COSSALI, Pietro
Ugo Baldini
Nacque a Verona il 29 giugno 1748 dal conte Benassù e dalla contessa Laura Malmignati. Mancano notizie di rilievo sui primi anni di vita; convittore nel locale collegio gesuitico, [...] della sua fisionomia intellettuale successiva, discretamente aperta a temi filosofici e ideologici nuovi pur in una rigorosa ortodossia cattolica, sono da avvicinarsi alla tradizione di Ordini religiosi educativi e umanitari come scolopi, barnabiti e ...
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VIṢṆU
H. Härtel
Insieme a Brahmā e Śiva (v.), V. è una delle divinità della trimurti induista. A un dio che porta questo nome è assegnato un ruolo di rilievo già negli inni vedici; pur non essendo identico [...] un cappuccio di serpente a sette teste. In tale veste, egli incarna in certo qual modo la risposta dell'ortodossia alla crescente popolarità del culto dei Nāga, documentandone l'appartenenza al mondo induista. Anche V., successivamente al distacco ...
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ZABUGHIN, Vladimiro
Gian Paolo Castelli
(Vladimir Nikolaevič Zabugin). – Nacque il 4 luglio 1880 a Párgola (odierna Párgolovo), sobborgo a nord di San Pietroburgo, da Nikolaj Pavlovič Zabugin, alto [...] di restare in Italia presa da Zabughin, che in numerose occasioni espresse la sua condanna nei confronti del regime zarista e della Chiesa ortodossa russa a esso contigua. Alla scelta di rimanere in Italia contribuì anche la sua conversione dall ...
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SUBILIA, Vittorio
Fulvio Ferrario
– Nacque a Torino il 5 agosto 1911. Il padre, Aldo, era di tradizione protestante valdese e di professione commerciante di pietre preziose, mentre la madre, Adele Pecoraro, [...] , compresi gli inizi del CEC (Consiglio Ecumenico delle Chiese), riguardò quasi esclusivamente le diverse Chiese protestanti: quelle ortodosse entrarono nel CEC solo in seguito, mentre la Chiesa romana dapprima condannò l’ecumenismo in quanto tale ...
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DE TORRES, Cosimo
Pietro Messina
Nacque a Roma nel 1584 da Giovanni, discendente da una famiglia nobile di origine spagnola, e da Giulia Mattei dei Papareschi dei duchi di Giove. Laureato a Perugia, [...] D., la Polonia presentava una situazione politica molto favorevole a Roma: Sigismondo III si mostrava rigidamente fedele all'ortodossia cattolica ed era uno dei più convinti esecutori del programma controriformistico. I compiti del D. erano, pertanto ...
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DONATO
Marco Pozza
Nulla conosciamo, per il silenzio delle fonti note, circa le origini e la vita di D. anteriormente al 717, quando venne eletto a succedere sulla sede di Grado al defunto metropolita [...] Foroiuliensis antistes" o come "episcopus Foroiuliensis".
La conversione del re dei Longobardi Cuniperto e del suo popolo all'ortodossia romana modificò la situazione, ponendo fine al dissidio che teneva separata dalla comunione con la Chiesa di Roma ...
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credo
Marcello Aurigemma
Componimento in terzine, attribuito in antico a D., il quale contiene, dopo che l'autore ha dichiarato di aver in passato scritto rime d'amore e di voler ora volgersi a " ragionar [...] derivino da un movimento di viva ammirazione per D. e contemporaneamente dalla precisa volontà di difendere la sua ortodossia messa in dubbio: come tali presentano un forte interesse storico. Che la genesi sia questa lo potrebbero confermare ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] sono ammesse universalmente nella Chiesa cattolica. I caratteri dai quali la dottrina cattolica riconosce un P. della Chiesa sono l’ortodossia della dottrina, la santità della vita, l’approvazione, che può essere più o meno esplicita, da parte della ...
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Teologo, mistico, filosofo e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell'anno 1091 al-Gh. insegnò alla madrasa Niẓāmiyya, dove divenne uno dei personaggi più eminenti. Nel 1095, in seguito [...] i giovani suoi discepoli. In complesso l'opera di al-Gh. favorì il definitivo accoglimento del sufismo moderato entro l'ortodossia e ravvivò con un'esperienza mistica la religiosità ufficiale, che minacciava di inaridire in un puro formalismo. ...
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Nato il 17 giugno 1682, morto il 30 novembre 1718. Figlio del re Carlo XI e di Ulrica Eleonora di Danimarca. Ebbe educazione accurata da buoni insegnanti, che svegliarono in lui l'interesge per la cultura. [...] dei beni dei nobili fu proseguita con incrollabile fermezza. In ciò che riguarda la chiesa fu strettamente salvaguardata l'ortodossia, e nel 1703 fu pubblicata la nuova traduzione della Bibbia, cominciata durante il regno di Carlo XI (la cosiddetta ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...