MAMMA, Gregorio (Μάμμασ Γρηγόριος)
Silvio Giuseppe Mercati
Patriarca di Costantinopoli dal 1443 al 1451. Nato a Creta, studiò a Costantinopoli, dove, fattosi monaco, fu protosincello del patriarca e [...] , assunse il nome di Gregorio III, ma quando vide frustrati i suoi sforzi in favore dell'unione dall'opposizione degli ortodossi, si rifugiò a Roma in concetto di santo; morì nel 1459. Partecipò alle controversie teologiche del tempo con l'Apologia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento il patriarcato di Costantinopoli cerca di rafforzare il [...]
Se gli zar adottano una politica di rigido controllo sulla Chiesa russa, si impegnano però anche nella diffusione della fede ortodossa e nella protezione dei fedeli al di fuori dell’impero. Nel 1732, ad esempio, la zarina Anna Ivanovna istituisce un ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] del regime comunista e il ritorno della libertà religiosa. Infatti, nonostante un accordo comune sottoscritto (1993) tra cattolici e ortodossi a Balamand nel Libano per respingere il metodo d’unione proprio del passato noto come uniatismo, una legge ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] , vescovo di Maronia, ma in occasione della grande conferenza religiosa tenutasi a Costantinopoli (533) per appianare la lotta fra ortodossi e severiani si cominciò a dubitare della loro autenticità per opera di Ipazio di Efeso. Invece papa Martino I ...
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SINCRETISMO
Raffaele Pettazzoni
È vocabolo greco (συγκρητισμός), usato da Plutarco (De frat. am., 19) a significare il "coalizzarsi dei Cretesi" (mentre abitualmente sono in lotta fra loro) di fronte [...] a designare le tendenze ireniche, armonistiche ed eclettiche fra posizioni dottrinali estreme (platonici ed aristotelici, luterani ortodossi e riformati, tomisti e molinisti), col senso di "fusione", "mescolanza" (falsa etimologia da συγ-κεράννυμι ...
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Teologo russo (Gottinga 1903 - Parigi 1958), figlio di Nicolaj. Espulso dalla Russia sovietica nel 1923, nel 1942 si stabilì a Parigi, dove alla scuola di F. Lot e E. Gilson si dedicò allo studio della [...] . Dal 1945 insegnò dogmatica e storia della Chiesa nell'Istituto St.-Denis di Parigi, partecipò a varî incontri con anglicani e ortodossi (specie sulla questione del Filioque), e nel 1956, su invito del patriarca Alessio, si recò in Russia. In sede ...
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Con questa parola si esprime un concetto di organizzazione ecclesiastica oggi del tutto proprio alle chiese ortodosse orientali non cattoliche. Secondo la dottrina cattolica, e anche quella ortodossa, [...] di Roma ha ereditato quel primato di onore e di giurisdizione e continua ad esercitarlo sopra tutta la Chiesa; tutti gli ortodossi invece negano a S. Pietro un primato sopra gli altri apostoli, e, quando ammettono come fatto storico la venuta di S ...
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Personaggio musulmano del sec. XI, di origine persiana, divenuto, dopo un viaggio in Egitto, adepto e propagandista delle dottrine sciite avanzate dagl'Ismā‛īliti, e capo, dal suo ritorno in Persia, di [...] politico-religiosa per il trionfo di tali dottrine, la cui pratica portata politica era la lotta contro i sovrani musulmani ortodossi, in nome del pretendente fatimita d'Egitto Nizār. Questa lotta si svolse in gran parte per mezzo del terrorismo ...
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PAVELIĆ, Ante
Oscar Randi
Uomo politico croato, nato a Bradina (Ivanplanina, Erzegovina) il 14 luglio 1889. Si laureò in giurisprudenza, a Zagabria. Durante la prima Guerra mondiale, prestò servizio [...] di una Croazia cattolica, Antemurale christianitatis, in lotta come per una storica missione con gli infedeli maomettani e ortodossi, infiltratisi nel corso dei secoli con la violenza nel corpo croato, specie nella Bosnia-Erzegovina, volle attuare l ...
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Scrittore ebreo, nato a Béziers verso il 1270, morto verso il 1340. La sua produzione letteraria, che s'iniziò nel suo quindicesimo anno, è vastissima. Valentissimo nell'uso letterario della lingua ebraica, [...] didattiche e morali, commentarî biblici e talmudici, opere filosofiche, ecc. Nella lotta tra i cultori degli studî filosofici e gli ortodossi che vedevano nella filosofia un pericolo per la fede prese parte per i primi, e diresse in tal senso un ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...