Città della Siria settentrionale, nell'odierno stato di Siria, capoluogo di vilāyet e di livā', a 37°2′ di long. E. e 36°11′ di lat. N., a 38 metri s. m., sul fiume al-Quwaiq (turco Gök Ṣū; greco Χάλυς; [...] distribuita: Musulmani 110.000, Ebrei 6.500, Armeni gregoriani 45.000, Armeni cattolici 6500, Greci uniti 9000, Greci ortodossi 3750, Siriani cattolici 3500, Siriani giacobiti 2000-2900, maroniti 1100, caldei 1500, latini 1350, protestanti 3000; vi ...
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Città della Turchia, capoluogo del vilāyet omonimo; secondo il censimento del 1927 il vilayet conta 399.492 ab. (su una sup. di 13.655 kmq.); la città 61.451 ab. In seguito allo scambio delle popolazioni [...]
Verso il 1890 la sua popolazione sommava a 76.303 abitanti, di cui 58.902 musulmani, 5158 greci ortodossi, 7541 armeni ortodossi, 669 armeni cattolici, 234 protestanti, 2548 ebrei, 1251 stranieri. Brussa fu devastata durante l'invasione di Tamerlano ...
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UMILIATI
Pio PASCHINI
. In coincidenza col movimento valdese che ebbe origine nella Francia meridionale, anzi con una certa anticipazione su di esso, sorse nel Milanese quello degli umiliati. Provocati [...] chiamati i Poveri Lombardi. Gli altri invece, e furono probabilmente i più, prestarono ubbidienza ai vescovi, professandosi ortodossi e ottennero favore a Roma. Innocenzo III si preoccupò di inculcare e stabilire una chiara distinzione fra gli ...
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MARONITI
Giuseppe Ricciotti
. Sono i membri della comunità civile cattolica, abitanti la regione del Libano nella Palestina settentrionale e dipendenti ecclesiasticamente dal patriarcato d'Antiochia [...] da Roma. Anche gli emigrati a Cipro si unirono con Roma nel 1445, abiurando il monotelismo. Dal sec. XVI l'ortodossia dei maroniti è indiscutibile, cosicché il Libano si confermò sempre più quale centro del cattolicismo in Oriente. Nel 1584 Gregorio ...
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Tra le dottrine di Origene, poi ripudiate come errori dalla Chiesa, una delle più notevoli è questa della restaurazione finale, cioè del perdono per tutti indistintamente i peccatori. Essa si ricollega [...] certezza.
Per la larga diffusione che ebbero le dottrine di Origene, anche questa fu accettata e propugnata persino da dottori ortodossi. Fra questi è S. Gregorio di Nissa, il quale, sebbene in molti luoghi parli delle pene eterne dell'inferno, pure ...
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MORLACCHI (gr. Μαυρόβλαχοι, lat. Latini nigri, sl. Vlasi)
Giuseppe Praga
Popolazione disseminata un po' dappertutto nella Penisola Balcanica, ma particolannente nell'interno della zona costiera adriatica [...] 'origine morlacca sono probabilmente le repubblichette di Vinodol, Rogosnizza, Poglizza e i cantoni del Montenegro. Di religione sono ortodossi e di lingua latini. Appena nel sec. XV e XVI i Morlacchi adriatici passano al cattolicismo e si slavizzano ...
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LUCIFERO di Cagliari
Vescovo di questa città, fu nell'inverno 354-55 mandato, con altri, da papa Liberio presso l'imperatore Costanzo, a chiedergli la convocazione di un nuovo concilio per risolvere [...] e Marcellino, agl'imperatori Valentiniano II, Teodosio e Arcadio nel 383 o 384; Teodosio li riconobbe come ortodossi in un rescritto al prefetto del pretorio Cinegio. Faustino scrisse poi, dirigendoli all'imperatrice Flaccilla, sette libri Adversum ...
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KANTOROVIC, Leonid Vital'evič
Aldo Marruccelli-Pierluigi Sabbatini
Matematico ed economista sovietico, nato a Pietroburgo il 19 gennaio 1912. S'iscrisse a 14 anni alla facoltà di matematica dell'università [...] approfondendo la relazione tra investimenti e saggio d'interesse. Tutto ciò gli valse, da parte dei marxisti sovietici più ortodossi, la critica di essere un marginalista anche se è ben presente nella sua opera il tentativo di rapportare la legge ...
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Il minore dei figli di Costantino il Grande e di sua moglie Fausta. Secondo Eutropio (Brev. hist. rom., X, 9,4), alla morte avrebbe avuto 30 anni, secondo Aurelio Vittore (Caes., 41,23) solo 27; nacque, [...] e lo troviamo ora in Italia, ora in Gallia, ora sul Reno, ora in Pannonia. La sua politica fu favorevole ai vescovi ortodossi contro gli Ariani: riuscì ad imporre al fratello Costanzo II il richiamo di Atanasio (v.) ad Alessandria.
Nel 339 e nel 346 ...
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ZANCHI, Girolamo
Delio Cantimori
Nacque ad Alzano presso Brescia da famiglia agiata e ricca di uomini di cultura, nel 1516. Dopo la prima educazione umanistica entrò nel convento degli agostiniani di [...] vita ecclesiastica. Se la sua teologia fu rigida, il suo comportamento fu uno dei più temperati e liberali fra i calvinisti ortodossi italiani: forse a questo contribuì anche il fatto che la sua prima moglie fu una figlia del liberale C. S.. Curione ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...