SIFILIDE (lat. scient. syphilis; sin. lue, lue venerea)
Agostino PALMERINI
Alessandro DALLA VOLTA
Vittorio CHALLIOL
Mario TRUFFI
Intorno all'origine della sifilide non vi sono dati assolutamente sicuri. [...] la reazione di Guillain, Gui, Laroche, Lechelle (resina di benzoino), di Emanuel e Rosenfeld (mastice colloidale) di Lange (orocolloidale), di Mac Donagh (gel-reazione), di Gaté e Papacostas (formolo-gelificazione), di Nonne-Appelt (solfato ...
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GINECOLOGIA (XVII, p. 122; App. II, 1, p. 1055)
Eugenio MAUIRIZIO
L'attuale quadro panoramico della g., rispetto a quello di dieci anni fa, appare caratterizzato da nuove acquisizioni, di interesse puramente [...] di movimento (rotatoria, pendolare e di convergenza). Sono da ricordare inoltre l'impiego degli isotopi radioattivi (orocolloidale) e la cobaltoterapia.
Forme infiammatorie. - Per le malattie infiammatorie acute dell'apparato genitale femminile l ...
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TITANIO
Vincenzo Caglioti
. Elemento chimico: simbolo Ti; peso atomico 47,90; numero atomico 22; 5 isotopi. Il titanio fu scoperto da Gregor nel 1789, ma fu ottenuto puro per la prima volta da Berzelius [...] . La soluzione di cloruro di titanio, addizionata a una soluzione diluita di cloruro d'oro, dà una colorazione violetta intensa, dovuta ad assorbimento di orocolloidale su biossido di titanio idrato. La formazione di questo prodotto d'assorbimento è ...
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ibridazione in situ
Antonino Forabosco
Tecnica di citologia molecolare, microscopica o submicroscopica, che consente di localizzare, riconoscere e identificare specifiche sequenze nucleotidiche presenti [...] -bersaglio, mediante il microscopio elettronico e con l’utilizzo di anticorpi anti-tracciante marcati con particelle di orocolloidale. Nella ISH-PCR (Polymerase chain reaction) la sensibilità della tecnica viene a essere aumentata sottoponendo l ...
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ORO (aurum, ie. da *ausom; quod illi [Sabini] ausum dicebant: Fest., viii, 14; χρυσός è di origine semitica; cfr. Ernout-Meillet, 1959, s. v.; Boisacq, s. v.)
F. Magi
È il metallo prezioso e nobile per [...] di Giosuè, [vii, 21, 24], si parla di una "lingua d'oro" pesante 50 sicli). Per la Grecia citeremo l'episodio di Creso, il di fissare nei suoi residui catramosi, come in un composto colloidale, il finissimo pulviscolo rossastro che, come è noto, si ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] suscettibile di dializzazione e pertanto se ne può preparare una soluzione colloidale di color rosso bruno che trova impiego per es., in stessa struttura reticolare del f. γ (nichel, rame, oro) sono in esso completamente solubili e pertanto tendono a ...
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Elemento chimico, numero atomico 29, peso atomico 63,55, simbolo Cu; metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità.
Chimica
Caratteristiche
Il r. naturale è una miscela [...] è infatti da attribuire alla formazione di Cu2O colloidale, che si origina per decomposizione termica dell’ossido alla doratura, fu spesso usato in sostituzione dell’argento e dell’oro; sono così giunti a noi reliquiari, incensieri, altari portatili e ...
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Minerali caratterizzati da una particolare durezza, preziosi per la loro rarità.
Generalità
La definizione più completa ed esatta di p. è ancora quella data da Anselmo Boezio de Boodt, medico di Rodolfo [...] sono talvolta costituite da elementi dispersi sotto forma colloidale; in altri casi invece le impurezze sono rappresentate loro varietà usati come p. sono: berillo, incoloro, giallo oro o eliodoro, verde erba o smeraldo, azzurro-celestino o ...
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Organo ghiandolare complesso annesso all’intestino, presente negli animali Vertebrati.
Anatomia e medicina
Anatomia comparata e umana
Il f. è la più grossa ghiandola del corpo dei Vertebrati, situata [...] albumine e quindi esplica azione regolatrice sulla stabilità dell’equilibrio colloidale del plasma, interviene nel metabolismo di molte vitamine (in (per la quale si impiega generalmente l’oro radioattivo, 198Au ➔ scintigrafia), specialmente indicata ...
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Vasto gruppo di tessuti diffusi negli organismi viventi e dotati di caratteristiche morfologiche assai diverse, accomunati da una stessa derivazione embriologica (il mesenchima) e da alcune proprietà, [...] particelle microscopiche (per es., batteri) o in sospensione colloidale. Gli istiociti intervengono nei processi di difesa anche cortisonica o di altri farmaci (clorochina, sali d’oro, ciclosporina ecc.). La connettivite mista ha manifestazioni ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...
cassio
càssio s. m. [dal nome del chimico ted. Andreas Cassius (sec. 17°)]. – Porpora di c.: nome dato a un prodotto d’assorbimento di oro colloidale in acido stannico colloidale; è intensamente colorato in rosso, e si usa nella decorazione...