Giacomo Della Chiesa (Genova 1854 - Roma 1922). Laureato in giurisprudenza nel 1875, ordinato sacerdote nel 1878, seguì il Rampolla alla nunziatura di Madrid (1883-87) e poi alla Segreteria di stato come [...] più propriamente religiosa, si prodigò per il ritorno alla comunione con Roma dei cristiani separati e particolarmente degli ortodossi (del 1917 è la creazione della Congregazione per la chiesa orientale) e respinse ogni "nazionalismo missionario ...
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Teologo e filologo musulmano, nato nel Khuwārizm il 467 eg.-1075 d. C., e morto nella stessa regione nel 538-1144.
Nel campo teologico e tradizionistico, la sua opera maggiore è il commento al Corano (al-Kashshāf [...] e più volte ristampato in Egitto), che nonostante la tendenza mu‛tazilita dell'autore godette di gran favore negli ambienti ortodossi musulmani, e fu oggetto di parecchie glosse e supercommenti. Tra le numerosissime opere di carattere grammaticale, e ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] del regime comunista e il ritorno della libertà religiosa. Infatti, nonostante un accordo comune sottoscritto (1993) tra cattolici e ortodossi a Balamand nel Libano per respingere il metodo d’unione proprio del passato noto come uniatismo, una legge ...
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Teologo russo (Gottinga 1903 - Parigi 1958), figlio di Nicolaj. Espulso dalla Russia sovietica nel 1923, nel 1942 si stabilì a Parigi, dove alla scuola di F. Lot e E. Gilson si dedicò allo studio della [...] . Dal 1945 insegnò dogmatica e storia della Chiesa nell'Istituto St.-Denis di Parigi, partecipò a varî incontri con anglicani e ortodossi (specie sulla questione del Filioque), e nel 1956, su invito del patriarca Alessio, si recò in Russia. In sede ...
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Ecclesiastico croato (Osijek 1815 - Đakovo 1905), di famiglia di origine austriaca. Sacerdote (1838), vescovo di Đakovo (1849), promosse il movimento nazionale croato nella prospettiva politica dell'unione [...] Si adoperò in difesa dei diritti della Croazia nell'ambito dell'Impero austro-ungarico, e per l'unione degli ortodossi dissidenti alla Chiesa cattolica, basata sul reciproco rispetto del rito, della lingua e dei diritti tradizionali. Patrocinò anche ...
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Scrittore ecclesiastico (n. Antiochia 393 circa - m. 458). Formatosi ai principî della scuola antiochena, fu eletto vescovo di Cirro in Siria (423) e prese parte alla controversia cristologica fra Nestorio, [...] come nestoriano per essere poi reintegrato da papa Leone, sinché al Concilio di Calcedonia (451) fu ammesso tra i dottori ortodossi; ma il 5º concilio ecumenico (553) condannò molti suoi scritti. Delle opere di T. che ci sono pervenute (di carattere ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] , non era l'elezione del nuovo papa che aveva spinto Anastasio a riprendere i contatti con Roma. La tensione tra ortodossi e monofisiti era riesplosa con violenza e si era riaccesa l'opposizione dei primi: nei Balcani era scoppiata una rivolta, anche ...
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Scisma nella Chiesa africana. Il d., che prende nome da Donato di Cartagine (primo vero capo e animatore), durò dalla fine della persecuzione di Diocleziano fino all'invasione musulmana. Si originò da [...] sacramenti se amministrati da sacerdoti indegni. Il d. spinse la Chiesa a ribadire l'efficacia dei sacramenti e a formulare più chiaramente la distinzione tra eresia e scisma, nonché a regolare la posizione dei non ortodossi nello stato cristiano. ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] con i luterani e con i riformati, si è concluso il lavoro della Commissione teologica mista per il dialogo dell'ortodossia con i veterocattolici. Nel corso dei lavori della vii assemblea della Commissione, tenutasi a Kavala, in Grecia (12-14 ottobre ...
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Ecclesiastico (Amsterdam 1783 - Roma 1853). Di origine protestante, entrò nella Compagnia di Gesù in Russia nel 1804 e si dedicò all'insegnamento e all'attività sacerdotale in Russia, Polonia, Austria [...] Mariae, 1848), promosse l'attuazione di Civiltà Cattolica, a Roma, appoggiando le iniziative dirette all'accostamento a Roma degli ortodossi separati. Ha lasciato un ampio epistolario, in parte pubblicato: Epistolae J. P. R. (5 voll., 1935-40). ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...