Galateo
Nicola Porro
Il termine galateo - che ricalca il titolo del manuale cinquecentesco di Giovanni Della Casa contenente consigli e ammaestramenti sulla maniera di conversare, di vestire, di stare [...] è propria della cultura rinascimentale; nel Medioevo, infatti, a contrassegnare l'appartenenza ai ceti dominanti erano l'ortodossia religiosa e l'attitudine militare: l'aristocrazia feudale non aveva bisogno di legittimare la propria autorità tramite ...
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BETTI, Francesco
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Di famiglia facoltosa, nacque a Roma nel 1521 e ancora in giovane età entrò al servizio di Antonio Doria, marchese di Santo Stefano. Divenne poi segretario di Francesco Ferdinando [...] stampe del Perna, con una dedicatoria al cavaliere Orazio Pallavicini.
Da tutti questi scritti emerge chiara la sua ortodossia protestante: negli argomenti usati per la polemica contro il papa-anticristo, contro le indulgenze, il culto delle immagini ...
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DE MIRO, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Gragnano, presso Napoli, nel 1656.
Il 27 nov. 1672 prese i voti nel monastero benedettino di S. Severino in Napoli. Ancora giovane insegnò teologia [...] del libro di Fénelon Explication des maximes des saints, che aveva suscitato numerose polemiche e dubbi sulla sua ortodossia, Innocenzo XII decise di creare un gruppo di dieci ecclesiastici, appartenenti alle diverse scuole teologiche, per esaminare ...
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BRANCACCIO, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Carovigno (Brindisi) verso la fine del sec. XVI da una nobile famiglia, entrò giovanissimo tra i francescani minori riformati della provincia di Napoli [...] a Parigi, e rappresentò anche un notevole passo in avanti nell'interpretazione, nel solco della più stretta ortodossia cattolica postridentina, della teologia di Duns Scoto come alternativa alla dominante dottrina tomistico-aristotelica. Durante la ...
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GREGORIO di Nazianzo, santo
Alberto Pincherle
Nacque fra il 325 e il 330 nel fondo paterno di Arianzo, presso Nazianzo o Diocesarea in Cappadocia, quando il padre, Gregorio, era già vescovo di Nazianzo. [...] in un dissidio tra il padre, che in buona fede aveva sottoscritto una formula ariana, e i monaci fermi nell'ortodossia nicena.
Basilio, divenuto vescovo di Cesarea (370), essendo stata la Cappadocia divisa in due provincie e trovandosi in conflitto ...
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PLANTIN, Christophe
Maurits Sabbe
Fondatore della celebre officina tipografica di Anversa, trasformata in museo pubblico nel 1876. Nacque a Saint-Avertin presso Tours nel 1520 e morì ad Anversa il 1° [...] negli anni in cui questi tennero il potere ad Anversa, ma si difese sempre contro queste accuse, protestando più volte la sua ortodossia cattolica. Fu peraltro un devoto adepto della Famille de la Charité di H. Niclaes e del gruppo di Hiël (Barrefelt ...
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Nato nel 378, morto dopo il 454, fu archimandrita di Costantinopoli, e autore dell'eresia dei monofisiti (v.). Atanasio e Cirillo con la parola ϕύσις esprimevano indistintamente concetti di natura e di [...] di Efeso) il 1° agosto 449, grazie ai violenti procedimenti del suo presidente, Dioscoro di Alessandria, dichiarò l'ortodossia dell'insegnamento di E., deponendo ed esiliando nello stesso tempo il vescovo Flaviano (v. efeso: I concilî di E ...
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TELESIO, Bernardino
Luca Addante
– Nacque a Cosenza, pare nel 1509, dai nobili Giovanni e Vincenza Garofalo, da cui nacquero inoltre Paolo, Valerio, Francesca, Giovannella, Tommaso, Gerolamo e Giovanni [...] ’ordine dei minimi e il vicario arcivescovile, Antonio Soriceo, membro dell’accademia di Franco e tenuto a vigilare sull’ortodossia nella diocesi.
In capo a qualche anno la penetrazione ereticale venne ancor di più alla luce e vari nobili abiurarono ...
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PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] ad Agapito, inoltre affermava di essere in comunione con i vescovi d’Oriente, di Dardania e dell’Illiria e di considerare ortodossi Teodoreto e Ibas. Il papa affermava anche che nulla era stato intrapreso contro i quattro concili, ma che la questione ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] un popolo. Ci si chiede come mai, fin dagli inizi, fu scelta, almeno come linea ufficiale, la strada della tranquilla ortodossia, dell'innocenza rispetto ai peccati più diffusi, del sentirsi tutt'uno con Dio (non, si badi, almeno nel testo della ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...