CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] degli agostiniani eremitani nel monastero di S. Marco, a Milano, si dedicò agli studi di filosofia e teologia con tanto zelo e acutezza che ben presto gli venne affidato l'insegnamento di queste discipline ...
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Pietro Ottoboni (Venezia 1610 - Roma 1691), dottissimo giurisperito, cardinale dal 1652, vescovo di Brescia (1654-1664), diocesi in cui fece le sue prime prove di intransigente difensore dell'ortodossia [...] perseguitando un gruppo di quietisti della Val Camonica; più tardi (1687) esercitò un notevole peso, come segretario della Congregazione del Sant'Uffizio, nella condanna del cardinal Petrucci accusato ...
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Storico della teologia (Rennes 1859 - ivi 1943). Sacerdote (1882), prof. nel seminario di Rennes (1884), si dedicò allo studio dello sviluppo dogmatico, incorrendo presto in sospetti per scarsa ortodossia; [...] privato della cattedra, continuò la sua attività scientifica sulla Revue du clergé français e pubblicò l'Histoire de la théologie positive (2 voll., 1904-06) e l'Histoire du dogme de la papauté (1908). ...
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Monaco armeno (Costantinopoli 1738 - ivi 1823), mechitarista di Venezia, fu autore dell'unione degli armeni alla Chiesa di Roma. Orientalista, è autore, oltre che di opere apologetiche (Scudo dell'ortodossia) [...] ed esegetiche (commentario ai Salmi), di un'importante Storia dell'Armenia ...
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Ecclesiastico, oratore, teologo (Lixùrion 1669 - Patrasso 1714). Di vasta cultura, in parte acquisita negli anni di formazione veneziana, conoscitore di varie lingue, esercitò la funzione di predicatore [...] ufficiale dell'ortodossia. La sua oratoria, di cui resta parziale testimonianza negli scritti postumi (Διδαχαί "Sermoni", 1716; Πέτρα σκανδάλου "Pietra dello scandalo", 1718), è sorretta da espedienti retorici sofisticati e si affida a una lingua ...
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Riformatore, predicatore e scrittore (Siena 1487 - Slavkov, Moravia, 1564). Dopo essere stato generale dei cappuccini (fino al 1538), O. si avvicinò al luteranesimo. Chiamato a Roma per fornire spegazioni [...] che aveva conosciuto a Napoli (1536) nel circolo di Juan de Valdés. Chiamato a Roma per fornire assicurazioni sulla propria ortodossia, dopo qualche perplessità ed esitazione, si rifugiò a Ginevra, bene accolto da Calvino (1542). Presa in moglie una ...
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Riformatore sociale e religioso persiano, vissuto tra la seconda metà del sec. 5º e la prima del 6º d. C. La sua dottrina, che alcuni ritengono una riforma dell'ortodossia mazdea o del manicheismo, mirava [...] ad abolire i motivi delle cupidigie e delle discordie tra gli uomini: da premesse ed esigenze schiettamente religiose (come quasi ogni movimento comunistico antico), questa teoria arrivava a predicare ...
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Dono I
Papa (m. 678). Romano, successe il 2 nov. 676 ad Adeodato. Operò per risolvere il conflitto sul monotelismo, che aveva diviso Roma dalle Chiese orientali, e vigilò sull’ortodossia delle comunità [...] religiose presenti a Roma. Secondo una tradizione, accolse la sottomissione della Chiesa di Ravenna, separatasi nel 666 dalla giurisdizione di Roma ...
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Teologo riformato e matematico (Metz 1654 - Berlino 1729). Alla revoca dell'editto di Nantes (1685) si recò in Germania dove insegnò matematiche nell'univ. di Berlino (1696). Propugnò la più stretta ortodossia [...] calvinista, specie riguardo alla predestinazione (Traité de la justification, post., 1736) e combatté le tendenze concilianti e le idee di tolleranza di P. Bayle. Il figlio Philippe (1684-1745), matematico, ...
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Mistico musulmano del Marocco (Meisūr 1760 - Sabyā 1837), che trascorse la vita in Egitto e in Arabia. La sua regola mistica, austera e imperniata sull'imitazione di Maometto, è di rigorosa ortodossia, [...] e dal suo nome è chiamata Idrīsiyya. Gruppi notevoli di suoi seguaci sono ancora al Cairo e in Alto Egitto, nel ῾Asīr e in Somalia (dove anziché Idrīsiyya si chiamano Aḥmadivya). Molte altre confraternite ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...