VITOLDO (lituano: Vytautas)
Nicola Turchi
Figlio di Keistutis e cugino di Jagellone, il sovrano che compì l'unione personale dei due stati lituano e polacco; nato nel 1350, morto a Vilna il 27 ottobre [...] alla Polonia. Bene istruito secondo la cultura occidentale, fu tollerante in religione: alla sua corte convennero Ebrei, maomettani ortodossi e latini; figlio di un principe pagano, volle che la conversione del paese procedesse per gradi: deplorò l ...
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AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] l'esistenza ufficiale in Russia. Col generale della Compagnia, p. Gabriele Grüber, influente e stimato negli ambienti di corte e ortodossi, l'A. mantenne utili buoni rapporti: era comune ad entrambi l'obbiettivo di ridurre i poteri straordinari e l ...
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GERARDO Tintore, santo (Gerardo de' Tintori, Girardus Tinctor, Girardus de Tinctoribus)
Caterina Bruschi
Nacque a Monza nella prima metà del XII secolo; nulla si sa dei genitori, se non che, desumibilmente [...] e primo XIII secolo i suoi più illustri rappresentanti.
Legato alla "nuova collettività", animata da movimenti pauperistici ortodossi e non, con la volontà di attuare credibilmente e coerentemente il messaggio evangelico, pare essere stato anche G ...
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MANCINELLI, Giulio
Anna Rita Capoccia
Nacque a Macerata il 14 ott. 1537, da agiata famiglia, primogenito di Leonardo, dottore in diritto canonico e civile, e di Antonia Costa, cultrice di letteratura [...] -365; E. de Guilhermy, Ménologe de la Compagnie de Jésus, II, Paris 1894, pp. 170-173; P. Pirri, Lo stato della chiesa ortodossa di Costantinopoli e le sue tendenze verso Roma in una memoria del p. G. M., S. I., in Miscellanea Pietro Fumasoni Biondi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione delle idee illuministiche e delle molteplici istanze di riforma religiosa [...] sulla curia romana (febronianesimo).
L’opposizione della Santa Sede nei confronti dei movimenti di pensiero ritenuti non ortodossi è decisa e immediata. Nel 1713 Clemente XI con la bolla Unigenitus condanna le proposizioni essenziali del giansenismo ...
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GRADI (Gradič), Stefano
Tomaso Montanari
Nacque a Ragusa in Dalmazia il 6 marzo 1613 da Michele e Maria Benessa, in una famiglia patrizia. Trasferitosi a Roma sotto la protezione dello zio Pietro Benessa [...] stretti legami politici ed ecclesiali con la Russia in funzione antiottomana (fu infatti promotore dell'unione di vari monasteri ortodossi balcanici alla comunione romana).
Già membro dell'Accademia dei Ricovrati di Padova, nel 1674 il G. entrò anche ...
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Antiochia, scuola teologica di
Centro culturale e scuola teologica fiorita ad Antiochia di Siria, dove era presente una numerosa colonia giudaica, costituita in un’organizzazione a parte che subì anche [...] , derivò l’urto nel concilio di Efeso (431), cui seguì l’accordo tra il patriarca Giovanni e s. Cirillo (433). Successivamente in A. si rafforzarono i monofisiti giacobiti e si intensificarono i contrasti tra questi e gli ortodossi, o melchiti. ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] la fine del regime sovietico hanno ritrovato libertà di espressione. Il 72% della popolazione, comunque, si dichiara non credente; gli ortodossi sono circa il 16%, i musulmani il 10%.
Negli ultimi anni dell’impero zarista la R. era tra i maggiori ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] e in alfabeto cirillico: il primo è usato dai Croati cattolici e dai maomettani bosniaci, il secondo dai Serbi ortodossi. L'alfabeto cirilliano ora in uso è una delle riforme di Vuk Stefanović Karadžić che adattò la vecchia scrittura cirilliana ...
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Dopo il 1989 la storia dei B. è stata segnata da guerre e crisi, connesse soprattutto alla dissoluzione della Iugoslavia.
A mantenere unito quello Stato, che era nato nel 1919, non bastava più il decentramento [...] asburgico.
Alle diverse influenze di civiltà corrispondono diverse appartenenze religiose: cattolici gli Sloveni e i Croati, ortodossi o musulmani i popoli fra Sarajevo, Belgrado e Skopje.
Le differenze identitarie erano comunque compensate da ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...