Diacono (m. Roma 523) di papa Simmaco; eletto pontefice (514), con un'accorta opera di conciliazione riuscì a eliminare gli ultimi strascichi dello scisma laurenziano scoppiato (498) alla morte di Anastasio [...] a un accordo (519) con la sottoscrizione apposta dal patriarca di Costantinopoli all'atto di fede redatto da Ormisda. La ribellione immediatamente seguita mostrò però la necessità di più arrendevole atteggiamento verso gli orientali, cui anche O ...
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Figlio (m. Ponza 537) di papa Ormisda; suddiacono, successore di papa Agapito (534) per imposizione del re goto Teodato, che mirava a farsene uno strumento contro Bisanzio. La sua consacrazione (536) creò [...] uno stato di lotta con il diacono Vigilio, venuto da Bisanzio, forte dell'appoggio dell'imperatrice Teodora, e designato al pontificato già da papa Bonifacio II. S., nonostante che avesse voltato le spalle ...
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SILVERIO, santo
Claire Sotinel
Figlio di papa Ormisda, S. nacque a Frosinone. Alla morte del padre, nel 523, ne compose l'epitaffio, oggi perduto, che celebrava la ricomposizione dello scisma fra gli [...] che portavano entrambe il titolo di vescovo di Roma. La disgrazia di S. non si estese a tutta la famiglia di papa Ormisda, dato che è noto un discendente di questo pontefice ("sanguine iunctus"), Geronzio, primicerio dei notai morto nel 565, il quale ...
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Oriundo toscano (m. Ravenna 526), fu eletto papa nel 523, succedendo a Ormisda. Inviato dal re Teodorico all'imperatore Giustino I a Costantinopoli per far cessare le persecuzioni contro gli ariani, fu [...] solennemente accolto, con pieno riconoscimento della sua autorità. Tornato a Ravenna, fu gettato in carcere, forse per l'esito non del tutto soddisfacente della sua ambasceria, e vi morì. Gli fu attribuita ...
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Vescovo di Capua (dal 518 circa al 540-41), verisimilmente lo stesso G. che fece parte della delegazione inviata (519) a Costantinopoli da papa Ormisda per la questione dell'Enotico e dello scisma acaciano. [...] Festa, secondo il Martirologio romano, il 30 ottobre ...
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FELICE IV, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un Castorio, era originario del Samnium ma faceva parte del clero della Chiesa romana. Lo si può probabilmente identificare con il diacono che nel 519-520 [...] si era rifugiato a Roma e che aveva sostenuto un ruolo di primo piano nell'ambasceria inviata a Costantinopoli dal papa Ormisda nel 519. Anche se si esita a vedere nel primo un candidato dei partito favorevole alla collaborazione con gli Ostrogoti, e ...
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DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] questa situazione ancora in buona parte fluida fu di nuovo D. - come si trae da una lettera dello stesso Giustino I ad Ormisda del 19 genn. 520 - a svolgere un ruolo determinante, e questa volta nel giudicare l'ortodossìa delle professioni di fede e ...
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GERMANO, santo
Federico Marazzi
Eletto vescovo di Capua intorno al 519, non si hanno dati certi sul suo conto prima dell'ascesa al seggio episcopale: solo una tarda fonte agiografica (del sec. IX, ma [...] il 24 e il 31 marzo - e dell'accoglienza ricevuta dai legati presso la corte imperiale. G. stesso riferisce a papa Ormisda (ibid., ep. 64, del 22 apr. 519) che Giustiniano, in compagnia di alti funzionari, andò incontro ai delegati 10 miglia fuori ...
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Romano (m. Roma 535), di nome Mercurio, fu il primo papa che mutò il proprio nome all'atto dell'elezione. Successe a Bonifacio II, con l'aiuto del re goto Atalarico (533), al posto del diacono Vigilio [...] che venne sollevata dai monaci acemeti sulla formula cirilliana Unus de Trinitate passus est carne, approvò, per pressioni dell'imperatore Giustiniano, una professione di fede in contrasto con l'atteggiamento in proposito del papa Ormisda. ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] ). La sua salma fu trasportata a Roma. Nel giugno fu eletto a succedergli il suddiacono Silverio, che era figlio di papa Ormisda. Ma nel dicembre dello stesso anno Belisario a capo dell'esercito imperiale occupò Roma e dette così inizio a una nuova ...
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