In biochimica, proteina o molecola proteica derivante dalla degradazione parziale delle proteine stesse. I p. si distinguono dagli oligopeptidi poiché contengono un numero minimo di 40 residui amminoacidici [...] polipeptidici Derivati da due o più amminoacidi; hanno struttura lineare (gramicidine) o ciclica (tirocidine). Ormoni polipeptidici Tutti gli ormoni di natura proteica, quali l’ACTH, la lipotropina, l’insulina, la melanotropina, la prolattina ...
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Peptide elaborato e messo in circolo dalle cellule nervose, con funzione di trasmettitore o modulatore di segnali nervosi. Tra i n. più importanti si trovano quelli ad azione morfino-simile come le endorfine [...] le encefaline. Alcuni n. possono avere un’azione ormonale locale sul sistema gastrointestinale (gastrina, colecistochinina) o sulla produzione di altri ormoni (somatostatina). Alcuni n. agiscono come ormoni ipofisari (ACTH, ossitocina, vasopressina). ...
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Chimico ed endocrinologo (Canton 1913 - Berkeley 1987); studiò all'univ. di California a Berkeley, dove ha poi lavorato e insegnato, dal 1950, come prof. di biochimica ed endocrinologia sperimentale; ha [...] San Francisco, di cui è stato direttore. Le sue ricerche, indirizzate allo studio degli ormoni secreti dall'ipofisi, lo hanno portato alla scoperta e all'isolamento prima dell'ormone stimolante delle cellule interstiziali (ICSH), e poi di altri sette ...
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corecettori
Strutture molecolari, in genere di tipo proteico, mediante le quali (allo stesso modo dei recettori) le cellule comunicano fra loro per regolare lo sviluppo, per controllare l’accrescimento [...] e per coordinare le funzioni. Esse sono in grado di riconoscere molecole come gli ormoni, gli antigeni, i neurotrasmettitori, le immunoglobuline, le tossine batteriche, i virus, i farmaci e combinarsi con loro. Vi sono alcune caratteristiche comuni ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] Le p. G sono un trimero (Gαβγ) solo nello stato inattivo, con la subunità legata al GDP. Quando un complesso costituito dall’ormone con il suo rispettivo recettore si lega al complesso p. G-GDP, si ha una reazione di scambio nucleotidico, cioè il GTP ...
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tirosina
tirosina [Der. del gr. tyrós "formaggio"] [BFS] [CHF] Composto organico, amminoacido della serie aromatica, presente nella maggior parte delle proteine e ottenuto inizialmente dalle proteine [...] (donde il nome), capace di combinarsi stabilmente con lo iodio e il bromo, utilizzato dall'organismo per formare gli ormoni tiroidei, l'adrenalina, la noradrenalina e le melanine; anomalie ereditarie del suo metabolismo sono causa di alcune malattie ...
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sostanza
Luigi Cerruti
Un corpo unico nel suo genere
Le sostanze sono corpi che hanno specifiche proprietà fisiche, come la densità, e soprattutto chimiche, in particolare la composizione e la struttura [...] strani, come steroidi (di cui fa parte il cortisone), altre con nomi che ci sono familiari: acidi, basi, sali, vitamine, ormoni, grassi, zuccheri, proteine. All’interno di queste categorie, ogni sostanza ha il suo nome, tradizionale come acqua o di ...
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Chimico (Wesermünde, Lehe, 1903 - Monaco di Baviera 1995), allievo di A. Windaus; prof. all'univ. di Berlino e direttore del Kaiser Wilhelm Institut di biochimica. Presidente della soc. Max Planck per [...] il progresso delle scienze. Nel 1939 gli fu conferito il premio Nobel per la chimica per le ricerche sugli ormoni sessuali (ha isolato l'estrone e l'androsterone; ha studiato la costituzione dell'estrone, del progesterone; ha sintetizzato il ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] specifico ligando è molto elevata, essendo compresa tra 10–9 e 10–11 M; come già detto, tranne che per gli ormoni steroidei e per alcuni fattori di crescita, la molecola segnale non ha bisogno di entrare nella cellula per indurne una risposta mirata ...
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Biochimico statunitense (Decatur, Illinois, 1906 - Lake Sunapee, New Hampshire, 1997), professore (1968-97) e direttore dell'Istituto di ricerche biomediche dell'univ. del Texas ad Austin. Isolò la vitamina [...] nel trattamento dell'anemia perniciosa. Pubblicò inoltre numerosi lavori sulle vitamine, gli antibiotici, gli alcaloidi e gli ormoni tra cui: Vitamins and coenzymes (1964). Nel 1990 fondò la Folkers Foundation for Biomedical and Clinical Research ...
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ormone
ormóne s. m. [dall’ingl. hormone (introdotto nel 1905 dal fisiologo ingl. E. H. Sterling), e questo dal gr. ὁρμῶν, part. pres. di ὁρμάω «eccitare»]. – In fisiologia, nome di composti organici di natura chimica diversa, elaborati da...
ormonico
ormònico agg. [der. di ormone, sull’esempio dell’ingl. hormonic] (pl. m. -ci). – Degli ormoni, relativo agli ormoni: equilibrio o.; secrezione o.; disfunzione ormonica.