CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] anche di ritagliarsi un margine di manovra nei confronti degli italiani che non intendessero sottostare alle direttive dell'ortodossia riformata svizzera.
Il confronto tra le due posizioni avvenne soprattutto durante i "comitia" di Ilanz nel gennaio ...
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PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] quale conia l’espressione Monarchiatum; poi dimostra – anche attraverso il ricorso a profezie e tesi teologiche al limite dell’ortodossia - come gli unici legittimi titolari di questo potere debbano considerarsi i romani pontefici.
Al di là della sua ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] (ne è un'eco l'epistola apologetica diretta all'arcivescovo nel '66, dove si allude a calunnie chesembrano riferirsi all'ortodossia e alla cultura dell'umanista) si rileva dall'incarico datogli nel '65 di tenere l'orazione d'apertura del primo ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] La questione religiosa (Torino 1861).
L'opera è significativa perché documenta il, distacco del B. dall'ortodossia cattolica: in essa affermava che l'ortodossismo, cioè la rinuncia all'assoluta veracità per la salvezza dell'anima, è immorale; che la ...
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ENDRICI, Celestino
Iginio Rogger
Nacque a Don (Trento) nell'alta Anaunia il 14 marzo 1866 da Giovanni Battista e da Giovanna Chilovi, in una famiglia contadina, dalla quale erano usciti già altri sacerdoti [...] ne era totalmente immune. L'indirizzo tomista delle scuole romane fu seguito nel seminario di Trento con la più rigorosa ortodossia, aliena anche da ogni simpatia rosminiana.
Lo scoppio della prima guerra mondiale e l'aprirsi del fronte sul lembo ...
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ANTONIO da Rho
Riccardo Fubini
Frate minorita e umanista. Nato verso il 1398, di umile origine campagnola, entrò a diciotto anni nell'Ordine francescano, per sottrarsi, come egli accenna in uno scritto [...] ulteriormente le asserzioni di Lattanzio col porne in luce, dietro uno spunto di s. Gerolamo, le discrepanze dall'ortodossia cattolica, e secondariamente la debolezza speculativa. L'opera ebbe una certa eco, soprattutto polemica, incoraggiata da una ...
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DE VIT (Devit), Vincenzo
Dante Nardo
Nacque a Mestrino, in provincia di Padova, il 10 luglio 1811 da Giovanni, negoziante, e da Elisabetta Carturana; a Padova, nel ginnasio erariale di S. Stefano (oggi [...] pei defunti incriminate daglieterodossi, Prato 1863, incorse nella condanna del S. Offizio); intervenne, in termini di ortodossia cattolica e alla luce delle dottrine rosminiane, nell'allora animato dibattito relativo alla genesi del linguaggio ...
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PIETRO dell'Aquila
Caterina Bruschi
PIETRO dell’Aquila. – Nacque, probabilmente tra il 1273 e il 1279, a Tornimparte (L’Aquila).
Dopo il periodo di noviziato, con tutta probabilità trascorso presso [...] inquisitoriale trecentesco era ormai ben lontano dalle faccende della fede; da macchina legale per l’accertamento dell’ortodossia era divenuto un meccanismo il cui fine principale era l’autosostentamento, a servizio di istanze personali, sia ...
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FOSCARINI, Paolo Antonio
Pamela Anastasio
Nacque a Montalto Uffugo (presso Cosenza) intorno al 1565 da Francesco, medico e letterato, e da Laurifina Traverso. Secondo A. Favaro il suo cognome era Scarini [...] disputa teologico-filosofica, in grado di rassicurare gli ambienti ecclesiastici sulla perfetta compatibilità tra i principî galileiani e l'ortodossia della Scrittura. Scrisse F. Cesi a Galileo il 20 maggio 1615: "L'opera del Padre [Foscarini] presto ...
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DE FUSCO, Pietro
Marcella Campanelli
Nacque a Cuccaro, nel Salernitano, il 6 sett. 1638 dal dottor Scipione e da Caterina Oristanio dei baroni di Montano, di Massicella e di Bonati. Compì i primi studi [...] sarebbe venuta meno la stessa ragione d'essere del tribunale che si prefiggeva un controllo occulto sulla ortodossia dei fedeli. Consapevole della irremovibilità delle posizioni pontificie, il D. avrebbe voluto porre termine alla missione chiedendo ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...