Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), che ottenne il Gran premio speciale della giuria al Festival di Cannes e nel 1971 l'Oscar come miglior film straniero, è solo in apparenza un prodotto del cosiddetto filone dell''impegno civile ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] uno dei cortometraggi che li vede protagonisti, vince il premio Oscar nel 1994.
Dopo un cane, ottiene il successo un da presa.
Biblioteca fantastica
"A Lambicchi han regalato / un sassofono speciale, / e d'offrirsi egli ha pensato, / un concerto ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] nuit américaine (1973; Effetto notte) di Truffaut ottenne l'Oscar come miglior film straniero nel 1974, Der Stand der Dinge hollywoodiano, che nelle parodie ha un suo momento speciale di autoriflessività.
Le parodie nel cinema
Attorno agli anni ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] un eccentrico, un matto, un filosofo strambo, che ricevendo l'Oscar (per Fronte del porto del 1954) non trova di meglio Il selvaggio o in I due volti della vendetta) una speciale consapevolezza che già si esprimeva sotto forma di una marcata ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] Free Cinema è il titolo complessivo scelto per un programma speciale di nuovi film che saranno proiettati al National Film fu accolto con entusiasmo anche negli Stati Uniti, dove guadagnò due Oscar nel 1960. Il suo successo non fu solo un sintomo del ...
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Newman, Paul
Monica Trecca
Attore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Ultimo emblematico divo della Hollywood più tradizionale, nonché significativo nuovo esponente [...] Il colore dei soldi) di Martin Scorsese, oltre all'Oscar alla carriera conferitogli l'anno precedente e al Jean Hersholt freddo agente di The Mackintosh man (1973; L'agente speciale Mackintosh), entrambi di John Huston; passando per l'irriducibile ...
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Mankiewicz, Joseph L. (propr. Joseph Leo)
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Wilkes-Barre (Pennsylvania) l'11 febbraio 1909 e morto a Bedford (New [...] Max Ophuls, come le porte in quelli di Ernst Lubitsch. Vinse l'Oscar per la regia e la sceneggiatura sia nel 1949 con A letter to Eva): per quest'ultimo film si aggiudicò anche il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes. Nel 1987 gli venne ...
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Kazan, Elia (propr. Elia Kazanjoglous)
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e cinematografico greco, naturalizzato statunitense, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909 e morto a New York il 28 [...] nel 1955, per On the waterfront (1954; Fronte del porto, film che ottenne ben otto Oscar). Sempre nel 1955 fu premiato anche al Festival di Cannes con un premio speciale per East of Eden (La valle dell'Eden); mentre alla Mostra del cinema di Venezia ...
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Tati, Jacques
Simone Emiliani
Nome d'arte di Jacques Tatischeff, comico e attore cinematografico francese, nato a Pecq (Seine-et-Oise) il 9 ottobre 1908 e morto a Parigi il 4 novembre 1982. Erede della [...] Allen e di Maurizio Nichetti. Con Mon oncle (1958; Mio zio) si aggiudicò il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes e, nel 1959, l'Oscar come miglior film straniero.
Dopo aver svolto il servizio militare, giocò alla fine degli anni Venti ...
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The Wizard of Oz
Andrea Meneghelli
(USA 1938, 1939, Il mago di Oz, bianco e nero/colore, 101m); regia: Victor Fleming; produzione: Mervyn LeRoy per MGM; soggetto: dal romanzo The Wonderful Wizard of [...] Oz fu troppo costoso per ripianare subito i costi, anche se il pubblico accorse e qualche Oscar marginale arrivò (miglior canzone, suono e premio speciale a Judy Garland). La sua enorme risonanza fu però un fenomeno soprattutto televisivo: a partire ...
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push factor loc. s.le m. L’insieme delle condizioni di vita fortemente sfavorevoli causate da pressione demografica, povertà e fame, situazioni o eventi ambientali estremi, persecuzioni politiche e torture, che spingono le popolazioni native...
domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....