Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] indispensabile per accedere al pontificato, in base a un procedimento di cooptazione. I p., sommi garanti dell’ortodossia del rito nazionale, custodi e interpreti delle tradizioni giuridiche romane, consuetudinarie e legali, non assolvevano, al ...
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GIUSTINA (Iustina)
Alberto Olivetti
Seconda moglie dell'imperatore Valentiniano I, sposata da lui circa nel 370: dalle nozze nacque un figlio, Valentiniano II, e tre figlie, Giusta, Grata e Galla (v.). [...] l'Italia, G. con Valentiniano II e Galla si rifugiò a Tessalonica presso Teodosio (387): in tale occasione passò all'ortodossia. Partecipò su una nave alla campagna contro Massimo ma morì poco dopo aver visto il proprio figlio restaurato nel trono e ...
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Scrittore russo, nato nel 1892 a Saratov in una famiglia piccolo-borghese, cominciò a scrivere nel 1910. Nei primi anni della rivoluzione appartenne al gruppo dei "Fratelli Serapionidi". Il suo primo grande [...] a cura di V. Dolghin Badoglio, Torino 1929) e nel Ratto d'Europa del 1930, nonostante l'apparente ortodossia rivoluzionaria. Realista nelle sue basi il F. si distingue per una voluta complicatezza strutturale dei suoi racconti.
Opere complete ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] ’Istituto cattolico di Tolosa, nel 1914 si stava impegnando in uno sforzo di recupero della propria reputazione d’autore ortodosso, che sarebbe stato più tardi coronato da successo, con l’ammissione alla Pontificia commissione d’archeologia sacra in ...
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CAVRIANI, Federico
Renzo Paci
Decimo di tredici figli, nacque a Mantova il 16 sett. 1762 dal marchese Ferdinando e da Maria Rosa, Bentivoglio D'Aragona. La famiglia antica e illustre era anche, secondo [...] dai giovani delle più illustri famiglie italiane. Qui, con l'ex gesuita F. A. Zaccaria, il vivace difensore dell'ortodossia cattolica e del primato del papa, studiò storia ecclesiastica, di cui, proprio negli anni romani, redasse un Compendio rimasto ...
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CONTIN, Tommaso Antonio
Paolo Preto
Nato a Venezia il 4 giugno 1723 da Tomaso e Regina Morandi, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari teatini dove completò i suoi studi letterari [...] di tutte le eresie antiche e moderne.
"Il tono era ortodosso, ma continua pure, nelle aggiunte del C., una dura stampato anche a parte col titolo I caratteri dell'eresia proposti ai veri ortodossi, pp. XI e 71).
Sin dall'agosto del 1769 padre Paolo ...
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Monaco (n. Mutalaska, presso Cesarea di Cappadocia, 439 - m. presso Gerusalemme 532); trascorse, giovanissimo, qualche tempo in un monastero nei pressi della città natia; passò poi in Palestina ove, dopo [...] (508). Divenuto archimandrita di Palestina, due volte (512 e 531) intervenne presso la corte imperiale in difesa della Chiesa e dell'ortodossia contro i monofisiti. Esercitò larga influenza sul movimento monastico successivo. Festa, 5 dicembre. ...
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Scrittore francese nato nel 1897. Fu combattente nella prima Guerra mondiale, dalla quale tornò disgustato e sconvolto. Studiò medicina, ma nel 1924 l'abbandonò per la défense du travail proclamata dalla [...] e nel 1932, reduce dal congresso internazionale degli scrittori tenutosi l'anno avanti a Charkov, mette fine alla sua ortodossia surrealistica, cui appartiene l'importante gruppo di opere che gli valsero la fama: Le liberanage (1924), Le paysan de ...
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Oratore e poeta sacro bizantino del sec. VIII. Nato a Damasco verso il 660, quindicenne entrò nel monastero del Santo Sepolcro di Gerusalemme, divenendo poi notaro e vice economo di quella basilica (donde [...] imperatore Filippico Bardane di ristabilire il monotelismo come dottrina ufficiale: ma poco dopo, sotto Anastasio II fautore dell'ortodossia, ripudiò l'eresia, rivendicando in una poesia giambica la dottrina delle due nature e volontà in Cristo. Dopo ...
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Teologo luterano, nato nel 1555 in Edderitz (Anhalt). Studiò in Helmstadt, Wittenberg, Strasburgo, Basilea, ed ebbe varî uffici ecclesiastici; morì nel 1621. La fama di cui gode ancora in Germania è dovuta [...] . Ma spiritualmente l'A. è così lontano dalle dottrine del riformatore, da poter suscitare il sospetto di scarsa ortodossia, se nella pratica della vita egli non si fosse mostrato un fedele sostenitore del luteranesimo. Del resto, motivi mistici ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...