BALDASSARRE da Fossombrone
Giuseppe E. Sansone
Scarsissime le notizie su questo segretario e cancelliere del marchese di Mantova Lodovico III, il quale, in una lettera del 2 luglio 1452, lo chiama "dilectum [...] e nella fluidità dei nessi, tutte volte al gioco paradossale e smisuratamente immaginoso: nascono buoi con calze e stivali; un ortolano semina gemme e fioriscono rose; gli alberi si nutrono di fagiani; le vacche volano; le civette, le formiche, gli ...
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BAMBINI, Giacomo
Maria Angela Novelli
Nato a Ferrara, probabilmente nel 1582, fu dapprima allievo del pittore concittadino Domenico Monio. Alla morte del maestro, avvenuta nel 1602, si recò, secondo [...] ;chiesa di Santa Maria in Vado, Ascensione (copia dal Garofalo); Istituto Maternità ed Infanzia, S. Margherita (copia dall'Ortolano); Pinacoteca, SS. Nicola, Lodovico e Francesco.
Fonti e Bibl.: A. Superbi, Apparato degli huomini illustri della città ...
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MASTELLETTA, Giovanni Andrea Donducci, detto il
Matteo Marangoni
Pittore e incisore, nato a Bologna il 14 febbraio 1575, morto ivi il 25 aprile 1655. Insofferente di disciplina, si allontanò presto [...] in una luce discreta, e di velarla di un'ombra di malinconia; il che può esser derivato, in parte, dai pittori ferraresi Ortolano e Scarsellino (con il quale molte opere del M. furono spesso confuse).
Del 1623-25 è la Resurrezione di Cristo, di S ...
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CAPPELLINI (Capellini), Gabriele, detto Calzolaretto
Giacomo Bargellesi
Mancano date biografiche precise di questo pittore ferrarese appartenente alle generazione immediatamente successiva a quella [...] sono raffigurazioni solide e compatte dove santi paesani di corposa potenza sembrano risalire alla vena popolaresca ma genuina dell'Ortolano, mentre, nel rappresentare un'umanità grave ed ortodossa si adeguano senza voli e senza sbandamenti ai canoni ...
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NASELLI, Francesco
Stefano L'Occaso
– Nacque, con ogni probabilità a Ferrara, attorno al 1570, di «molto antica famiglia di Ferrara» (Baruffaldi, 1846, p. 37); fu figlio del pittore Ippolito (al quale [...] benedettina di Saint Meinrad (Indiana; Frabetti, 1972, p. 70 n. 126); due copie da un perduto S. Giovanni a Patmos dell’Ortolano, nella Fondazione Cini di Venezia (Bacchi, 1990) e nel Musée des beaux-arts di Nantes (Sarrazin, 1994); un S. Giovanni ...
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CRESPI CASTOLDI
Marco Bona Castellotti
Famiglia di pittori, operosi nel sec. XVII.
Anton Maria, detto il Bustino dal luogo di nascita Busto Arsizio, nacque secondo il Bondioli (1940) nel 1598, ma la [...] di Como.
Nello stesso sintetico elenco sono nominate varie opere di Anton Maria: un Salvatore che compare in veste di ortolano, già nella chiesa di S. Giovanni Pedemonte a Como, demolita agli inizi dell'Ottocento, e una Maddalena penitente, quasi ...
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NICOLO Pisano
Massimo Ferretti
NICOLÒ Pisano. – Figlio di Bartolomeo, conosciuto anche come Nicolò de Pisis, Nicolò dell’Abbrugia e Nicolò di Bartolomeo di Nanni (il cognome Corasseri compare solo nel [...] 1504 gli affidò l’ancona per S. Maria delle Grazie; nel 1506 fece parte di un gruppo di pittori (fra cui Garofalo, Ortolano, Mazzolino) che dipinsero le tele per il soffitto della stanza della duchessa (ibid., ad ind.; ma per il lavoro del 1506 anche ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] caso di trasgressione, il taglio della testa, da una sentenza del Consiglio dei dieci, il terzo, assassino impunito d'un ortolano, vive asserragliato nel castello di Spessa, nel Goriziano, spadroneggiando con una banda d'aderenti; in gara con loro in ...
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QUATTRAMI, Evangelista
Antonio Clericuzio
QUATTRAMI, Evangelista. – Nacque a Gubbio nel 1527 ed entrò nell’Ordine degli eremiti di S. Agostino della sua città.
Degli anni giovanili e dei suoi studi [...] per quattro anni in diverse parti d’Italia. Il salario percepito era piuttosto esiguo (36 scudi annui), inferiore a quello dell’ortolano di Monte Cavallo (60 scudi annui), e spesso corrisposto con ritardo (Luzzatto, 1951, p. 73).
Negli anni in cui fu ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] maritone in vacanza a giugno per il suo compleanno
b. complimenti, bellissimo orto! Nemmeno il mio maritastro ortolano indefesso potrebbe trovare da ridire!!!
Date queste ampie possibilità, non stupisce osservare che lo scivolamento semantico verso ...
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ortolano
s. m. e agg. [dal lat. tardo hortulanus, agg. (nel sign. 2) e s. m. (nel sign. 1)]. – 1. s. m. (f. -a) Chi coltiva un orto; chi vende ortaggi: fare l’o.; la bottega dell’ortolano. Per un uso fig. dantesco della parola, v. in fondo...
emberizidi
emberìżidi s. m. pl. [lat. scient. Emberizidae, dal nome del genere Emberiza, e questo dal ted. dial. (alemannico) emberitze, emmeritz «zigolo giallo»]. – Famiglia di uccelli granivori dell’ordine passeriformi, diffusi in tutto...