CARACCIOLO, Antonio
Bernard Barbiche
Nacque nel Regno di Napoli verso il 1515 da Giovanni, principe di Melfi, e da Eleonora Sanseverino. In seguito al trattato di Cambrai (1529) la sua famiglia si trasferì [...] l'Inquisizione era stata ufficialmente ristabilita in Francia e la persecuzione contro i riformati infieriva. Egli si adoperò per cercare di mantenere i suoi diocesani nell'ortodossia cattolica e la morte di Enrico II gli ispirò un lungo poema nel ...
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KOMULOVIĆ (Comulo, Comuli, Comuleo), Alexandar (Lisander)
Franco Pignatti
Nacque a Spalato nel 1548 dalla famiglia patrizia dei Petrak, nel ramo che portava il soprannome di Komulović. Mancano notizie [...] 1587, osteggiato dallo zio Carlo di Sudermanie, di religione riformata, aspirante al trono svedese.
A causa di una serie dal sinodo di Brest dell'ottobre 1596, che aveva sottratto all'ortodossia parecchi sudditi dello zar.
Verso la fine del 1597 il K ...
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DELLA ROVERE, Giulio (Giulio da Milano)
Ugo Rozzo
Nato a Milano, sembra nel 1504, da Stefano e da Caterina de Omazo (od Omaggio) e battezzato come Giuseppe, tra il 1520 e il 1522 entrò tra gli eremitani [...] Vicosoprano, poi, a partire dal 1547, della comunità riformata di Poschiavo e da allora fino alla morte - che lo coglierà nel maggio 1581 a Tirano - eserciterà il suo ministero di ortodosso pastore calvinista nelle citate e in alcune altre località ...
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GRILLENZONI, Giovanni
Guido Dall'Olio
Nacque a Modena probabilmente nel 1501, da Nicolò. Non è noto il nome della madre.
Ebbe sei fratelli: Antonio (il più anziano, proprietario di una spezieria), Alessandro [...] rientrare gli "accademici" nell'orbita dell'ortodossia cattolica evitando le procedure dell'Inquisizione. Il presentare ai colleghi medici di Modena i nuovi statuti del Collegio da lui riformati.
Il 16 marzo 1549 il G., insieme con Antonio, si recò a ...
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FILAMONDO, Raffaele Maria
Dario Busolini
Nacque nel 1649 a Napoli, nel quartiere popolare di Barra. Non ancora diciottenne entrò come novizio nel convento del S. Rosario di Barra, che dipendeva allora [...] dal francese T. Raynaud, ribadendo l'ortodossia della santa senese. Restarono invece inediti Caraphei" di G. Vico, Milano 1938, p. 11; M. Miele, La riforma domenicana a Napoli nel periodo post-tridentino (1583-1725), in Dissertationes historicae, XVI ...
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BETTI, Francesco
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Di famiglia facoltosa, nacque a Roma nel 1521 e ancora in giovane età entrò al servizio di Antonio Doria, marchese di Santo Stefano. Divenne poi segretario di Francesco Ferdinando [...] lettera di presentazione per il Bullinger, il capo della Chiesa riformata zurighese, dal tipografo Pietro Pema aiuti e consigli. Non si
Da tutti questi scritti emerge chiara la sua ortodossia protestante: negli argomenti usati per la polemica contro ...
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CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] dimonio quando parli a proposito".
Nel 1720 venne pubblicato a Venezia l'Esame della religione protestante o sia pretesa riformata, tipico esempio dell'apologetica cattolica controriformistica, ancora viva all'inizio del '700, in cui il C. confuta l ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...