Vedi RESTAURO dell'anno: 1965 - 1996
RESTAURO
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
Definizione. - Si intende con tale termine qualsiasi intervento volto alla [...] della gomma lacca sciolta in alcool non ne ha permesso il distacco, effettuato per molte pitture di Tarquinia e Orvieto dall'Istituto Centrale del Restauro.
Di contro agli arbitrarî rifacimenti dei secoli scorsi le lacune vengono integrate ora sia ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VI Umbria
Dorica Manconi
Regio vi umbria
Nella divisione augustea la regio VI occupava un territorio, corrispondente ad ampie sezioni delle attuali regioni Umbria, Romagna [...] (inizio III sec. a.C.), entro un circolo di pietre, con materiali di importazione falisca e più genericamente etrusca (Orvieto) e materiali d’impasto locale. Poco lontano (loc. Portonaccio) è stata scavata una necropoli dello stesso periodo, con olle ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
di Giuseppe M. Della Fina
Delineare un quadro sintetico della struttura [...] di Roma, continuano a manifestarsi.
Bibliografia
M. Pallottino, Alcune annotazioni in margine al C.I.E. II, sect. I, fasc. 1 (Orvieto), in StEtr, 22 (1952-53), pp. 179-95; F. Castagnoli, Sulla tipologia degli altari di Lavinio, in BCom, 77 (1959 ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] v. Zecca, in Muratori, Antiq., II, 1739, col. 1331; A. Degli Abati Olivieri Giordani, Illustrazione di un sigillo della zecca di Orvieto, in G.A. Zanetti, Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, III, Bologna 1783, pp. 257-268; P.I. Affò, Della ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] cosiddetta III fase del tempio italico, a partire dalla prima metà del IV sec. a. C. (templi di Orvieto), tali frontoni figurati divengono sempre più frequenti, sostituendosi alle vecchie decorazioni del columen e dei mutuli. Le figure, generalmente ...
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ATENA (᾿Αϑήνα, Athena)
A. de Franciscis*
Antichissima divinità greca le cui origini risalgono al periodo del Bronzo.
Appare nell'epos quale figlia di Zeus, generata, secondo la teogonia esiodea, dal [...] è presente A. continuano a fornire soggetti alla pittura, di cui, ad esempio, pare sia un eco il cratere di Orvieto (Parigi, Louvre), e alle arti minori, mentre A. appare ancora sulle monete di varie città. Sebbene ispirate alle grandi creazioni ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] contrasto all'elaborato trono di Zeus (v. fig. 1143). Soltanto il grande Exekias nell'anfora del Museo Faina in Orvieto si dispensa da questi bizantinismi assegnando a tutti, democraticamente, lo stesso tipo di seggio.
Peraltro le più antiche e più ...
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La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] e una testa pure di guerriero, tutte in terracotta dipinta. Si trattava di falsi grossolani, fabbricati nel 1914 in un laboratorio di Orvieto da R. Riccardi, figlio del già menzionato P. Riccardi, da due suoi cugini e da A.A. Fioravanti. Vendute in ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] t. di Veio e di Ardea (VI sec. a. C.); di Marzabotto, B e C; Bolsena, Satrico e Pyrgi (V sec. a. C.); Marzabotto D, Fiesole e Orvieto (IV sec. a. C.); Roma (Argentina C), Lanuvio, Alatri, Norba (III sec. a. C.). Più numerosi sono i t. del II sec. a C ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] pianta quadrata o rettangolare e dimensioni relativamente ridotte: esemplificano questa soluzione la c. del palazzo di Urbano IV a Orvieto (1262-1264) e quella tardoquattrocentesca dello Hôtel de Cluny (Palais d'Amboise) a Parigi, che occupa il vano ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.