CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] fino alle Regole del Fortunio che per il C. rappresentarono un elemento primo di conoscenza della grammatica e della ortografia volgare. Il suo prodotto di analisi testuale appare un saggio equilibrio di "emendatio" e di "interpretatio". Il rigore ...
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CAFARO, Girolamo (Hieronymus Capharus)
Giovanni Parenti
Nacque a Salerno in data non precisabile, al principio del sec. XVI.
Ecclesiastico e maestro di latino assai reputato, svolse la sua attività a [...] a Venezia (la cosiddetta Accademia Cafarea) dalle quali Girolamo Labella raccolse le assai rozze Regole della lingua tosca, dell'ortografia volgare e latina (Venezia 1570). Altre opere del C., tutte di carattere piattamente didascalico, sono: il De ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] e panslavista, male s'inquadra nella letteratura serbo-croata per la forma ibrida (un miscuglio croato-paleoslavo-russo con ortografia polacca) di cui si servì.
Tra il 1600 e il 1750 le direttive della Controriforma improntarono di sé quasi ...
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- È la prima lettera dell'alfabeto romano e di quasi tutti gli altri. Essa deriva, come la maggior parte delle altre lettere, dal fenicio, attraverso il greco. Il nome che ha in greco, alpha (ἄλϕα), non [...] semitica si suole trascrivere col segno ' (p. es. ebraico bě 'ēr "pozzo", pronunziato bě-ēr). In processo di tempo, l'ortografia di varie scritture semitiche si è servita di questa consonante, che per la tenuità del suo suono tende a confondersi ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] 782 e l'804, queste iniziative si tradussero anche nello studio di particolari aspetti linguistici relativi alla sintassi, all'ortografia e alla pronuncia, esposti, per esempio, nel De orthographia di Beda, nell'Ars grammatica di Bonifacio, e nel De ...
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LIBURNIO, Niccolò
Simona Mammana
Nacque in Friuli negli anni Settanta del XV secolo, se si considera come punto di riferimento il 1502, anno della sua prima opera a stampa (Opere gentile et amorose…, [...] inediti di N. L., in Studi umanistici piceni, III (1983), pp. 231-245; Dialogo sopra le lettere del Trissino, in Trattati sull'ortografia del volgare 1524-26, a cura di B. Richardson, Exeter 1984, pp. 131-146.
Fonti e Bibl.: M. Sanuto, Diarii, a cura ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] punto e virgola, «La Repubblica», 7 aprile.
Malagoli, Giuseppe (1905), Ortoepia e ortografia italiana moderna, Milano, Hoepli.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone ...
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L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] di uno: tale uso configura un errore sottoposto a fortissima censura perché denuncia scarsa dimestichezza con le regole dell’ortografia. Massima attenzione quindi con un amico, un estimatore, un incidente e così via.
Ancora oggi diffuso, ma meno ...
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L’➔imperativo è il modo verbale (➔ modi del verbo) che esprime:
(a) il comando (impĕrĭum, in latino): torna indietro;
(b) il monito: pensa bene prima di agire;
(c) la preghiera: dacci oggi il nostro pane quotidiano.
Ha un tempo (il presente) e due persone (la seconda singolare e la seconda plurale): mangia con calma, mangiate con calma. Nei verbi della seconda e della terza coniugazione (➔ coniugazione ...
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BRUSA, Angelo
Fabia Borroni
Nacque a Milano il 4 sett. 1804 da Eugenio e da Teresa Tubini. I pochi dati biografici sono stati raccolti dall'Arrigoni (1970): studiò all'Accademia di Brera, dove riportò [...] le tavole per le Antichità pavesi di G. Voghera (due particolari della Casa Bottigella,Chiesa di S. Michele,Chiesa di S. Salvatore,Ortografia dell'Università, anche tirate a parte), edite a Pavia fra il 1825 e il 1830, e quelle per il Vaso greco ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...