Botanico (Autun 1815 - Antibes 1899). Si occupò di agricoltura e orticoltura; fu il primo a dimostrare la non stabilità degli ibridi (Mémoire sur les hybrides du règne végétal, 1861), ed è perciò considerato [...] come un precursore di G. Mendel; espose (1867) una concezione del meccanismo dell'evoluzione molto simile a quella del mutazionismo, allontanandosi pertanto dalla teoria evoluzionistica quale veniva delineandosi ...
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Botanico e orticoltore statunitense (South Haven, Michigan, 1858 - Ithaca 1954), professore di orticoltura alla Cornell University (Ithaca): si occupò specialmente della sistematica delle piante coltivate. [...] di agricoltura, fondatore del giardino sperimentale (da lui poi donato alla Cornell University), contribuì efficacemente al progresso dell'agricoltura nell'America Settentr., specie nel campo del giardinaggio, della frutticoltura e dell'orticoltura. ...
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Agronomo (n. Winchester, Virginia, 1839 - m. 1912); contribuì molto allo sviluppo dell'arboricoltura e dell'orticoltura negli USA; tra le varie operazioni di agraria da lui escogitate è da segnalare il [...] sistema S. usato nel trapianto di alberi da frutto, che consiste nel ridurre l'alberetto da trapiantare a una specie di talea, togliendogli tutte le radici e la chioma; è sistema scarsamente applicato, ...
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FENZI, Emanuele Orazio (Emanuelino)
Laura Tomassoli
Nacque a Firenze il 12 marzo 1843 da Orazio ed Emilia Della Gherardesca. Perse i genitori giovanissimo e venne educato nella casa del nonno, il banchiere [...] pubblicato nell'anno della sua morte avvenuta il 5 nov. 1924, a Tripoli.
Fonti e Bibl.: Necrol. in Bull. d. R. Soc. toscana di orticoltura, s. 4, IX (1924), 9-12, p. 38; in Bull. d. Soc. bot. ital., I (1925), p. 5; R. Pini, Relaz. della commissione ...
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Botanico e agronomo (Ganges, Hérault, 1823 - Montpellier 1888), prof. alla scuola di farmacia di Nancy (dal 1851), poi (dal 1853) prof. di botanica nell'univ. di Montpellier. Compì importanti ricerche [...] sulla fillossera e su altre malattie della vite, e molti studî di morfologia e patologia, orticoltura e agricoltura; scrisse diverse monografie (sulle Ampelidee, Guttifere, ecc.). n Il fratello François-Gustave (Ganges 1833 - Parigi 1900) introdusse ...
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Medico e botanico olandese (Malines 1517 - Leida 1585), assai celebre per i suoi lavori di botanica, specialmente per le Stirpium historiae pemptades sex (1583), in cui sono contenute molte descrizioni [...] di piante dal vero, illustrate con buone tavole in legno. È considerato come il fondatore dell'orticoltura nei Paesi Bassi. ...
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Fisico e chimico (Londra 1790 - ivi 1845). Membro a 24 anni della Royal Society di Londra, inventore dell'igrometro a condensazione e di un pirometro, è soprattutto noto per la realizzazione di una delle [...] prime pile a due liquidi, ancora oggi in uso, oltre che per i suoi studî sull'elettrolisi, nei quali individuò le specie ioniche che partecipano ai processi ossido-riduttivi. Si interessò proficuamente di studî meteorologici e anche di orticoltura. ...
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CAVAZZA, Domizio
Emerico Mez
Nacque a Concordia sul Secchia (Modena) il 9 luglio 1856, figlio di Luigi, notaio e sindaco di quel paese, di nobile famiglia, e di Anna dei baroni Zanoli. Si avviò allo [...] Modena per laurearsi in scienze agrarie a Milano nel 1878. Vinse una borsa di studio che gli permise di perfezionarsi in orticoltura a Versailles e in viticoltura a Montpellier sotto la guida d'insigni maestri francesi, quali il Viala, il Foëx e il ...
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CACCINI, Matteo
Paolo Cristofolini
Nacque a Firenze il 15 apr. 1573, secondogenito di Giovanni di Alessandro e di Maddalena di Paolo Corsini vedova Baroncelli, e fu tenuto a battesimo dal cardinale [...] , ma i suoi interessi prevalenti si indirizzarono ben presto, oltre che alla musica (divenne un discreto suonatore di liuto), all'orticoltura e floricoltura, dapprima soltanto nell'orto della casa paterna a borgo Pinti, poi anche in un terreno da lui ...
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Cultore di scienze agrarie russo (Karlovka, Poltava, 1898 - Kiev 1976). In polemica con la genetica classica, nel 1935-36 sostenne una teoria di impronta neolamarckista, secondo la quale i caratteri acquisiti [...] sovietico, fino a quando non fu riconosciuta la fallacia delle sue ipotesi.
Vita e attività
Lavorò presso gli istituti di orticoltura di Poltava (1913), di Umansk (fino al 1921), di Kiev, di Gandža nell'Azerbaigjan e poi di Odessa. Eseguì ricerche ...
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orticoltura
(o orticultura) s. f. [comp. di orto1 e -coltura (o -cultura)]. – Coltivazione degli ortaggi, con riguardo sia alle operazioni pratiche, sia ai metodi e alle norme da seguire per le semine, i trapianti, la rotazione, ecc., sia...
bianchire
v. tr. e intr. [der. di bianco1] (io bianchisco, tu bianchisci, ecc.). – 1. tr. non com. Far diventare bianco, per es. lo zucchero, il sale, o, in orticoltura, gli ortaggi; tosc., b. la carne, lessarla a metà. Più comuni, con questi...