Demme, Jonathan
Simone Emiliani
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Baldwin (New York) il 22 febbraio 1944. Compreso tra quegli autori che sfuggono a precisi tentativi [...] uno dei suoi thriller più amari e romantici, Last embrace (1979; Il segno degli Hannan), film debitore del barocchismo di OrsonWelles e del voyeurismo di Alfred Hitchcock, ma nel quale emergono alcuni segni distintivi del cinema di D.: i piani ...
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Bogdanovich, Peter
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico statunitense, nato a Kingston (New York) il 30 luglio 1939, da padre serbo e da madre austriaca di famiglia ebrea. Grande estimatore [...] shows, 1975), e curando per il Museum of Modern Art di New York rassegne monografiche e pubblicazioni su OrsonWelles (Cinema of OrsonWelles, 1961), Howard Hawks (Cinema of Howard Hawks, 1962) e Alfred Hitchcock (Cinema of Alfred Hitchcock, 1963), i ...
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Finch, Peter (propr. Ingle-Finch, Frederick George Peter)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico inglese, nato a Londra il 28 settembre 1916 e morto a Los Angeles il 14 gennaio 1977. Interprete fra [...] una tempestosa relazione con lo stesso F.). A Londra, l'attore si dedicò sia al teatro (nel 1951 fu Jago nell'Othello di OrsonWelles al St. James's Theatre) sia al cinema. Dopo una serie di film insignificanti, il primo di un certo rilievo in cui ...
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Nome d'arte di Vittorio Maturi, attore cinematografico statunitense, nato a Louis-ville (Kentucky) il 29 gennaio 1913 e morto a Rancho Santa Fe (California) il 4 agosto 1999. Figlio di un italiano originario [...] Bragaglia e Edgar G. Ulmer, nel ruolo del leggendario condottiero, e I tartari (1961) di Ferdinando Baldi, accanto a OrsonWelles. Riuscì quindi a sorprendere i critici per il furore autoderisorio con cui interpretò, al fianco di Peter Sellers, il ...
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Astruc, Alexandre
Giorgio De Vincenti
Regista, romanziere, critico cinematografico e letterario francese, nato a Parigi il 13 luglio 1923. Raffinato autore di film spesso di ispirazione letteraria, [...] du Bois de Boulogne (1945; Perfidia) di Robert Bresson, L'espoir ‒ Sierra de Teruel (1945) di André Malraux, i film di OrsonWelles. La duttilità di questo linguaggio, ormai interamente padrone di sé stesso, e la sua accessibilità, grazie al 16 mm e ...
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Bassani, Giorgio
Raffaele Manica
Narratore, poeta e saggista, nato a Bologna il 4 marzo 1916 e morto a Roma il 13 aprile 2000. L'origine ebraica di B. e l'amata Ferrara, città di famiglia, furono sempre [...] di La donna del fiume ancora di Soldati, e nel 1955 di Il prigioniero della montagna di Luis Trenker. Nel 1963 doppiò OrsonWelles in La ricotta, episodio di RO.GO.PA.G. di Pasolini.
Bibliografia
Giorgio Bassani. L'homme, l'artiste, l'intellectuel ...
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Schneider, Romy
Federica Pescatori
Nome d'arte di Rosemarie Magdalene Albach-Retty, attrice cinematografica austriaca, nata a Vienna il 23 settembre 1938 e morta a Parigi il 29 maggio 1982. L'innegabile [...] con altra maturità, la parte della regnante d'Austria in Ludwig.Dopo aver recitato in Le procès (1962; Il processo) di OrsonWelles, dal romanzo di F. Kafka, lavorò, nei primi anni Sessanta, in diversi film statunitensi, quali The cardinal (1963; Il ...
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Rey, Fernando (propr. Casado D'Arambillet Veiga Rey, Fernando)
Marco Pistoia
Attore teatrale e cinematografico spagnolo, nato a La Coruña il 20 settembre 1917 e morto a Madrid il 9 marzo 1994. Anche [...] fu Worcester nello shakespeariano Campanadas de medianoche, noto anche come Chimes at midnight (1966; Falstaff) diretto da OrsonWelles, un terribile boss francese del traffico di droga in The French connection (1971; Il braccio violento della legge ...
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Monty Python
Francesco Zippel
Gruppo inglese di artisti del cinema e della televisione costituito nel 1969 da Graham Chapman (nato a Leicester l'8 gennaio 1941 e morto a Maidstone il 4 ottobre 1989), [...] sempre sostenuta da una notevole capacità interpretativa in grado di animare adeguatamente tutti i personaggi creati. Nel 1983 OrsonWelles ha reso loro un significativo omaggio con l'assegnazione del Gran premio speciale della giuria al Festival di ...
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Fontaine, Joan
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Joan de Beauvoir de Havilland, attrice cinematografica e teatrale inglese, naturalizzata statunitense nel 1943, nata a Tokyo il 22 ottobre 1917. Avviatasi [...] , a offrire interpretazioni di rilievo sul grande schermo: in Jane Eyre (1944; La porta proibita) di Robert Stevenson, al fianco di OrsonWelles; in Ivy (1947; La sfinge del male) di Sam Wood e Born to be bad (1950; La seduttrice) di Nicholas Ray ...
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