Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] Mongelli (Milano 19521, 19602, 19753), il Dizionario inverso italiano di Mario Alinei (L’Aia 1962), il Dizionario d’ortografia e di pronunzia di Bruno Migliorini, Carlo Tagliavini e Piero Fiorelli (Torino 19691, 19812), il Lessico di frequenza della ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] da doverne trattare, ex professo, ce ne rimettiamo a quello, che n’ha scritto il Cavalier Lionardo Salviati […]. Nell’ortografia abbiam seguitato quasi del tutto quella del sopraddetto Salviati, parendoci di presente non ci avere, chi n’abbia più ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] ://www.dizionario.rai.it/ (1a ed. Migliorini, Bruno, Tagliavini, Carlo & Fiorelli, Piero, DOP. Dizionario di ortografia e pronuncia, Torino, Eri, 1969).
Giordano, Paolo (2008), La solitudine dei numeri primi, Milano, Mondadori.
Alisova, Tatiana ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] i problemi connessi con il passaggio a una cultura scritta; il che pone in primo piano i problemi della mancanza di una ortografia unificata e della scelta del dialetto da usare.
Di tutto ciò si trova puntualmente riflessa la storia, anche oltre la ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] è Pinin Pacòt (1899-1964), a cui si deve negli anni Trenta – insieme ad Andrea Viglongo – la sistemazione di un’ortografia standardizzata, da allora utilizzata coerentemente in quasi tutte le produzioni a stampa: ha il merito di essere essenzialmente ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] tutte le località. Solo recentemente si sono avviate attività di coordinamento intercomunitario per uniformare l’ortografia; la popolazione effettivamente alfabetizzata in walser è comunque numericamente poco significativa.
(f) Tutela linguistica e ...
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L’area abitata dagli slavi alpini, un tempo più estesa verso ovest, è attualmente ristretta alla fascia di confine con la Slovenia, nella parte orientale del Friuli-Venezia Giulia (fig. 1). La colonizzazione [...] Dal 2005 contribuisce alla diffusione della norma linguistica anche la rivista «Näš glas» («La nostra voce»). La norma ortografica ha consentito anche l’adozione di segnaletica toponomastica bilingue (in italiano e in resiano).
La valle è pressoché ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma-Bari, Laterza, pp. 27-62.
Malagoli, Giuseppe (1905), Ortoepia e ortografia italiana moderna, Milano, Hoepli.
Mortara Garavelli, Bice (20045), Prontuario di punteggiatura, Roma-Bari, Laterza (1a ed. 2003 ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] 1907; 19322), si era attenuto alla veste fonetica dei testimoni toscani giudicati più attendibili e l’aveva resa in ortografia moderna, perché, ignorando quale fosse l’usus scribendi di Dante, non aveva ritenuto le varie grafie dei copisti meritevoli ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] siriaco, e confronto al sistema ebraico niqqud, sarebbe stata sanzionata entro la metà dell'8° secolo. Così anche l'ortografia (dapprima segnata parimenti con punti) degli accenti per le tre vocali instabili o atone, l'attacco e stacco vocalico ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...