Città dell'Ucraina, capoluogo del dipartimento omonimo, situata sulla destra della Desna (Disna), affluente navigabile del Dnepr. La parte più vecchia della città (Val) era chiusa un tempo da mura e da [...] degli zar fino al 1618, quando fu ceduta prima provvisoriamente, poi dal 1634 definitivamente alla Polonia. La persecuzione degli ortodossi da parte dei Polacchi suscitò in Černigov una rivolta e la sua separazione di fatto dalla Polonia. Nel 1649 ...
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GIROLAMO da Praga
Karel Stloukal
Nato prima del 1380, morto nel 1416, è, dopo Hus, il più noto personaggio dei primordî della rivoluzione religiosa in Boemia. Nacque a Praga, dove studiò all'università, [...] pontificia sulle indulgenze fu bruciata. Nel 1413 viaggiando in Polonia e Lituania, entrò in rapporti con i preti ortodossi, proclamandoli buoni cristiani. Quando Hus cui G. aveva consigliato di difendere pubblicamente al Concilio di Costanza la sua ...
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MAO TSE-TUNG (App. II, 11, p. 261)
TSE-TUNG Il 15 maggio 1948 Mao dava il via alla grande offensiva che doveva annientare le forze nazionaliste e costringere fuori del territorio continentale il governo [...] principio della priorità del movimento contadino nello sviluppo della rivoluzione cinese contro la tendenza dei "bolscevichi ortodossi" cinesi ad imitare il precedente rivoluzionario russo, la dottrina di Mao è soprattutto caratterizzata dall'acuto ...
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. Un po' più recente e di lettura più facile dell'alfabeto glagolitico (v.), l'alfabeto cirillico si riaccosta molto di più ai caratteri greci. Mentre però l'alfabeto glagolitico ha dei rapporti, discussi [...] ), ma la scarsa evoluzione e grande affinità fonetica tra i singoli parlari slavi, lo stretto legame tra la religione ortodossa e l'alfabeto cirillico, e infine le continue interferenze tra i popoli slavi separati da Roma nonché la grande influenza ...
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MECHITAR (arm. Mxithar "consolatore")
Almo Zanolli
Abate armeno, fondatore della congregazione dei mechitaristi. Nacque a Sïvas (Sebaste) il 7 febbraio 1676; il suo nome di battesimo era Manuk. Manifestò [...] 3ª ediz. armena della Bibbia (rara), da lui curata, Venezia 1733; Argomenti contro quelli che sostengono che gli ortodossi non devono mai entrare nelle chiese degli Armeni (disuniti), Smirne 1879; Commento all'Ecclesiaste, Venezia 1737; Commento a S ...
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Il pluralismo religioso tra autonomie regionali e sperimentazioni localistiche
Enzo Pace
Giuseppe Giordan
Da una società a monopolio cattolico al pluralismo religioso
La società italiana, dal punto [...] , Bologna 2012.
Le religioni nell’Italia che cambia, a cura di E. Pace, Roma 2013 (in partic. G. Giordan, La costellazione delle chiese ortodosse, pp. 13-30; B. Bertolani I sikh, pp. 31-46; K. Rhazzali, M. Equizi, I musulmani e i loro luoghi di culto ...
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Visione anglicana di Costantino
Un’indagine storica
Richard Price
La storia della visione anglicana di Costantino – per essere precisi, le visioni anglicane di Costantino, in tutta la loro varietà – [...] a cominciare dal «primo e più generale concilio di Nicea»3. Di conseguenza, prosegue il testo, la scelta tra l’ortodossia e l’eresia dipendeva dalla preferenza personale dell’imperatore; l’esilio di Atanasio sancito da Costantino dopo il concilio di ...
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Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] conferma che il sákkos era considerato in quest'epoca la veste liturgica più solenne, sia a Bisanzio, sia negli altri paesi ortodossi.
Tra i sákkoi conservati uno dei più antichi è quello del Tesoro di S. Pietro a Roma, noto come 'dalmatica di ...
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STOSCH, Philipp (Filippo). – Nacque il 22 marzo 1691 a Küstrin nel Neumark, regione del Brandenburgo, da Philipp Sigismund (m. 1724), medico, e da Louise Vechnerinn. Ebbe due fratelli, entrambi medici, [...] , oltre alle gemme antiche, incisioni e disegni, quadri, libri e manoscritti. Finanziò le sue passioni con mezzi poco ortodossi, tra i quali lo spionaggio della corte giacobita di James Edward Stuart, l’‘Old Pretender’ al trono d’Inghilterra ...
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LANCELLOTTI, Giovanni Battista
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Roma il 20 nov. 1575 da Paolo e da Giulia Delfini e fu battezzato nella chiesa di S. Simone.
La sua famiglia era di lontane origini portoghesi [...] nell'Europa divisa dalla Riforma e aveva contribuito a fare di quel Regno il baluardo della cattolicità contro protestanti e ortodossi. Se con gli ultimi Jagelloni, che rivendicavano l'eredità di Bona Sforza, i rapporti con Roma erano stati piuttosto ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...