Città dell'Anatolia occidentale, sede del vilāyet omonimo della Repubblica di Turchia, situata in una fertile pianura irrigata dal Çürük, affluente del Meandro. È a 400 m. s. m., e dominata dal Baba Dagh; [...] fu rovinata dal terremoto del 1800 e conserva antiche mura. Nel 1890 contava 16.917 ab. (14.870 musulmani, 1617 greci ortodossi, 430 Amieni gregoriani); nel 1906 la popolazione era salita a 30.000 ab.: i Greci, molto numerosi, vi avevano sviluppato ...
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Psicanalista francese (Melun 1923 - Parigi 1999). Laureatosi in filosofia alla Sorbona, si è specializzato in psicologia clinica, occupandosi, in particolare, di psicodramma e di uso diagnostico di test [...] suscitato in A.notevoli riserve, personali e teoriche, al punto da determinare la sua scelta di schierarsi tra gli "ortodossi" a seguito della scissione della Société psychoanalytique française e di costruire, insieme a D. Laganche, J.-L. Laplanche ...
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MADHHAB
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che propriamente significa luogo ove si cammina, via; indi modo di condursi, indirizzo di idee, sistema di dottrine e precetti, scuola in senso astratto. [...] del fiqh (somma delle pratiche religiose e del diritto). I madhhab ancora viventi sono, presso i musulmani sunniti (o ortodossi), quattro: ḥanafita, ḥanbalita, mālikita e shāfi‛ita (v. le rispettive voci); presso gli sciiti imāmiti (o duodecimani) ed ...
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Vocabolo arabo, che significa "annuncio, notificazione, avvertimento", e, nell'uso tecnico dei popoli musulmani, designa l'appello che il muezzin (v.), ad altissima voce e con melopea variabile a suo piacimento, [...] per chiamare i fedeli alla ṣalāh o preghiera rituale, che ha luogo cinque volte al giorno. Presso i Musulmani ortodossi (cioè sunniti) la formola è: allāhu akbar "Allāh è grandissimo!" (ripetuta quattro volte di seguito, salvo presso i mālikiti ...
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Giacomo Della Chiesa (Genova 1854 - Roma 1922). Laureato in giurisprudenza nel 1875, ordinato sacerdote nel 1878, seguì il Rampolla alla nunziatura di Madrid (1883-87) e poi alla Segreteria di stato come [...] più propriamente religiosa, si prodigò per il ritorno alla comunione con Roma dei cristiani separati e particolarmente degli ortodossi (del 1917 è la creazione della Congregazione per la chiesa orientale) e respinse ogni "nazionalismo missionario ...
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Secondo sovrano (Mosca 1629 - ivi 1676) della dinastia Romanov, succedette (luglio 1645) al padre Michele Fëdorovič. Con una lunga guerra alla Polonia (1654-67), ottenne l'Ucraina con la tregua di Andrusovo; [...] Nikon, ruppe con questo (1658) contribuendo a suscitare lo scisma, dal 1666 definitivo, tra la chiesa ufficiale e gli ortodossi di vecchia osservanza. Le difficoltà religiose e la reazione dei boiari spinsero sempre di più lo zar verso gli elementi ...
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Uomo politico, diplomatico e militare russo (n. 1787 - m. Pietroburgo 1869); addetto militare dello zar Alessandro I (1812-15), quindi in forza al corpo diplomatico, nel 1826 fu inviato da Nicola II a [...] a Costantinopoli per tentare di convincere il sultano a riconoscere alla Russia il ruolo di protettrice dei sudditi greco-ortodossi dell'impero ottomano. Il fallimento della missione portò allo scoppio della guerra di Crimea (1853-56); nominato ...
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Zemlja
Bernard Eisenschitz
(URSS 1929, 1930, La terra, bianco e nero, 84m a 20 fps); regia: Aleksandr Dovženko; produzione: VUFKU; sceneggiatura: Aleksandr Dovženko; fotografia: Daniil Demuckij; musica: [...] di collettivizzazione della terra. Al villaggio arriva il primo trattore, che viene subito rimesso in moto con metodi poco ortodossi. La sera i ragazzi e le ragazze si ritrovano tra loro. Il giovane Vasil′, animatore di una nascente cooperativa ...
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La più grande città dell'Albania, posta a 40°38′ di lat. N. e a 20°50′ long. E., e a 835 m. s.m., nella parte centrale di una grande conca che declina verso nord, dove, nella porzione più settentrionale, [...] essa è ricoperta dalle acque del lago Malik. Còrizza, che ha circa 26.000 ab. (15.500 musulmani, 10.500 ortodossi), è il maggior centro di traffico dell'Albania, essendo collegata da strade rotabili con la Grecia (Giannina), col lago di Ochrida e la ...
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Teologo e filologo musulmano, nato nel Khuwārizm il 467 eg.-1075 d. C., e morto nella stessa regione nel 538-1144.
Nel campo teologico e tradizionistico, la sua opera maggiore è il commento al Corano (al-Kashshāf [...] e più volte ristampato in Egitto), che nonostante la tendenza mu‛tazilita dell'autore godette di gran favore negli ambienti ortodossi musulmani, e fu oggetto di parecchie glosse e supercommenti. Tra le numerosissime opere di carattere grammaticale, e ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...