CONESTABILE DELLA STAFFA, Giovanni Carlo
Roberto Volpi
-Nacque a Perugia in una famiglia di antica nobiltà, di salda fede cattolica e di incondizionata fedeltà al Papato il 2 genn. 1824, dal conte Francesco [...] da D. Golini nel 1863, dal titolo Pitture murali a fresco e suppellettili etrusche... scoperte in una necropoli presso Orvieto. Del 1870 è invece la sua opera di maggior impegno, il quarto volume Dei monumenti di Perugia etrusca e romana, edito ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] infine perché consente di avvicinare stilisticamente e cronologicamente al complesso portuense i cibori di S. Lorenzo de Arari a Orvieto e di S. Giovanni in Argentella a Palombara Sabina, forse anche i frammenti riusati negli oculi sulla facciata di ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] metà del sec. 14° (Cleveland, Mus. of Art; Baltimora, Walters Art Gall.), e infine il r. a tabella di S. Galgano (Orvieto, Mus. dell'Opera del Duomo). Il potenziamento, a evidenza desiderato, della virtus delle reliquie si riscontra nei c.d. armadi-r ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] grandiosi tumuli di Cortona, Asciano, Castellina in Chianti.
Nella zona tiberina emerge in particolare la comunità di Volsinii (Orvieto), che la tradizione romana vuole sede di una sorta di lega politico-religiosa dell’ethnos organizzato in 12 populi ...
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Vedi PERUGIA dell'anno: 1965 - 1996
PERUGIA (il nome etr. non è testimoniato; lat. Perusia)
C. Pietrangeli
A. E. Feruglio
A. E. Feruglio
La città, odierno capoluogo della regione dell'Umbria, sorge [...] del Frontone e di S. Costanzo si trovavano lungo la via per Orvieto, che usciva dalla Porta Marzia. La necropoli di S. Giuliana del territorio, dalle Tane del Diavolo presso Parrano (Orvieto), ecc. Nella sala VIII è esposta la Collezione Pagliari ...
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POLYGNOTOS (Πολύγνωτος, Polygnotus)
A. Rumpf
1°. - Pittore greco, attivo dopo le guerre persiane. Era considerato il primo pittore dall'antichità; naturalmente questo giudizio non va preso alla lettera, [...] sul ginocchio (come Ettore nello stesso quadro).
Il Beazley ha raggruppato numerose opere intorno al pittore del cratere di Orvieto, da lui detto Pittore dei Niobidi; esse però non presentano tutte questo stesso tipo di composizione, che non fa ...
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NEOTTOLEMO (Νεοπτόλεμος, Neoptolemus)
L. Rocchetti
Figlio di Achille e Deidamia, figlia di Licomede, N. è conosciuto anche con il nome di Pirro perché concepito alla reggia di Licomede durante il travestimento [...] una kỳlix a Liverpool (10704) in cui N. ripete lo schema già noto dei Tirannicidi, ed una pelìke a Firenze (73140) da Orvieto.
Una scena di Ilioupèrsis è stata riconosciuta in un frammento di sarcofago a Palazzo Mattei, in Roma: N. è il giovane che ...
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ROSONI, Ciclo dei
G. Colonna
Con questo nome è stato recentemente designato il filone più omogeneo e statisticamente rilevante della produzione vascolare etrusco-corinzia a rosette piene (VI sec. a. [...] ), occorre scendere nella seconda metà del secolo. L'area di distribuzione geografica comprende l'Etruria meridionale, Orvieto, Chiusi, il territorio falisco, il Lazio e - ramificazione significativa - Cartagine. Poiché il massimo addensamento dei ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] quasi tutte le rappresentazioni del mito (cratere di Orvieto al Louvre, bronzi etruschi, ecc.); a volte L. Heuzey, in Revue Archéologique, xxv, 1873, 2, p. 40 ss. Cratere di Orvieto al Louvre: E. Pfuhl, op. cit., fig. 492. Anfora di Talos: E. Pfuhl ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacino del Mediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] dalla fine del IV sec. al principio del III a. C., e la loro fabbrica sembra doversi localizzare fra Orvieto e Bolsena.
Suppellettili argentee sono frequentissime anche nei rinvenimenti della Magna Grecia: è particolarmente Taranto che ce ne conserva ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.