Columbia Pictures Corporation
Giuliana Muscio
Casa di produzione e distribuzione statunitense, fondata nel 1924. Rispetto alle vere e proprie majors fu, almeno agli inizi, una compagnia più piccola, [...] (1947; Solo chi cade può risorgere) di John Cromwell o The lady from Shanghai (1948; La signora di Shangai) di OrsonWelles. I grandi successi commerciali di The Jolson story (1946; Al Jolson) di Alfred E. Green, Jolson sings again (1949; Non ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] della posizione bassa della macchina da presa (da non confondersi con l'angolazione dal basso cara, per es., a OrsonWelles), che sembra dare alle azioni dei personaggi un andamento quasi rituale, come se questi si muovessero su un palcoscenico ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] scontri e tutto il resto. Finisce che gli trovo una settaria, speciale collocazione nel mio pantheon privato; insieme a OrsonWelles, John M. Stahl, Douglas Sirk, John Ford, Max Ophuls, David Lean, Ozu Yasujirō, Vincente Minnelli, Pier Paolo Pasolini ...
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Cagney, James (propr. James Francis Jr)
Morando Morandini
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 17 luglio 1899, da padre irlandese e madre norvegese, e morto a Stanfordville (New York) [...] quel che fa è grande, eppure non è mai, in nessun momento inattendibile. Perché è reale. È vero" disse di lui OrsonWelles. Il regista tedesco Max Reinhardt ‒ che lo diresse insieme a William Dieterle nella parte di Bottom in A midsummer's night's ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] più aspri e intransigenti critici, contraddistinto da slanci di totale ammirazione per taluni registi (Jean Renoir, OrsonWelles, Jean Vigo, Roberto Rossellini, Ingmar Bergman, Charlie Chaplin, Ernst Lubitsch, Carl Theodor Dreyer, Max Ophuls, Jean ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] 'interno del quale i personaggi si muovono a stento. Gli autori del cinema moderno, tra i quali, soprattutto, OrsonWelles, Jean-Luc Godard, Alain Resnais, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, Marguerite Duras, Hans-Jürgen Syberberg, Stanley Kubrick ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso degli anni Trenta molte poetiche del cinema europeo si richiamano all’esigenza [...] di quella estetica modernista del piano-sequenza e della profondità di campo che prima di trovare i suoi modelli americani in OrsonWelles e William Wyler si viene evidenziando in modo particolare nel cinema di Jean Renoir.
Ma se la forma per così ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] film di Nanni Moretti), commenti pronunciati da un personaggio nel campo o da un osservatore invisibile (come in OrsonWelles), esibizione del dispositivo attraverso la presenza nel campo della macchina da presa o dei microfoni, citazioni da altri ...
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Olivier, Laurence Sir (propr. Laurence Kerr)
Guido Fink
Attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo inglese, nato a Dorking (Surrey) il 22 maggio 1907 e morto a Steyning (West Sussex) l'11 [...] con registi innovativi e lontanissimi dal West End come Peter Brook (cui commissionò la regia di un memorabile Titus nel 1957), OrsonWelles, che lo avrebbe diretto al Royal Court in una memorabile edizione di Le rhinocéros di E. Ionesco, o Jonathan ...
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Sturges, Preston (propr. Biden, Edmund Preston)
Michele Fadda
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 agosto 1898, da padre statunitense e madre canadese [...] di origine irlandese e morto a New York il 6 agosto 1959. Artista completo fu, insieme a OrsonWelles, tra i primi a Hollywood a scrivere, dirigere e produrre contemporaneamente i propri film. Nel giro di poco tempo divenne il maggiore protagonista ...
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