un contegno arrogante e ad inammissibili ostentazioni ...
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