Filosofo e teologo protestante (Anklam 1667 - Gotha 1729), prof. di filosofia a Wittenberg (1687), poi a Halle (1693), di teologia a Jena (1705), tenne una posizione eclettica, intermedia tra il pietismo [...] e l'ortodossia luterana; tra i teologi del suo tempo fu il più aperto verso le tendenze razionalistiche. ...
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Uomo di stato belga (Melle 1807 - Manage, Hainaut, 1875). Dapprima seguace delle idee di rinnovamento liberale del cattolicesimo propugnate in Francia dal Lamennais, le abiurò dopo la condanna papale (1832) [...] rientrando nell'ortodossia, eletto alla Camera nel 1834 per il partito cattolico, ne divenne presto uno dei capi più influenti. Ministro dei Lavori pubblici (1843) nel gabinetto Northumb, vi si segnalò per l'impulso dato all'attuazione della rete ...
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Vescovo di Copenaghen (dal 1537) e scrittore (Ribe 1503 - Copenaghen 1560), prof. di teologia. Il suo Visitatsbog ("Libro delle visite pastorali", pubbl. 1866) è di notevole interesse documentario, pur [...] nell'ambito della nuova ortodossia, e spicca per il tono schietto e umano col quale P., primo vescovo luterano dello Sjaelland, racconta le esperienze delle sue visite pastorali. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Seicento la Chiesa cattolica conosce una fase di stabilizzazione che [...] Roma triumphans.
Ma “altri” sono anche gli eretici, chi comunque si pone in antitesi o in disaccordo con l’ortodossia. Tra questi movimenti minoritari emerge presto l’esigenza di un riconoscimento della propria diversità, di un diritto all’esistenza ...
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Cirillo (Kirill) I
– Sedicesimo patriarca di Mosca e di tutta la Russia (n. Leningrado, od. San Pietroburgo, 1946). C. I, al secolo Vladimir Michailovič Gundjaev, è una delle figure eminenti dell’ortodossia [...] episcopale dell’anno 2000. Dopo la morte del patriarca Alessio II (5 dicembre 2008), il concilio locale della Chiesa ortodossa russa (vescovi, rappresentanti del clero e dei laici) lo elegge patriarca il 27 gennaio 2009, a larga maggioranza (508 ...
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Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] era stata da quella che l’aveva preceduta. Se per Bisanzio l’era costantiniana si era conclusa nel 1453, per tutta l’ortodossia la sua fine era giunta nel febbraio-marzo 1917. Era stata la caduta dell’autocrazia a segnare quella soglia; con essa era ...
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PAOLO di Costantinopoli, santo
Nicola Turchi
Due sono i patriarchi di Costantinopoli, venerati come santi. Paolo I, nato a Tessalonica nel 313, succeduto nel 336 ad Alessandro nella sede bizantina, [...] di- fensore dell'ortodossia nicena contro gli eusebiani e perciò esiliato. Tornò alla sua sede alla morte di Costantino, ma un sinodo ariano lo condannò. Si ritirò allora a Treviri, e poté anche assistere al sinodo romano che riabilitò Atanasio. ...
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semiarianesimo Forma di arianesimo moderato che, per definire i rapporti tra Padre e Figlio nella Trinità, usava il termine ὁμοιούσιος («simile in essenza») in luogo di ὁμοούσιος («consustanziale»), proposto [...] da s. Atanasio e accettato dall’ortodossia cattolica. La formula semiariana fu proposta da Basilio d’Ancira (nel Concilio di Ancira, 358) e ricevette l’appoggio dell’imperatore Costanzo. ...
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Tubinga, Scuola di
Si indica con questa espressione l’orientamento che la facoltà teologica dell’univ. di T. prese in seguito all’insegnamento di G.Ch. Storr (1777-97). Abbandonata la più stretta ortodossia [...] luterana, la facoltà, già sotto l’influenza delle correnti pietistiche (con il loro intenso spiritualismo, le prospettive antintellettualistiche, ecc.), si aprì ai contemporanei orientamenti della cultura ...
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Teologo e umanista (Montalto Uffugo, Cosenza, 1565 circa - ivi 1616), carmelitano. Professore a Napoli e a Messina, provinciale (1608-12), fu uno dei primi a dichiararsi in favore del sistema copernicano [...] sostenendone la conformità all'ortodossia, nell'Epistola ad Sebastianum Fantonium (Lettera sopra l'opinione de' Pittagorici e del Copernico, 1615), che fu condannata con gli scritti di Galileo (1616) e poi ristampata in latino con le opere di questi. ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...