CAMPANO da Novara
Agostino Paravicini Bagliani
Il luogo e il periodo degli studi di C., i primi passi della sua carriera ecclesiastica, l'intero periodo insomma che va dalla nascita a Novara al suo [...] a pochi anni dalla sua morte, C. segue l'itinerario della corte pontificia, le cui principali tappe attestate sono Orvieto e, soprattutto, Viterbo, città da lui prescelta come ultima dimora. L'iter curiale di C., protrattosi per oltre un trentennio ...
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PECORI, Domenico
Nicoletta Baldini
PECORI, Domenico. – Nacque intorno al 1475 ad Arezzo da Pietro di Vanni e dalla sua prima moglie, Sandra di Cosma di maestro Pietro, ultimo di tre figli maschi.
Nella [...] 139 s.).
In quei medesimi anni in cui l’artista non fu presente con costanza ad Arezzo, è ipotizzabile che si recasse a Orvieto presso Signorelli – allora impegnato ad affrescare la cappella di S. Brizio in Duomo –, non in veste di collaboratore, ma ...
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LIPPOMANO, Pietro
Giuseppe Gullino
, Ultimo dei quattro figli maschi del patrizio Girolamo di Tommaso e di Paola Vendramin di Bartolomeo del doge Andrea, nacque a Venezia nel 1504. A quella data il [...] a cavarsi d'impaccio senza particolari danni e riparò a Venezia, dove gli scrisse il cugino Luigi, il 7 genn. 1528 da Orvieto, dandogli notizie sulla miseria di quella che forse era stata la più sfarzosa corte europea: "Li vescovi vanno a piedi con ...
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PAZZI, Ranieri
Federico Canaccini
PAZZI, Ranieri (o Rinieri). – Detto Ranieri Pazzo, del Valdarno, vissuto a cavallo della metà del XIII secolo, fu uno dei capi della fazione ghibellina attiva nell’area [...] , ma non ancora exbanniti. Papa Gregorio si lamentò di questa ambasciata in una missiva indirizzata al vescovo di Orvieto, Aldobrandino Cavalcanti, trasmettendoci l’informazione. La legge emanata non trattava Pazzi come un semplice grassatore o un ...
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GUADAGNI, Migliore
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze, nel quartiere S. Giovanni, "gonfalone" Chiavi, da Vieri di Matteo e da Monna di Francesco dei Pazzi prima della metà del 1323: nell'agosto di [...] lo scrutinio dei tre maggiori uffici; dal 15 sett. 1365 fu dei Dodici buonuomini; dal 15 maggio 1366 fu podestà a Orvieto.
Nel febbraio 1367 partecipò allo scrutinio per i tre maggiori uffici. Dal 24 marzo andò come vicario in Val di Nievole; dall ...
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GUCCIO di Mannaia
Antonella Capitanio
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di questo orafo, smaltista e incisore di sigilli, documentato a Siena dal 1291 al 1322.
La sua fama e la sua [...] Liserani, 1979): quelli dei cardinali Matteo d'Acquasparta (1291 circa: Roma, Archivio segreto Vaticano) e Teodorico da Orvieto (1299 circa: Parigi, Archives nationales) e quello della Società dei Raccomandati del Ss. Crocifisso, fondata a Siena ...
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DANDOLO, Giovanni
Marco Pozza
Figlio di Ranieri il Rosso, del confinio di S. Luca, non deve essere confuso con Giovanni di Ranieri, nipote del doge Enrico, come erroneamente indica il Priuli nei suoi [...] - con poteri forse più estesi - all'inizio del 1273. I colloqui cominciarono il 1° febbraio nella chiesa dei domenicani ad Orvieto e si protrassero per un'intera settimana; ma anche in questa occasione le trattative non diedero i risultati auspicati ...
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GADDI, Giovanni
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, nacque a Firenze il 25 apr. 1493.
La sua famiglia si dedicava con successo all'attività bancaria, con imprese [...] di Roma, il G. trascorse qualche tempo a Venezia. Una volta passato il pericolo, il G. raggiunse in compagnia del Varchi Orvieto e poi Viterbo, ove si trovava papa Clemente VII, al seguito del quale entrambi nell'ottobre del 1528 fecero ritorno a ...
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FARNESE, Gabriele Francesco
Andrea Zorzi
Figlio primogenito di Ranuccio di Pietro e di Agnese Monaldeschi, nacque probabilmente tra il secondo e il terzo decennio del XV secolo. In gioventù fu testimone [...] i propri buoni uffici un tumulto interno alla città: operato che gli valse l'immunità dalle contribuzioni al Comune di Orvieto. Ebbe rapporti stretti con il Comune di Viterbo, dove risiedette nel palazzo di famiglia; quando era sul punto di morire ...
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LUCA di Tommè
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore nativo di Siena, il cui nome compare per la prima volta intorno al 1356 nel Breve dell'arte de' pittori senesi (Milanesi; [...] sulla Compagnia mercenaria del Cappelletto (Maginnis, p. 136 e n. 95).
Nel 1374 L. era presente nel cantiere del duomo di Orvieto (Van Marle), ma già nell'agosto del 1375 era di nuovo a Siena, dove prendeva in sposa madonna Miglia (Emilia) del fu ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.