Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] Tra le lingue romanze, l’italiano è la lingua in cui la grafia meglio lascia prevedere la corrispondente pronuncia (➔ ortografia). Un notevole numero di grafemi (11 su 21) indica stabilmente un solo fonema (➔ alfabeto); quelli che indicano più fonemi ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] va detto, quello di una prosa mescidata e qua e là raccogliticcia.
Lo strato letterario può essere documentato, a livello ortografico, da forme non-univerbate (➔ univerbazione): glie lo, su le; l’uso della ‹j› (bujo, vojaltri, jersera); sul versante ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] dilicato; la scelta, consapevole, di forme senza rafforzamento: imagine, academia, abondanza («io mi sono abituato e rimango a tale ortografia», scriveva nel 1872 a D’Ovidio: cfr. Poggi Salani 2001: 303); la i- prostetica: in iscritto, in istile, non ...
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BENE da Firenze
Nacque, a quanto affermò egli stesso, a Firenze, in data imprecisata, ma sicuramente dopo la metà del sec. XII. È probabile che compisse gli studi a Bologna, dove negli anni intomo agli [...] il metodo dialettico, la Summa offre alla rinfusa un'ampia trattazione di problemi grammaticali - gerundi supini, aggettivi, prefissi, ortografia e morfologia - e si distingue per l'indipendenza di giudizio su varie questioni assai discusse nel Medio ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] di parole terminanti in -cia e -gia; solo a metà Novecento, Migliorini (1941 e 1949) stabilì la regola puramente ortografica per la quale la i va mantenuta nel plurale quando -cia e -gia sono preceduti da vocale (camicia → camicie), allontanandosi ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] «buona lingua», ma figurano numerosi riferimenti alla tecnica didattica, che privilegia, come poi nei programmi del 1867, l’ortografia e il dettato, con la raccomandazione per il maestro «di pronunziar rettamente le parole». L’attenzione per la buona ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] applicazioni di Internet è quella di aver provocato l’imbarbarimento della lingua italiana, ormai costellata di errori di sintassi, ortografia e punteggiatura (sempre più frequenti errori quali l’apostrofo in casi come un’altro, la virgola che separa ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] , An explanation of the elementary characters of the Chinese (London 1801; rist. Menston 1972).
L'opera, saggio di ortografia e di storia culturale piuttosto che strumento di studio della lingua, contiene critiche alla tradizione europea di studi ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] popolare e ai contatti con il resto del dominio linguistico catalano, modello che, pur rispettando l’ortografia catalana, presentava alcune caratteristiche della varietà colloquiale usata ad Alghero (Institut d’Estudis Catalans 2003). Alcuni ...
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PARISIO di Benvenuto da Altedo
Diana Tura
PARISIO di Benvenuto da Altedo. – Nacque intorno al 1247, o poco prima, ad Altedo, a pochi chilometri da Bologna, dove il padre Benvenuto Brexanus si era trasferito [...] crebbe in modo proporzionale alla sua fama di insegnante, conseguita soprattutto con la stesura del trattato di ortografia, noto come Tractatus orhtografie (Paris, Bibliothèque nationale, Cod. lat. 16671 olim Sorbonne 1569), a lungo ignorato dagli ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...