Psichiatra e psicanalista statunitense (Norwich, New York, 1892 - Parigi 1949). Cofondatore della scuola di psichiatria di Washington e fondatore della rivista Psychiatry, S. può essere considerato, insieme [...] 'organo di diffusione delle sue posizioni teoriche. L'importanza degli aspetti sessuali, fortemente sottolineata dai freudiani più ortodossi, si attenua in S. per fare spazio a un'impostazione che pone invece l'accento sulla situazione interpersonale ...
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Militare (n. 430 circa - m. 491), fece rapida carriera nell'esercito bizantino, giungendo sino a sposare Ariadne, figlia di Leone I e di Verina (468), suscitando l'ostilità di Aspar, capo dei Goti al servizio [...] ) spinse Z. a suscitargli contro prima i Rugi, poi gli Ostrogoti di Teodorico. Z. promulgò anche (482) l'Henoticon ("Editto di Unione") nel tentativo di comporre le discussioni sulla vera natura del Cristo tra ortodossi, monofisiti e nestoriani. ...
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MONTENEGRO.
Silvia Lilli
Vincenzo Piglionica
Vesna Kilibarda
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Storia. Letteratura. Bibliografia
Demografia e geografia economica di Silvia [...] (45%), seguita da serbi (28,7%), bosniaci (8,7%) e albanesi (5%). Composito anche il panorama religioso (72% ortodossi, 20% musulmani, 3,4% cattolici) e linguistico: la maggioranza della popolazione è di madrelingua serba (43%), e soltanto il ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] pseudo-cristiani e piuttosto teosofici. Altra origine, prevalentemente giudaica, ebbe il millenarismo, assai diffuso anche tra gli ortodossi nei primi secoli; così pure l'encratismo, se questo non dev'essere considerato come una tendenza comune a ...
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MERCIER, LE (o Lemercier) de la Rivière, Paul-Pierre
Gino Luzzatto
Economista francese, nato nel 1720, morto nel 1793. Dopo avere compiuto gli studî di diritto, entrò nel 1747 nella pubblica amministrazione, [...] fisiocratica e particolarmente a quella del Quesnay, dal quale fu, col Dupont de Nemours, uno dei discepoli più fedeli e ortodossi, e uno dei più efficaci volgarizzatori e propagandisti. Fu uno dei redattori del Journal de l'agriculture, du commerce ...
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TARASIO patriarca di Costantinopoli, santo
Figlio del patrizio e prefetto Giorgio, alla morte del patriarca Paolo IV, T., per quanto laico e funzionario imperiale, fu eletto e consacrato patriarca (25 [...] canonica della sua elezione. Questo fatto, l'opposizione iconoclastica tutt'ora vivace, la reazione dei monaci studiti ortodossi (specialmente di Teodoro studita) di fronte alla debolezza mostrata da T. nel riconciliare i vescovi simoniaci e ...
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PRILEP (A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Cittadina nel banato del Vardar, (Iugoslavia) situata all'imbocco settentrionale della vasta conca di Monastir o Pelagonia, presso il colle di Pletvar, che dà il [...] , scesi a 18.508 nel 1921, per risalire poi a 21.405 nel 1931. Di essi circa i tre quinti sono Slavi ortodossi (in prevalenza Macedoni), un quinto musulmani (Albanesi e Turchi), oltre a un piccolo numero di Zingari e Greci. Importante è il mercato ...
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FILONARDI, Mario
Rotraud Becker
Figlio di Scipione e di Brigida Ambrosi, nacque, probabilmente a Roma, nella seconda metà del secolo XVI.
Apparteneva ad una famiglia originaria di Bauco nella diocesi [...] 1636 il F. scriveva di aver convinto il re a rinviare alla successiva Dieta l'attuazione delle promesse fatte agli ortodossi e riteneva che con ulteriori rinvii essa si sarebbe potuta evitare definitivamente. Quando anche questa Dieta si chiuse, il 3 ...
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BARTOLI, Giovanni Guglielmo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Livorno nella prima metà del sec. XVIII, entrò giovanissimo nella Congregazione di S. Marco, dell'Ordine dei domenicani. Fornito di grande dottrina [...] della vita del Ravonarola, ma si limita a respingere, servendosi talora spregiudicatamente dell'autorità di scrittori poco ortodossi, quali il Pufendorf, il Montesquieu e il giansenista Van Espen, le accuse più importanti rivoltegli nel corso ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] non cessano di apparire, e alla fine il sé realizzato diventa il brahman stesso dissociato dal corpo fisico.
I sei sistemi ortodossi
La struttura di pensiero fondamentale dell’i. è costituita, da un lato, dai Veda e dalle Upaniṣad e, dall’altro, dai ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...