Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) [...] consonante, o iniziale assoluta di frase fonetica; rafforzato (c. lunga con tensione dura), se divisa tra due sillabe. L’ortografia italiana distingue le c. di grado rafforzato scrivendole doppie; non distingue tra gli altri due gradi, tra i quali ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] con la fonetica etrusca condusse, in progresso di tempo, a varie soppressioni e modificazioni. Nelle epigrafi posteriori alla riforma ortografica, compiuta, a quel che pare, all'inizio del sec. V, notiamo la mancanza della vocale o e delle medie ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] questi territorî e che dovevano costituire un'unità etnica (v. corsica: Dialetti).
Il canonico Giovanni Spano, nella sua Ortografia sarda nazionale (parte 1ª, Cagliari 1840, pp. xii-xiii), individuò nel sardo tre dialetti fondamentali vale a dire ...
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La Bretagna è una penisola lunga 250 km. e larga al massimo 150, la quale si protende tra la Manica e l'Atlantico raggiungendo con le sue estremità le latitudini più occidentali del territorio francese [...] di Tréguier (trrégorois, Côtes-du-Nord), e quello di Vannes (Vannetais, nel Morbihan). Quest'ultimo ha risentito meno della ortografia ufficiale e viene ancora studiato come varietà autonoma. L'influenza del bretone sul francese è nulla, anche qui in ...
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MAURIZIO Ermanno conte di Sassonia
Alberto Baldini
Nato nel 1696 a Gotzlar di Sassonia, morto a Chambord il 30 novembre 1750. Figlio dell'elettore di Sassonia, che fu poi re di Polonia sotto il nome [...] vicende militari e politiche non gl'impedirono una intensa attività imellettuale. Benché abituato a scrivere con una pessima ortografia, pubblicò, nei periodi d'ozio le Rêveries militaires (L'Aia 1731), opera in cinque volumi che contiene una ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] elisione si intende la caduta di una vocale atona finale di una parola davanti alla vocale iniziale della parola seguente. Nell’ortografia dell’italiano, il segno grafico che indica la caduta della vocale è di norma l’➔apostrofo:
(1) una amica → un ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] [fː]orte, paltò [kː]aldo, comò [kː]aro.
Il raddoppiamento sintattico non viene di norma indicato dalla grafia italiana (➔ ortografia), tranne che nei casi di ➔ univerbazione, vale a dire quando le due parole sono scritte unite: ad es., cosiddetto ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] Peter & Maddieson, Ian (1996), The sounds of the world’s languages, Oxford, Blackwell.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana. I luoghi della codificazione, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] s e c hanno dato origine a un suono unico, che in italiano si è stabilizzato come fricativa palatoalveolare (š) e che la nostra ortografia seguita a indicare con le due lettere originarie (a cui, quando segua a, o, u, s’aggiunge una i con valore di ...
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Nell’uso moderno, attestato solenne di un’accademia, dell’autorità sovrana o di altro organo, con cui si accorda un privilegio, un titolo (d. di nobiltà, di onorificenza, di benemerenza ecc.), o documento [...] si chiama edizione diplomatica quella che riproduce scrupolosamente l’originale antico, manoscritto o codice, nella sua ortografia precisa, rispettando di esso tutti i particolari di forma come abbreviazioni, punteggiatura, ed eventuali errori di ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...