Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] in lui anche una vena sognante e lirica, che emerge in David (Orsod'oro al Festival di Berlino del 1979) o in Dear Mr. Wonderful però eguagliato il traguardo del precedente Kinderspiele (Pardo d'argento al Festival di Locarno del 1992), un piccolo ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] ) di Duilio Coletti, che gli valse il Nastro d'argento come miglior attore per l'intensa interpretazione del maestro Perboni giardino dei Finzi Contini, dal romanzo di G. Bassani (1970, Orsod'oro al Festival di Berlino nel 1971; Oscar per il miglior ...
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Cassavetes, John
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense, di origine greca, nato a New York il 9 dicembre 1929 e morto a Los Angeles il 3 febbraio [...] di Venezia per Gloria (Gloria ‒ Una notte d'estate), nel 1984 l'Orsod'oro al Festival di Berlino per Love streams (Love streams ‒ Scia d'amore), per il quale vinse anche un Nastro d'argento come migliore attore straniero.Nato da genitori greci ...
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Anderson ⟨ä′ndësn⟩, Paul Thomas. - Regista statunitense (n. Studio City, California, 1970). Le sue storie, spesso caratterizzate da un impianto corale, descrivono complessi intrecci di esistenze, in contesti [...] (1999; Orsod’oro al Festival di Berlino 2000), Punch-drunk love (Ubriaco d’amore, 2002; premio per la miglior regia al Festival di Cannes), There will be blood (Il petroliere, 2007), The master (2012), che si è aggiudicato il Leone d'argento per la ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Fassbinder è stato premiato nello stesso anno con l'Orsod'oro a Berlino.
L'autoreferenzialità nel cinema
Analizzando di Giuseppe Tornatore, Splendor (1989) di Ettore Scola e Nitrato d'argento (1996) di Marco Ferreri. I film registrano un viavai di ...
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LANDI, Mario
Caterina Cerra
Nacque a Messina il 12 ott. 1920 da Giulio e Giulia Nicotra.
Il L. trascorse l'infanzia a Taormina, ma tornò poi a gravitare su Messina, dove aveva maggiori opportunità di [...] , A. Brissoni, S. Bolchi, Majano, D. Guardamagna), la sua prima riduzione fu L'orso di A. Čechov, girato presso gli studi nel corso della carriera si ricordano la Maschera d'argento (1955), il Microfono d'argento (1957), i premi Napoli (1958) e ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] aree montane si rinviene l’orso ornato. Caratteristici della Sierra sono interna. Sono notevoli le quantità di argento (primo produttore mondiale) e oro, zinco peruviano per la sua traduzione dei Dialoghi d’amore di Leone Ebreo e per la Florida ...
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Brach, Gérard
Francesco Suriano
Sceneggiatore e soggettista francese, nato a Montrouge (Hauts-de-Seine) il 23 luglio 1927. Considerato uno dei più importanti sceneggiatori europei, ha lavorato con registi [...] con John Brownjohn il romanzo Tess of the D'Ubervilles di Th. Hardy, per Tess (1979 di J.-H. Rosny Sr, e in L'ours (1988; L'orso), adattamento di un romanzo di J.O. Curwood, in cui la privata (1990), e per Dario Argento Il fantasma dell'opera (1998). ...
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colbacco
(anche colbàc o còlbac) s. m. [dal fr. colback, copricapo dei cacciatori a cavallo della guardia di Napoleone primo console: voce appresa in Egitto dai mammalucchi (dal turco kalpak «berretto di pelliccia»)] (pl. -chi). – 1. Copricapo...