ROSCOE, William
Piero Rebora
Storico e poligrafo inglese, nato a Liverpool l'8 marzo 1753, morto ivi il 30 giugno 1831. Figlio di un ortolano e albergatore, fu avviato dapprima a lavorare nell'azienda [...] paterna; riuscì tuttavia con tenacia indomabile a farsi da solo una cultura notevole, approfondendosi nelle lingue classiche, nel francese, nella storia e nelle scienze naturali, e poco più tardi nella ...
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infrondarsi
L'uso del verbo trova sua giustificazione nel contesto, caratterizzato da una metafora di ascendenza biblica: Le fronde onde s'infronda tutto l'orto / de l'ortolano etterno, am'io cotanto... [...] / quanto (Pd XXVI 64; cfr. Ioann. 15, 1 " Ego sum vitis vera, et Pater meus agricola est ").
Il verbo significa propriamente " coprirsi di fronde "; ma essendo qui l'orto " la Chiesa " (cfr. XII 72 e 104), ...
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Pittore (n. 1497 circa - m. 1548 o 1553), fratello di Giovanni. Di lui si sa che nel 1517 era a Roma, intrinseco di Raffaello. Collaboratore del fratello, si rivela, nelle opere condotte singolarmente, [...] influenzato, in modo determinante, da lui e dalla pittura ferrarese (Garofalo, Ortolano), con ricordi di Raffaello e G. Romano. Poche le opere sicure, tra le quali una Madonna e santi nella pinacoteca di Ferrara, e l'Adorazione dei pastori della ...
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Pittore (notizie dal 1470 al 1536). Si formò a Pisa dove, dopo un probabile soggiorno romano (1489-93), dipinse una Madonna col Bambino, santi e angeli (1493, Pisa, museo di S. Matteo); fu poi attivo nel [...] duomo di Pietrasanta (1497); a Ferrara (1499-1521), attento ai modi del Garofalo e dell'Ortolano (Madonna in trono e santi, 1514, Milano, Brera) e, tra il 1526 e il 1534, a Bologna (Deposizione, Pinacoteca). Nuovamente a Pisa nel 1535, dipinse il ...
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Genere di Uccelli (Dolichonyx Sw.) della famiglia dei Ploceidi, al quale si riferisce una sola specie dell'America Centrale, il D. oryzivorus (L.), uccello assai dannoso alle colture dei cereali, di carni [...] molto saporite, quanto quelle del nostro Ortolano. Rappresenta l'anello di congiunzione tra gli Emberizinae (Zigoli) e gli Icteridae (Itteri) e quantunque venga di solito ritenuto un ittero, dovrebbe invece venir considerato uno zigolo con caratteri ...
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VENTURA, Giovanni
Lorenzo Trovato
Nacque a Milano il 6 luglio 1800, da Raffaele, di professione orologiaio, e da Maddalena Bassi.
Alcune fonti riportano il 1801 come anno di nascita (Poesia milanese…, [...] famiglia del padre di Ventura quanto quella della madre erano di umili origini: il nonno paterno, Pietro, era un ortolano (Bollettino ufficiale della Società per azioni, XXVII (1909), 31, p. 158; sua moglie si chiamava Isabella Borgonuovo); il nonno ...
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Salvatore
Angelo Penna
Titolo attribuito a Cristo (v.) per proclamare l'opera di salvezza o redenzione compiuta con la sua passione e morte. Esso, come i termini relativi (salvare, salvezza, salutare [...] . D., che oltre a ripetere numerose figurazioni e attributi biblici ricorre anche ad appellativi originali (il grifone della processione mistica; l'ortolano etterno di Pd XXVI 65; l'imperadore di If I 124, Pd XII 40, XXV 41; romano di Pg XXXII 102 ...
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Pera, Pia. – Scrittrice italiana (Lucca 1956 – ivi 2016). Professoressa di Letteratura russa presso l’Università di Trento e traduttrice dal russo, ha tenuto alcuni corsi di scrittura creativa e ha collaborato [...] ), Diario di Lo (1995), L’arcipelago di Longo maï (2000), L’orto di un perdigiorno. Confessioni di un apprendista ortolano (2003, premio Grinzane Cavour), Contro il giardino (2007), Giardino & ortoterapia (2010). Nel 2016 è uscito il suo ultimo ...
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. Genere di Uccelli dell'ordine Passeres, famiglia Fringillidi, comprendendo per l'Italia anche i gen. Miliaria Brehm ed Euspiza Bp. Piccoli uccelli passeracei dal becco corto, più o meno forte e conico, [...] un'apertura distinta sul margine del becco chiuso. Genere quasi cosmopolita, che comprende circa 30 specie paleartiche con numerose sottospecie, di cui 15 in Italia (Migliarino di padule, Ortolano, Passera di palude, Strillozzo e Zigolo, ecc.). ...
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MASANIELLO
MicheIangelo Schipa
. Tomaso Aniello, detto M., nacque in Napoli da Cicco (Francesco) d'Amalfi e Antonia Gargano nel giugno 1620. Rimasto orfano, analfabeta, fattosi garzone di un pescivendolo, [...] . Erano suoi cognati Ciommo (Girolamo) Donnarumma e Mase Carrese: l'uno salumaio e fruttivendolo al Pendino; l'altro ortolano di Pozzuoli. Era suo compagno Carlo Catania, ricco fornaio della Duchesca; e suo amico un ex-capitano Micaro (Domenico ...
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ortolano
s. m. e agg. [dal lat. tardo hortulanus, agg. (nel sign. 2) e s. m. (nel sign. 1)]. – 1. s. m. (f. -a) Chi coltiva un orto; chi vende ortaggi: fare l’o.; la bottega dell’ortolano. Per un uso fig. dantesco della parola, v. in fondo...
emberizidi
emberìżidi s. m. pl. [lat. scient. Emberizidae, dal nome del genere Emberiza, e questo dal ted. dial. (alemannico) emberitze, emmeritz «zigolo giallo»]. – Famiglia di uccelli granivori dell’ordine passeriformi, diffusi in tutto...