Filologo, nato a Catania il 4 giugno 1904; già redattore dell'Enciclopedia Italiana; direttore della rivista Filologia romanza; dal 1938 prof. di filologia romanza nell'univ. di Napoli.
Autore di saggi [...] 1942; Poema de mio Cid (testo, trad., introd. e commento), Roma 1943; La disumanizzazione dell'arte di T. OrtegayGasset, Milano 1944; Le novelle del Pecorone di Ser Giovanni Fiorentino, ivi 1944; Introduzione della linguistica romanza, Napoli 1946 ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] vero che E. D'Ors (1882-1954) e J. OrtegayGasset (1883-1955) hanno introdotto in Spagna lo spirito della . Culler, On deconstruction. Theory and criticism after structuralism, Ithaca (N.Y.) 1982 (trad. it. Milano 1988).
G.L. Ulmer, Applied ...
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(XIV, p. 847; App. I, p. 571; II, I, p. 904; III, I, p. 593)
La questione del fascismo. - Scomparso da quasi mezzo secolo come protagonista della politica europea, il f. è tuttora uno dei problemi più [...] , La rivoluzione liberale, ivi 1924; K. Mannheim, Ideologie und Utopie, Bonn 1929 (trad. it., Bologna 1956); J. OrtegayGasset, La rebellión de las masas, Madrid 1929 (trad. it., Bologna 1962); W. Reich, Massenpsychologie des Faschismus, Copenaghen ...
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Società
Vincenzo Cesareo
(XXXI, p. 1002; App. I, p. 1007; II, ii, p. 853; IV, iii, p. 352; V, v, p. 6)
Il termine società è stato ed è tuttora impiegato da numerose scienze: filosofia, economia, diritto, [...] "bimbo viziato" che ha tutti i diritti e nessun dovere: "tutto gli è permesso […] a nulla egli è obbligato" (OrtegayGasset 1929; trad. it. 1974, p. 55); è ingrato, irresponsabile e si preoccupa solo del proprio benessere senza sentirsi solidale con ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] di J.-P. Sartre.
Tributaria in parte della Francia, dell'Inghilterra e della Germania, nell'internazionalismo culturale di J. OrtegayGasset, e nel classicismo un po' artificioso e snobistico di E. D'Ors, la Spagna non offre rilevanti modelli di ...
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Potere
Angelo Panebianco
(XXVIII, p. 117)
Non tutto ciò che il linguaggio comune definisce potere è tale per le scienze sociali. In primo luogo, non lo è la capacità di disposizione e di manipolazione [...] di un accettato e condiviso principio di legittimità (ciò che Ferrero definisce i Geni invisibili della città). Per J. OrtegayGasset (1921), il p. sociale presuppone sempre il consenso dell'opinione pubblica, venendo meno il quale qualunque p. è ...
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(App. III, II, p. 245)
Scrittore e critico, rettore dell'università d'Urbino ininterrottamente dal 1947 e senatore a vita (luglio 1984), dal 1981 anche presidente del premio ''La penna d'oro''; ha continuato [...] italiana e straniera con l'opera, altrettanto feconda, di traduzione e cura di testi letterari (Maritain, Lorca, OrtegayGasset e, fra quelli curati, Sainte-Beuve, Bontempelli, Quasimodo, Dickens, Papini, Proust, La nouvelle Revue Française, ecc.) e ...
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REYES, Alfonso
Dario PUCCINI
Poeta e umanista messicano, nato a Monterrey il 17 maggio 1889. È uno degli scrittori più stimati dell'America latina.
Ha vissuto varî anni in Spagna, come rappresentante [...] dei classici castigliani, finirono col dargli autorità e un riconoscimento da parte di maestri insigni come Unamuno, OrtegayGasset e altri. (A questo proposito vedere i saggi: Cuestiones Gongorinas, 1927; Las Vísperas de España, 1937; Capítulos ...
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Pensatore e saggista italiano (Napoli 1899 - Roma 1957). Simpatizzò con lo storicismo relativistico e in particolare con il razionalismo "vitale" e il "prospettivismo" di J. OrtegayGasset. Tra le sue [...] opere filosofiche: Idealismo e prospettivismo (1934); W. Dilthey e la filosofia come visione della vita (1940); Filosofia e immagine cosmica (1940); L'anima e il cosmo (1947). Raccolta di saggi di critica ...
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Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] , riuniti da ultimo in sette volumi (1916-18). Ma, partito dalla polemica antitradizionalista e, come più tardi OrtegayGasset, dall'esigenza di definire il posto della Spagna nell'Europa industrializzata, U. identificò il ruolo della hispanidad nel ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
razio-vitalismo
ràzio-vitalismo s. m. [dallo spagn. racio-vitalismo]. – Termine con cui è chiamata la filosofia di J. Ortega y Gasset (1883-1955), quale dottrina della «ragione vitale» (spagn. razón vital), tendente a unire i due momenti della...