MATTEO dell’Aquila
Bruno Figliuolo
Figlio di Nicola, era originario di Pizzoli, piccolo borgo presso L’Aquila, e nacque presumibilmente tra il 1410 e il 1415.
L’appartenenza di M. alla famiglia aquilana [...] e, tra i «moderni», quasi unicamente i commentatori arabi di Aristotele, Alberto Magno e i logici scolastici più ortodossi. Il suo pensiero appare insomma molto lontano dai temi culturali e scientifici più innovativi che venivano in quel periodo ...
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ANTEMIO
Paolo Lamma
Era figlio del magister militum Procopio e di una figlia del prefetto del pretorio Antemio. Ennodio, nella Vita Epiphani, lo chiama galata, ma la espressione messa in bocca a Ricimero, [...] lettera di Sidonio Apollinare (Epistolae I, 17) il prefetto del pretorio avrebbe designato l'imperatore. Pagani e cristiani, ortodossi ed eretici, greci, romani e barbari sono le contrapposizioni che ricorrono nelle fonti letterarie e che tentano di ...
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GUZZETTA, Giorgio
Francesca Maria Lo Faro
Nacque il 23 apr. 1682 a Piana dei Greci (l'odierna Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo), la più popolosa e importante colonia albanese in Sicilia. [...] che non erano in piena comunione con la Chiesa romana. In particolare tentò di convertire al cattolicesimo gli ortodossi che giungevano a Palermo per commerci, e, riservando loro protezione e agevolazioni, di indurli ad abbracciare il cattolicesimo ...
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GIUSTINIANI, Orazio
Massimo Ceresa
Nacque, da famiglia genovese, nell'isola di Chio il 28 febbr. 1580. Il padre, Giuseppe, apparteneva al ramo dei Longo in Ughetti; la madre, Despina, al ramo dei Garibaldi. [...] morale, dal 1625 in poi, e di altro argomento. La sua attenzione alla Chiesa greca e ai rapporti tra cattolici e ortodossi si espresse nella sua opera maggiore: l'edizione degli atti del concilio di Firenze del 1438-46 (Acta sacri oecumenici concilii ...
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PARRAVICINI, Ottavio
Stefano Tabacchi
PARRAVICINI (Paravicini, Paravicino), Ottavio. – Nacque a Roma l’11 luglio 1552, figlio di Giovanni Michele e di Lomellina Laudata, di Gaeta. Apparteneva a una [...] Paolo Gualdo, manifestando una esplicita critica allo stile di Caravaggio in quanto lontano da moduli stilistici rigidamente ortodossi e propenso a una contaminazione tra figurazioni sacre e profane.
Al di là delle committenze artistiche, non ...
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GIANNINI, Alberto
Simona Urso
Nacque a Napoli il 22 marzo 1885 da Achille e da Eugenia Pietroni. Dopo un accidentato percorso di studi, appena ventenne cominciò il proprio apprendistato come cronista.
Divenuto [...] - P. Murialdi - M. Legnani, La stampa italiana nell'età fascista, Bari-Roma 1980, pp. 282 s., 292; B. Tobia, Scrivere contro. Ortodossi ed eretici nella stampa antifascista dell'esilio, 1926-1934, Roma 1993, pp. 62, 72, 91, 99, 138; M. Franzinelli, I ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] . Quindi, l'11 ottobre, alla presenza di circa duemila vescovi e di una cinquantina di "osservatori" appartenenti a Chiese ortodosse e protestanti, raccolti nella navata centrale della basilica di S. Pietro - e di fronte a un apparato di diffusione ...
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MARZARI PENCATI, Giuseppe
Luca Ciancio
– Nacque a Vicenza il 22 luglio 1779, dal conte Francesco Antonio e da Margherita Teresa dei conti Zorzi; ebbe una sorella minore, Camilla.
La famiglia paterna, [...] der Umgegend von Predazzo, Sanct Cassian und der Seisser Alpe in Süd-Tyrol, Gotha 1860, p. 8).
I werneriani ortodossi non accettarono subito le osservazioni del Marzari Pencati. Per contrastarle L. von Buch mise in gioco tutta la sua autorevolezza ...
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DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] a Roma.
Il Duchesne ha ritenuto che D. possa essere giunto a Roma intorno al 482, accompagnando nell'esilio il patriarca ortodosso di Alessandria Giovanni Talaia. Il Peeters, invece, pensa che D. si sia rifugiato a Roma dopo la morte del papa Gelasio ...
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SCANDELLA, Domenico detto Menocchio
Andrea Del Col
– Nacque a Montereale Valcellina, presso Pordenone, verso il 1532. Il padre si chiamava Giovanni e la madre Domenica.
Si sposò ed ebbe undici figli, [...] decise di non coinvolgere nessuno. Non poteva attribuire sempre tutto a se stesso e quindi citò dei libri. Questi libri erano ortodossi, ma li indicò come origine di alcune sue eresie. Da qui le notevoli incongruenze, compresi alcuni testi che furono ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...