Hayworth, Rita
Monica Trecca
Nome d'arte di Margarita Carmen Cansino, attrice cinematografica statunitense, di origine spagnola, nata a New York il 17 ottobre 1918 e morta ivi il 14 maggio 1987. Negli [...] dello stesso film. Proprio la suggestione che la diva esercitava sul pubblico venne analizzata in maniera lucida e demistificante da OrsonWelles (che l'aveva sposata nel 1943 e dalla quale era ormai separato) nel suo The lady from Shanghai (La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tre grandi autori hanno saputo indicare una strada di sperimentazione e di riflessione [...] che mirano già verso il primato del piano-sequenza da cui è in gran parte definito il cinema moderno, da OrsonWelles a Rossellini. Affidarsi a inquadrature che rispettano la durata reale delle azioni corrisponde a una scelta di campo di natura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nelle musiche cinematografiche realizzate in Francia e in Germania si può riscontrare [...] più atipico, in quanto rifiuta il contributo degli orchestratori, mentre dilata i tempi di preparazione della score. Citizen Kane (OrsonWelles, 1941), The Man Who Knew Too Much (1956), Vertigo (1958), North by Northwest (1959), Psycho (1960), Marnie ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] elementi alla base del loro stile eterodosso, in cui risultano frequenti gli omaggi ai film di Alfred Hitchcock e OrsonWelles. Con tocco più lieve, ma egualmente indirizzato verso una scelta intellettualistica, i C. hanno quindi realizzato nel 1994 ...
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NAPOLITANO, Gian Gaspare
Silvana Cirillo
– Nacque a Palermo il 30 aprile 1907 da Niccolò, nobile siciliano, ufficiale dei bersaglieri, e da Gertrude Santini, aquilana, insegnante, la prima donna laureata [...] marito l’inglese, di cui egli si avvalse per tradurre e ridurre film stranieri per il cinema italiano (alcuni di OrsonWelles e di David Lean) e lo introdusse alla letteratura americana.
In quegli anni Napolitano soggiornò a lungo negli Stati Uniti ...
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Moreau, Jeanne
Vittorio Giacci
Attrice e regista teatrale e cinematografica francese, nata a Parigi il 23 gennaio 1928. Donna intelligente e sensuale, naturalmente portata per i ruoli di femme fatale, [...] risalto la dimensione più 'intellettuale' del suo fascino in La notte, 1961) a Joseph Losey (Eva, 1962), da OrsonWelles (Le procès, 1962, Il processo; Campanadas de medianoche, noto anche come Chimes at midnight, 1966, Falstaff; Histoire immortelle ...
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Carpenter, John
Lorenzo Esposito
Regista statunitense, nato a Bowling Green (Kentucky) il 16 gennaio 1948. È uno dei registi americani che meglio hanno perseguito una linea di confronto con i classici [...] visivo dei suoi maestri, da lui stesso più volte indicati in Howard Hawks, Alfred Hitchcock, Raoul Walsh e OrsonWelles.
C. giunse alla Western Kentucky University con una già ricca cultura cinematografica, nell'ambito della quale era predominante ...
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Toland, Gregg
Michele Fadda
Direttore della fotografia statunitense, nato a Charleston (Illinois) il 29 maggio 1904 e morto a Hollywood il 28 settembre 1948. Personaggio geniale dalla vita particolarmente [...] cui ottenne il premio Oscar nel 1940, con il suo imprescindibile contributo a Citizen Kane (1941; Quarto potere) diretto da OrsonWelles, si impose come il più rivoluzionario e stimato operatore del cinema hollywoodiano in bianco e nero grazie al suo ...
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Demme, Jonathan
Simone Emiliani
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Baldwin (New York) il 22 febbraio 1944. Compreso tra quegli autori che sfuggono a precisi tentativi [...] uno dei suoi thriller più amari e romantici, Last embrace (1979; Il segno degli Hannan), film debitore del barocchismo di OrsonWelles e del voyeurismo di Alfred Hitchcock, ma nel quale emergono alcuni segni distintivi del cinema di D.: i piani ...
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Bogdanovich, Peter
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico statunitense, nato a Kingston (New York) il 30 luglio 1939, da padre serbo e da madre austriaca di famiglia ebrea. Grande estimatore [...] shows, 1975), e curando per il Museum of Modern Art di New York rassegne monografiche e pubblicazioni su OrsonWelles (Cinema of OrsonWelles, 1961), Howard Hawks (Cinema of Howard Hawks, 1962) e Alfred Hitchcock (Cinema of Alfred Hitchcock, 1963), i ...
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