NICOLA da Longobardi (al secolo Giovanni Battista Clemente Saggio), santo
Stefania Nanni
NICOLA da Longobardi (al secolo Giovanni Battista Clemente Saggio), santo. – Nacque a Longobardi nell’allora [...] ; Benvenuto, 2000).
Poco dopo, fu destinato a Longobardi, del cui convento fu alla bisogna sagrestano, ortolano, dispensiere, cuoco e questuante, assiduo negli offici, nella pratica sacramentale, nella preghiera e nella mortificazione. Risiedeva ...
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DEL CACCIA, Giovanni
Giulia Barone
Nacque in Orvieto da Matteo probabilmente intorno al 1265-70; la dimora della sua famiglia sorgeva nel quartiere di S. Giovenale. Entrò nell'Ordine dei frati predicatori, [...] messi così a disposizione di tutti. Ma anche più umili meriti vengono esaltati: quelli di "Petrus" (p. 78), che era stato un ottimo ortolano, di "Dominicus" il calzolaio (p. 100) o di quel "Paulus" (pp. 127 s.) che, uomo colto, si era però reso utile ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] La Resurrezione di Cristo e i tre ladroni al sepolcro (opera prevalentemente di Giovan Pietro), la Maddalena che incontra Cristo ortolano e Cristo a Emmaus (opera di collaborazione, dove la figura di sinistra spetta al L.); sul tramezzo, verso la ...
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PAGELLA, Giovanni
Mauro Casadei Turroni Monti
– Nacque in località Le Grazie (Portovenere, La Spezia) il 21 novembre 1872, da poveri genitori monferrini, Carlo e Giuseppina Mariani (cfr. lettera mortuaria, [...] , 1901; Missa papae Marcelli e Missa Missa Iste confessor, 1913; Aeterna Christi munera, 1927), Heinrich Schütz (Maddalena e l’ortolano, s.d.; Septem verba Jesu Christi in cruce, 1906?; Il fariseo e il pubblicano, 1929; Gesù ritrovato nel tempio ...
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PARODI, Armando
Simone Ciolfi
PARODI (La Rosa), Armando. – Nacque a Genova il 14 marzo 1904 da Federico Parodi e Adelia La Rosa. Fin da giovane, usò anteporre al cognome paterno quello materno.
Studiò [...] alle già citate). Musiche per il radiodramma Scalo di fortuna, di Cesare Meano (1937); musiche di scena per Il cane dell’ortolano di Lope de Vega (regìa di Tatiana Pavlova, Parco di Nervi, 1950). Per orchestra: Omaggio a Vivaldi (1932); Poema per ...
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DEMIO (De Mio, Del Mio, Denio, Indernio, Fratino, Frattino, Fratini, Frattini, Fratina, Frattina), Giovanni
Marina Repetto Contaldo
Non ci sono pervenute notizie sicure sulle origini, sulla giovinezza [...] del primo manierismo settentrionale, tra Brescia, Cremona e Ferrara, con evidenti riferimenti al Romanino, al Moretto, all'Ortolano, al Garofalo e soprattutto a Callisto Piazza" (Sgarbi, in, Da Tiziano..., 1981, p. 124). Per il Marinelli ...
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RAMENGHI, Bartolomeo, detto Bagnacavallo sr.
Andrea Ugolini
RAMENGHI, Bartolomeo, detto Bagnacavallo sr. – Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, nel 1484 (Baruffaldi, ante 1752, 1846, p. 488). Il soprannome [...] erede di Raffaello, fortemente legato alla tradizione (Perugino, Costa e Francia) e consapevole delle recenti tendenze ferraresi (l’Ortolano e Dosso Dossi; cfr. Vicini, 1990, p. 83).
Accantonando le opere contese con Girolamo da Treviso o Girolamo ...
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PIETRO
Antonella Degl'Innocenti
– Suddiacono e rettore del Patrimonio di S. Pietro. Non si conoscono luogo e data di nascita né origini familiari di Pietro, ma sembra probabile che egli sia nato a Roma [...] parole di Gregorio, non esitò ad ammettere i propri errori (conosciuti i miracoli di Onorato, di Libertino e del monaco ortolano di Fondi, confessò di essersi sbagliato a credere che in Italia non ci fossero santi capaci di compiere miracoli: Dial ...
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CROMER, Giulio
Maria Angela Novelli
Il cognome di questo pittore, detto anche il Croma, è riferito come Cremer dal Baruffaldi (1846, p. 31), ma in tutta la restante letteratura artistica locale ed anche [...] la devoluzione della città al pontefice, ad arricchire le collezioni di legati e cardinali; la copia della Deposizione dell'Ortolano (già nella chiesa della Madonnina, ora nella Galleria Borghese a Roma), inviata a Milano al tempo delle soppressioni ...
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CANAVESI, Girolamo
Adam Bochnak
Nato verso la fine del primo o l'inizio del secondo quarto del secolo XVI, nella seconda metà di questo fu attivo come scultore in Polonia. Nell'atto di conferimento [...] , allorché liquidò la bottega paterna.
Il C. morì nel 1582. Sua moglie, Giulia Buzeti, che era figlia d'un ortolano lombardo, gli fece erigere nella chiesa dei francescani un sepolcro, perduto, del quale si conosce l'iscrizione copiata e pubblicata ...
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ortolano
s. m. e agg. [dal lat. tardo hortulanus, agg. (nel sign. 2) e s. m. (nel sign. 1)]. – 1. s. m. (f. -a) Chi coltiva un orto; chi vende ortaggi: fare l’o.; la bottega dell’ortolano. Per un uso fig. dantesco della parola, v. in fondo...
emberizidi
emberìżidi s. m. pl. [lat. scient. Emberizidae, dal nome del genere Emberiza, e questo dal ted. dial. (alemannico) emberitze, emmeritz «zigolo giallo»]. – Famiglia di uccelli granivori dell’ordine passeriformi, diffusi in tutto...