Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] di v. fuso al cui interno viene immersa una rete di acciaio.
Il v. di rubino, rosso e pregiato, è colorato con orocolloidale disperso nella pasta.
Il v. schiuma ha struttura cellulare impermeabile all’acqua e densità fra 0,15 e 3 g/cm3; si ottiene ...
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Chimico (Vienna 1865 - Gottinga 1929); prof. all'univ. di Gottinga. Compì ricerche fondamentali nel campo della chimica dei colloidi. I suoi primi lavori furono relativi agli smalti dei vetri (nel 1897 [...] e si dedicò alla preparazione della porpora di Cassio, una sospensione di orocolloidale in acido stannico. Per chiarire la natura delle soluzioni colloidali, insieme a H. F. Siedentopf, ideò (1903) l'ultramicroscopio, che permise di mettere ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] suscettibile di dializzazione e pertanto se ne può preparare una soluzione colloidale di color rosso bruno che trova impiego per es., in stessa struttura reticolare del f. γ (nichel, rame, oro) sono in esso completamente solubili e pertanto tendono a ...
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Elemento chimico, numero atomico 29, peso atomico 63,55, simbolo Cu; metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità.
Chimica
Caratteristiche
Il r. naturale è una miscela [...] è infatti da attribuire alla formazione di Cu2O colloidale, che si origina per decomposizione termica dell’ossido alla doratura, fu spesso usato in sostituzione dell’argento e dell’oro; sono così giunti a noi reliquiari, incensieri, altari portatili e ...
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Stato di aggregazione caratteristico, distinto dalle soluzioni e dalle sospensioni: una sostanza è in tale stato quando è dispersa in un’altra sostanza sotto forma di particelle generalmente amorfe, di [...] un sistema eterogeneo o di una dispersione c.; per es. una piccola quantità di caseina, aggiunta a una soluzione colloidale d’oro, impedisce che questa coaguli in presenza di un elettrolita quale il cloruro di sodio. L’azione dei colloidi protettori ...
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Generalità e cenni storici. - L'alluminio è, dopo l'ossigeno e il silicio, l'elemento più diffuso sulla crosta terrestre, di cui esso rappresenta all'incirca il 7,3%. Non si trova però mai allo stato libero, [...] elettrico è al 4° posto dopo l'argento, il rame e l'oro.
La formazione del cristallo misto Al-Si e Al-Ti dovuto alle durante il processo di attacco passa in soluzione allo stato colloidale. Si ottiene cosi una soluzione dei nitrati di alluminio e ...
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. Chimica. - È il fenomeno chimico-fisico per cui la superficie degli oggetti viene intaccata dagli agenti chimici. S'indica invece con erosione l'intacco mediante confricazione meccanica (erosione per [...] spesso la loro ossidabilità. Pochi metalli, quali l'oro, il platino, l'iridio, ecc., resistono apparentemente che si fonda su speciali azioni delle sostanze allo stato colloidale, poiché queste sostanze non sempre si riscontrano mentre avvengono ...
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CHIMICI Per la maggior importanza assunta in questi ultimi anni, in materia di guerra chimica, dalle sostanze aggressive non asfissianti rispetto alle asfissianti, la voce asfissianti, gas (v. in IV, p. [...] di questo sono il cloruro di palladio in soluzione acquosa al 0,05% e il cloruro d'oro al 0,1%. In presenza di iprite si ha un intorbidamento colloidale colorato in giallo. La reazione si può effettuare anche su carta da filtro: in questo caso si ...
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Chimica
Luciano Caglioti
Roger Parsons
Arnaldo Liberti e Guido Saini
La chimica nella società contemporanea,
di Luciano Caglioti
SOMMARIO: 1 Introduzione. 2. Un po' di storia. 3. La chimica come punto [...] uno strato di nichel più spesso) e la placcatura in oro di contatti di molti componenti elettronici, di conduttori nelle tavole di polimero sono ridotti allo stato di sospensione colloidale, cioè una sospensione di particelle portatrici di carica ...
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La grande scienza. Nanostrutture
Emanuele Rimini
Francesco Priolo
Nanostrutture
Il controllo preciso e la manipolazione dei singoli atomi hanno recentemente reso possibile la fabbricazione di strutture [...] e la si può far risalire alla sintesi dei colloidi d'oro effettuata da Michael Faraday nel 1857. Il suo uso nella dimensioni delle nanoparticelle è più larga di quella ottenuta con metodi colloidali. A titolo di esempio per questo metodo, la fig. ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...
cassio
càssio s. m. [dal nome del chimico ted. Andreas Cassius (sec. 17°)]. – Porpora di c.: nome dato a un prodotto d’assorbimento di oro colloidale in acido stannico colloidale; è intensamente colorato in rosso, e si usa nella decorazione...