SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] serio e composto e, comunque, mai licenzioso dei banchetti o s. etruschi. Dal IV sec. in poi (Tomba Golini di Orvieto, Tomba dell'Orco di Tarquinia, Tomba Campana di Caere) le donne appaiono (così come sui rilievi funerarî attici), non più adagiate ...
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POCOLA (pocolom, poculum)
P. Moreno
Si indica col nome di p. un gruppo di vasi a vernice nera con decorazione policroma sopraddipinta, prodotti nel Lazio nella prima metà del III sec. a. C.: la maggior [...] da un rhytòn. - Coppa, Londra, British Museum F 542: giovane cacciatore seduto con un cane. - Phiàle, rinvenuta tra Orvieto e Bolsena, Roma, Museo di Villa Giulia: corsa di carri condotti da eroti, frammento. - Altri vasi: cratere, Bari, Museo ...
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Vedi CANOPO dell'anno: 1959 - 1994
CANÒPO
S. Donadoni
L. Laurenzi
S. Donadoni
L. Laurenzi
Prende nome di c. ciascuno dei quattro vasi destinati, in Egitto, alla conservazione dei visceri mummificati. [...] modellati. C. si trovano prevalentemente nel Museo Archeologico di Firenze, nel Museo Civico di Chiusi, nel Museo Faina di Orvieto e nelle Collezioni Casuccini e Bargagli al museo di Siena, e pezzi isolati sparsi in vari musei stranieri. Agli ossuari ...
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Vedi CAPUA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAPUA (v. vol. ii, pp. 335-336)
W. Johannowsky
Le ricerche e le scoperte fortuite degli ultimi anni hanno aggiunto nuovi dati alla topografia della città ed hanno [...] che ha, salvo un gruppo atticizzante, rapporti abbastanza stretti con la produzione etrusca, e soprattutto con il gruppo di Orvieto, anche i bronzi, di questo periodo, la cui qualità è in parte relativamente buona, rientrano decisamente nella cultura ...
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Le scoperte archeologiche (v. lazio; toscana, in questa App.) e la ricerca scientifica dell'ultimo quindicennio hanno trasformato il quadro degli studi etruscologici, dal panorama della situazione protostorica [...] alla luce sia dell'esperienza greca che degli altri esempi locali di urbanistica applicata alle necropoli di Caere e Orvieto. Nel campo degli studi di architettura, si è potuto documentare e confrontare con la coeva architettura funeraria la più ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] . Non meno inattesa è la recente scoperta che la figura della Vergine che corona il monumento funebre del cardinal de Braye (Orvieto, chiesa di S. Domenico), opera firmata e datata da Arnolfo di Cambio (1282), non è altro che una ricca spoglia antica ...
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CUPOLA (cupŭla, dim. di cupa "botte")
G. Kaschnitz Weinberg
Per c. si intende la copertura a vòlta sferica o a sezione conica di uno spazio rotondo, quadrato o poligonale. Il passaggio dalle piante quadrate [...] insufficientemente stabili risale, in Etruria, già al principio del sec. V. a. C. (necropoli detta del Crocifisso del Tufo, Orvieto), ma si limita ad archi di porta o pseudovòlta ad arco acuto (Tomba di Pitagora, Cortona). Nell'autentica c. in ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VII Etruria
Mariagrazia Celuzza
Regio vii etruria
La romanizzazione dell’Etruria, compresa nella VII regio della divisione augustea, procedette con modalità molto [...] anche lontani avevano fatto parte della lega. Probabilmente si trattò di Pisa, Fiesole, Arezzo, Cortona, Perugia, Chiusi, Orvieto, Tarquinia, Caere, Populonia, Vetulonia, Roselle, Vulci, Volterra, Veio. La lega ricostituita fu attiva a lungo e molte ...
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SIRENE (Σειρῆνες, Sirēnes o Sirēnae)
H. Sichtermann
Entità della mitologia e credenza popolare greca, la cui fondamentale caratteristica, anche se non l'unica, è l'aspetto esteriore, formato da un corpo [...] esempî anche etruschi (figure di bronzo ad Amburgo e a Copenaghen della fine del V sec., vaso di bronzo ad Orvieto). Appartengono inoltre all'arte etrusca, che peraltro solo in casi sporadici presenta s. nella pittura vascolare, la lampada di Cortona ...
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MAIOLICA
D. Whitehouse
La m. è una terracotta ricoperta da uno smalto vetroso opacizzato attraverso l'addizione di ossido di stagno; lo smalto, di colore bianco se non sono presenti altri ossidi metallici, [...] divenendo anch'essa popolare nella seconda metà del sec. 13°, ebbe tra i maggiori centri produttivi Faenza, Pisa e Orvieto, ma anche molte altre città di più ampie dimensioni possedevano botteghe capaci di rifornire il mercato locale.A partire dagli ...
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orvieto
orvièto s. m. – Nome di un pregiato vino bianco prodotto nella zona di Orvieto, cittadina e comune in prov. di Terni, da uve dei vitigni trebbiano toscano e, in minor proporzione, verdello, grechetto, drupeggio e malvasia toscana;...
orvietano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Orvièto (v. orvièto), appartenente o relativo a Orvieto; abitante, originario o nativo di Orvieto. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il territorio di Orvieto: la produzione vinicola dell’Orvietano.