WESTPHAL, Joachim
Teologo luterano, nato ad Amburgo nel 1520, morto ivi il 16 gennaio 1574. Studente a Wittenberg, maestro ad Amburgo (1532), Wittenberg (1534), Jena (1535), Erfurt (1535-36), Marburgo [...] de sacramentis eorumque natura (1554): ne nacque una polemica violentissima, nel corso della quale l'opposizione dell'ortodossia luterana con il conciliatorismo calvinista restò definitivamente fissata e insuperabile. Il W. scrisse molte altre opere ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] non musulmani (basti pensare che il fondatore e teorico del partito siro del Ba‛th, Michel ‛Aflaq, è un cristiano ortodosso), che uno Stato semicristiano come il Libano ha solidarizzato sino alla sua crisi con le passioni, con i rancori degli altri ...
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Giurista e riformatore religioso (Capodistria 1498 - Tubinga 1564). Morta la moglie, Diana Contarini, si pose a servizio della Chiesa: nunzio in Germania (1533), fu poi consacrato prete e vescovo (1536) [...] ai disegni conciliativi di Carlo V; riprese tuttavia i contatti coi principali riformatori tedeschi, tanto da allontanarsi dall'ortodossia cattolica ed essere denunciato come luterano (1544) e processato a Venezia (1546), dove fu assolto. Chiamato a ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] è che corruzione del sano criticismo cristiano», prima di terminare con l’affermazione che non tutto in Blondel era contro l’ortodossia, come attestato pure dal fatto che la sua opera non era incorsa in alcuna censura formale e che, come aveva egli ...
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PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] la bolla Cum ex apostolatus officio che dichiarava nulla l’elezione pontificia di chi avesse precedentemente deviato dall’ortodossia e privava dei diritti in conclave i cardinali sospettati di simpatie eterodosse. E ancor più rilevante l’emanazione ...
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Teologo, polemista e riformatore religioso (Mantova 1501 circa - Stobnice, Polonia, 1574); fu uno dei più radicali esponenti del pensiero teologico cinquecentesco volto alla critica del dogma trinitario. [...] aveva stilato i 50 articoli dei Canones reformationis), in Prussia (docente a Königsberg); ma urtò presto anche contro l'ortodossia luterana per la polemica contro A. Osiander, nella quale sostenne che Cristo era stato salvatore secondo la sua natura ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1873 - ivi 1950). Cattolico, sotto la spinta dell'enciclica Rerum novarum costituì dei "circoli di studiosi" fra studenti e operai; dal 1898 si diede a un incessante [...] e tenuto in sospetto di modernismo sociale da molti ecclesiastici. Richiamato da Pio X a una più rigida osservanza dell'ortodossia cattolica e dell'autorità dei vescovi, nel 1919 S. cessò la pubblicazione del Sillon. Nel 1912 fondò la lega della ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] nome. Il riformismo moralizzatore del movimento fu alimentato dal timore di al-Wahhāb di vedere le tribù abbandonare l’ortodossia islamica per tornare all’idolatria e al politeismo dell’epoca preislamica. In Arabia Saudita il wahhabismo si identifica ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] citazione pontificia che gli intimava di recarsi a Roma. L'idea di affidare a un concilio il riavvicinamento tra l'ortodossia tradizionale e le nuove dottrine maturò in Paolo III di fronte al successo che queste ultime continuavano a incontrare. In ...
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ZINZENDORF, Nikolaus Ludwig, conte di
Maryla FALK
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Fondatore della innovata Società dei Fratelli, detti anche Fratelli Boemi o Moravi o Herrnhutiani (v. boemi, fratelli), nato a Dresda il 26 maggio [...] di Wittenberg occupandosi con fervido interesse di problemi teologici e prendendo parte agli sforzi intesi ad attuare un accordo tra l'ortodossia e Halle. Nel 1719-20 compì un viaggio formativo attraverso l'Olanda e la Francia, dove gli scambî d'idee ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...