POLVINI FALICONTI, Giuseppe
Saverio Franchi
Orietta Sartori
POLVINI FALICONTI, Giuseppe. – Nacque a Camerino da Mattia Polvini e da Anna Faliconti e fu battezzato il 3 marzo 1673 nella chiesa di S. [...] de Rossi e una in cui, impresario al Capranica, compare ilare e soddisfatto). Fu amico del Metastasio, che lo chiamava «l’ortolano di Parnaso» (lettera del 18 settembre 1733; cfr. Tutte le opere, III, 1951, p. 93), e come tale offrì al pubblico ...
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MODENA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Domenico FAVA
Tommaso SORBELLI
Arturo SOLARI
Luigi SIMEONI
Giovanni CANEVAZZI
Adolfo VENTURI
Città dell'Emilia e capoluogo di provincia, posta a 37 km. da [...] ispirata: il San Giacomo della Marca di Cosmè Tura; la robertiana composizione di Lucrezia, Bruto e Coliatino; una Deposizione dell'Ortolano; il Giullare, il ritratto d'Alfonso I d'Este, la grande ancona con l'alfiere San Giorgio di Dosso Dossi; un ...
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MAZZOLINO, Ludovico
Monica Grasso
MAZZOLINO (Mazzolini, Mazulini), Ludovico. – Fu figlio di Giovanni; in assenza di fonti documentarie che ne accertino la data e il luogo di nascita, convenzionalmente [...] sempre di più le suggestioni che gli provenivano dagli artisti della fiorente scuola ferrarese, quali G.B. Benvenuti detto l’Ortolano, B. Tisi detto il Garofalo e soprattutto Dosso Dossi; e i suoi dipinti acquisirono morbidezza coloristica e maggiore ...
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CITTADELLA (Lombardi), Alfonso
Silla Zamboni
Figlio di Niccolò da Lucca e di Eleonora Lombardi da Ferrara, nacque a Ferrara nel 1497, o poco dopo.
L'origine del nome Cittadella è connessoall'ufficio [...] del Redentore e dei Dodici Apostoli in due cappelle della cattedrale, ove furono collocati nel 1769 (G. Frabetti, L'Ortolano, Milano 1966, pp. 28, 34): provenivano dalla chiesa bolognese di S. Giuseppe di Galliera, poi intitolata alla Maddalena, dove ...
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RE, Filippo
Gabriella Bonini
Rossano Pazzagli
RE, Filippo. – Nacque a Reggio Emilia il 20 marzo 1763 da Rinaldo e da Marianna Vezzani in una famiglia benestante di origine lombarda impegnata nel commercio [...] per migliorare i terreni e del come profittarne, Mira 1810; Istruzione sul modo di coltivare il cotone, Milano 1810; Ortolano dirozzato, Milano 1811; Rapporto a sua eccellenza il signor ministro dell’Interno sullo stato dell’Orto agrario della Reale ...
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transumptio
Francesco Tateo
Termine diffuso nella retorica medievale per indicare genericamente quello schema che nella retorica classica è denominato translatio (t. traduce invece per Quintiliano il [...] 110-111). Già in VE I XVIII 1 un'ampia t. attribuisce al volgare illustre il lavoro del buon ortolano (Nonne cotidie extirpat sentosos frutices de ytala silva...?). La canonica rappresentazione del Paradiso come un giardino condiziona e favorisce ...
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etterno (eterno)
Carlo Chirico
Termine molto usato da Dante. Esplicita e decisiva la conferma della grafia ‛ etterno ': il Parodi, con riferimento alla '21, scriveva: " che... nei testi del Convivio [...] de la pace / che da l'etterno fonte son diffuse). Dio è ancora il sire (Vn XXXI 10 13), il rege (Pg XIX 63), l'ortolano etterno (Pd XXVI 65; cfr. Ioann. 15, 1 " Pater meus agricola est "), l'etterno piacere, al cui disio / ciascuna cosa qual ell'è ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] . Turriano.
Salvatore firmò l'incisione raffigurante una Veduta della galea situata sul piano di San Giovanni nel libro di G. Ortolano Trionfo di fede e di ossequio ... (Messina 1728) e, qualche anno dopo, l'antiporta dei Riflessi di spirito sopra le ...
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io (eo)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di prima persona singolare con funzione di soggetto le forme sono ‛ eo ', chiaro tributo alla tradione poetica siciliana, fugacemente e, almeno nelle edizioni, [...] l'altr'anima, che volta / stava a udir), o del complemento oggetto (Pd XXVI 65 Le fronde onde s'infronda tutto l'orto / de l'ortolano etterno, am'io cotanto), o del predicato (If XXX 139 tal mi fec'io, non possendo parlare; Pd V 98 Qual mi fec'io che ...
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MOGGIOLI, Umberto
Francesca Lombardi
MOGGIOLI, Umberto. – Nacque a Trento il 25 giugno 1886, secondogenito di Costante, fornaio, ed Elena Marchi. Ancora adolescente, in parallelo agli studi presso le [...] nazionale d’arte moderna), La casa dell’artista (1918; Venezia, Ca' Pesaro - Galleria internazionale d’arte moderna), L’eremita ortolano (1918; Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) e I coniugi d’Atri (1918; collezione privata ...
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ortolano
s. m. e agg. [dal lat. tardo hortulanus, agg. (nel sign. 2) e s. m. (nel sign. 1)]. – 1. s. m. (f. -a) Chi coltiva un orto; chi vende ortaggi: fare l’o.; la bottega dell’ortolano. Per un uso fig. dantesco della parola, v. in fondo...
emberizidi
emberìżidi s. m. pl. [lat. scient. Emberizidae, dal nome del genere Emberiza, e questo dal ted. dial. (alemannico) emberitze, emmeritz «zigolo giallo»]. – Famiglia di uccelli granivori dell’ordine passeriformi, diffusi in tutto...