Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa), uno dei "grandi Padri cappadoci". Buon conoscitore di Platone e profondamente influenzato da Origene, ma anche da Metodio d'Olimpo, [...] , Demostene, riuscì a farlo deporre. Tornò in sede nel 378 e, morto il fratello, si trovò a capo degli ortodossi in Oriente partecipando al secondo concilio ecumenico di Costantinopoli (381): tanto che Teodosio designò la sua fede come modello di ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] E. Zocca, Onorio e Martino, pp. 103-47) se, da un lato, affermano con decisione la sua perfetta aderenza all'ortodossia cristologica latina sul problema dell'enérgheia, dall'altro analizzano con cautela le proposte onoriane in materia di volontà del ...
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Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] e turchi. Da uno di questi proveniva quel Saladino che nel 1171 pose fine al califfato fatimida d'Egitto, restituendo questo paese all'ortodossia sunnita. La dinastia fatimida sostenne anche scienze come la filosofia, la matematica, la medicina. ...
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DAMIANO, santo
Bernard Bavant
Nato verso la metà del sec. VII, fu attivo fino ai primi anni di quello successivo. La sua forma;zione, i motivi della sua scelta religiosa, gli inizi della sua carriera [...] di Edessa Iba. Lo scisma dei "Tre Capitoli" aveva causato la divisione della diocesi di Aquileia in due osservanze, l'una ortodossa e l'altra scismatica, che fecero capo a due patriarchi e a due sedi metropolitiche distinte. Alla fine del sec. VII ...
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Saladino
(propr. Abu l-Muzaffar Yusuf ibn Ayyub Salah al-din, «Rettitudine della vera fede») Generale curdo (Tikrit 1138-Damasco 1193), fondatore della dinastia degli Ayyubidi. Fu il più celebre mujahid [...] califfo fatimide al-‛Adid
1171
Pone fine al califfato fatimide in Egitto, assume di fatto il governo del Paese, restaurandovi l’ortodossia sunnita
1174
Alla morte di Nur al-din, regna sull’Egitto ed estende la sua influenza su Damasco e su parte ...
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Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] ma dovette ben presto rinunciare al suo progetto. Costante nella filosofia di B. la preoccupazione di difendere l'ortodossia della religione anglicana contro gli attacchi di atei, deisti e liberi pensatori. Questo intento apologetico muove le analisi ...
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BERIOLI, Spiridione
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Città di Castello nel 1733 dal conte Filippo e da Artemisia Bontempi. Compiuti gli studi presso il locale Collegio dei nobili, tenuto dagli scolopi, [...] , fu subito volta alla lotta contro il giansenismo: nel 1789 istituì l'Accademia ecclesiastica, che doveva impedire ogni movimento contrario all'ortodossia.
Fu in corrispondenza in quegli anni col p. T. M. Mamachi, col p. F. A. Zaccaria e con il ...
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DINI, Pietro
Gianfranco Formichetti
Nacque a Firenze nella seconda metà del XVI secolo da nobile famiglia. Fu avviato alla carriera ecclesiastica dallo zio di parte materna, cardinale Ottavio Bandini, [...] richiesto il Galilei; lo stesso D. si preoccupava di sapere l'esito del colloquio e rassicurava il Bellarmino della ortodossia galileiana. Avvicinò il card. Barberini, che mostrava simpatia per il Galilei e per suo tramite gli consigliava di "parlar ...
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CAPPELLO, Marcantonio
Gino Benzoni
Nacque ad Este attorno alla metà del sec. XVI. Divenuto minore conventuale, si dedicò, finiti gli studi, all'insegnamento di filosofia e teologia nelle scuole del [...] esitazione iniziale, aderì pubblicamente alle ragioni della Repubblica sì da figurare tra i sette teologi garanti della liceità e dell'ortodossia dei suoi atti.
A detta del Possevino - fonte interessata, ma comunque l'unica in proposito -, il C. era ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] in Egitto e in Siria, senza tuttavia eliminare i rifugi sciiti sulle montagne siro-libanesi. A fianco della nuova ortodossia, sempre pluralista con le sue quattro scuole giuridiche, si diffusero il misticismo musulmano, radicato nella povertà, gli ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...