Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] a una diminuzione della secrezione della renina, della formazione di angiotensina II, della produzione di aldosterone e di ormone antidiuretico, con conseguente aumento della diuresi. Tra le cause endocrine capaci d’interferire sulla p. arteriosa ...
Leggi Tutto
IMMUNOPATOLOGIA
Fernando Aiuti-Giuseppe Luzi
Le conoscenze acquisite in quest'ultimo ventennio su strutture e funzioni del sistema immunitario hanno consentito un particolare tipo di approccio in un [...] così classificate: 1) agammaglobulinemia congenita legata al sesso; 2) agammaglobulinemia congenita legata al sesso con difetto dell'ormone della crescita; 3) deficit delle immunoglobuline con aumentata sintesi delle IgM o ''sindrome da iper IgM''; 4 ...
Leggi Tutto
METODOLOGIA MEDICA
Cesare Scandellari
Il carattere scientifico della moderna medicina deriva dalla sua aderenza alla metodologia scientifica, poiché la scientificità di ogni disciplina deriva non tanto [...] − di cui non poteva conoscere la causa. Solo in questi ultimi decenni, con la possibilità di dosare l'ormone prolattina e di esaminare radiologicamente la struttura dell'ipofisi, si è individuata la causa, adenoma prolattino-secernente dell'ipofisi ...
Leggi Tutto
Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] con l'ambiente esterno.
Un approccio cronofarmacologico è in una fase ancora sperimentale e basato sulla melatonina (ormone particolarmente abbondante durante il sonno) e i suoi analoghi. La comprensione dei meccanismi d'azione degli orologi ...
Leggi Tutto
Olfatto e gusto
Giovanni Berlucchi
L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando [...] degli odori naturali del corpo e al loro effetto sull'attrazione sessuale. Un componente del sudore derivato da ormoni gonadici, l'androstenone, sta acquistando popolarità nel commercio dei profumi perché in alcune specie (per es., nei cinghiali ...
Leggi Tutto
Memoria
Alberto Oliverio e Bruno Callieri
Il termine memoria indica il processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnemonica) di un substrato, attraverso il quale un determinato effetto [...] possono modulare i processi di consolidamento. Tra le sostanze che 'modulano' la memoria vi sono anche l'ormone adrenocorticotropo (ACTH, Adrenocorticotropic hormone), la vasopressina e altri peptidi in grado di modificare la funzione nervosa. È ...
Leggi Tutto
Gemelli
Paolo Parisi
Dal latino gemellus, diminutivo di geminus, "doppio", il termine indica i nati da un medesimo parto. Le modalità attraverso le quali due o più individui possono derivare da un unico [...] di 35-39 anni, dopo di che subentra un brusco calo. Questo andamento si accompagna a modifiche nei livelli dell'ormone follicolostimolante, che aumenta gradualmente con l'età, per poi ridursi con l'approssimarsi della menopausa. Un ruolo importante ...
Leggi Tutto
Autoimmunità
Benvenuto Pernis
La funzione del sistema immunitario è quella di individuare le macromolecole estranee all'organismo e di attivare le difese idonee a eliminare sia queste, sia gli 'invasori' [...] (funzione agonista) i recettori stessi. Nell'autoimmunità antitiroide, per esempio, autoanticorpi diretti contro il recettore dell'ormone stimolante la tiroide (TSH) possono causare un ipotiroidismo, come nella malattia di Hashimoto; oppure anticorpi ...
Leggi Tutto
Forza
Francesco Figura
Wildor Hollmann
Si definisce forza la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ogni forza è caratterizzata da una grandezza, una direzione, un verso [...] e quindi della sintesi proteica nei ribosomi. Questo processo può essere intensificato con la somministrazione dell'ormone sessuale maschile (testosterone) e dei suoi derivati chimici (anabolizzanti), quando lo sforzo richiesto durante l'allenamento ...
Leggi Tutto
Omeostasi
Fiorenzo Conti
Il fisiologo francese Claude Bernard (1813-1878) per primo sottolineò che nei Metazoi esistono due ambienti: l'ambiente esterno, nel quale è posto l'organismo, e l'ambiente [...] ) e il controllore dalle vie di traduzione del segnale della stessa cellula, che aumenta o diminuisce la produzione di ormoni (le funzioni forzanti), i quali a loro volta aumentano o riducono la variabile controllata (in questo caso, la glicemia ...
Leggi Tutto
ormone
ormóne s. m. [dall’ingl. hormone (introdotto nel 1905 dal fisiologo ingl. E. H. Sterling), e questo dal gr. ὁρμῶν, part. pres. di ὁρμάω «eccitare»]. – In fisiologia, nome di composti organici di natura chimica diversa, elaborati da...
ormonico
ormònico agg. [der. di ormone, sull’esempio dell’ingl. hormonic] (pl. m. -ci). – Degli ormoni, relativo agli ormoni: equilibrio o.; secrezione o.; disfunzione ormonica.